Navigare nel dark web è reato? | Avvocato Salvatore Del Giudice
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Che cos'è il dark web? 
Chi ha creato il dark web?  
Che cos'è il deep web?

1. Che cos'è il dark web?  

 

Con il termine dark web, si indicano tutti i contenuti del World Wide Web presenti nelle darknet, (o anche denominate "reti oscure") che si raggiungono mediante appositi software e accessi autorizzati. Il dark web è una remota parte del web, contenuta a sua volta nel "deep web", non indicizzata dai motori di ricerca.

 

 

Per accedere al dark web non è sufficiente effettuare una comune ricerca internet, e ciò in quanto si sovrappone alle reti standard, rendendone difficile l'accesso e consentendo così il commercio e la diffusione di materiale illegale. Di conseguenza è necessario usare un browser in grado di utilizzare T.O.R. (The Onion Router), ovvero una rete anonima che consenta di nascondere l'indirizzo IP. 

2. Chi ha creato il dark web? 

Il dark web è un progetto creato nel 1999 da Ian Clarke, studente statunitense dell'università di Edimburgo. Quest'ultimo realizzò una piattaforma Internet libera, "Freenet", che aveva alla base due priorità: anonimato e libera pubblicazione di ogni tipo di contenuto. 

Nel 2002, poi, nasce TOR (The Onion Routing project). Oggi alla base del dark web. 

Con il termine TOR si indica sia la rete del dark web, sia del browser che permettere di accedere ad esso. 

 

TOR crea un "intreccio" alla rete internet, permettendo così di realizzare un network molto più ampio, e rendendo anonimi tutti coloro che lo utilizzano. 

Sebbene fosse un progetto in via di sviluppo, era molto utilizzato da chi esigeva navigare anonimamente. Soprattutto chi viveva in paesi vincolati da censure alle reti internet. 

 

3. Che cos'è il deep web? 

Con il termine "deep web", si intende la porzione di Internet non indicizzata dai motori di ricerca, e costituisce tra l'89% e il 97% del web. Di conseguenza la Rete che noi tutti utilizziamo, ne rappresenta soltanto una fetta piccolissima. 

 

 

Il deep web, quindi, ingloba tutti i contenuti che non vengono indicizzati dai motori di ricerca, tra cui tutto ciò che noi usiamo maggiormente: e-mail, sms, immagini, video e transizioni bancarie.  

Ma non solo. Ad essi si aggiungono i siti Internet appena creati, i siti Internet privati di aziende ed anche le pagine Internet a cui per accedere è necessario effettuare un login. 

Per accedere a molti dei contenuti del deep web è necessario utilizzare un generico "browser". Invece, altri siti o pagine Internet (quali "The WWW Virtual Library", "Surfwax" e "Stumpedia") non indicizzate, sono raccolte nel sito "Weitzenegger". 

 

4. Che differenza c'è tra dark web e deep web? 

Quando si parla di dark web e deep web, è opportuno fare chiarezza. Infatti, spesso i due termini vengono utilizzati come se fossero sinonimi.

Ma non è così. In quanto il "deep web" si riferisce esclusivamente ai siti Internet non indicizzati dai motori di ricerca, mentre il "dark web" ai siti Internet che, oltre a non essere indicizzati dai motori di ricerca sono anche coinvolte in attività illegali o illecite. Per comprendere meglio tale differenziazione, possiamo pensare ad un "iceberg" che emerge dalla superficie solo per il 4%.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Noi consideriamo questa porzione come lo "standard web", ovvero quello accessibile a tutti e con siti internet indicizzati dai motori di ricerca. Il 90% dell'iceberg, invece, è costituito dal "deep web" che costituisce la porzione di web più ampia. Infine, il restante 6% rappresenta il "dark web". Di conseguenza i termini "dark web" e "deep web", sebbene siano frequentemente utilizzati in modo intercambiabile, non possono essere utilizzati come sinonimi. In quanto il dark web è, a tutti gli effetti, un sottoinsieme del deep web. 

 

5. Cosa si trova nel dark web? 

Il dark web (così come il resto delle "dark net") è vittima del pregiudizio popolare, in quanto è visto come un luogo oscuro e pericoloso. Ma soprattutto etichettato come il "covo segreto" di hacker, truffatori e criminali. In parte, questo è vero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma le azioni criminali svolte nel dark web, rappresentano solo una piccola percentuale di tutto ciò che è presente nel network. Infatti, è stimato che i siti legali rappresentino il 90% dei contenuti del dark web, il restante 10% è costituito dai siti illegali, dove è possibile trovare: 

  • traffico di sostanze stupefacenti,

  • traffico di armi,

  • traffico di sesso, 

  • commercio di farmaci,

  • pubblicazione di materiale pedopornografico, 

  • vendita di merce contraffatta,

  • compravendita di servizi illegali, 

  • pubblicazione di file (illegali, contraffatti), 

  • crimini informatici (hacking, frodi),

  • aggiramento della censura di internet.

6. Navigare nel dark web è pericoloso? 

Navigare nel dark web rappresenta un grande rischio, specialmente a causa dei "malware" (cosiddetti software dannosi). Utilizzati dai cybercriminali per i loro attacchi hacker, e non solo. Infatti, soprattutto nel dark web, è facile essere vittima di cyberattacchi (quali impossessamento di dati personali sensibili, furti di identità, localizzazione di rete e truffe) da parte degli hacker, avvantaggiati dall'anonimità della rete che offre loro una maggiore sicurezza.

Inoltre, alcuni servizi offerti potrebbero essere vere e proprie truffe, organizzate dai cybercriminali per sottrarre ingenti somme denaro ai potenziali clienti.

In aggiunta, il dark web è noto per il rischio di phishing: ovvero il furto d'identità, di informazioni personali, di dati finanziari a scopo di estorsione. 

Sebbene il dark web apra le porte alla criminalità, è opportuno affermare che numerosi siti (con base TOR) sono stati chiusi dalle forze dell'ordine, in particolare i cd. "mercati della droga".  

Infatti, le autorità sono riuscite a risalire sia alle identità dei rivenditori, sia a quelle degli acquirenti. 

Infine, anche l'innocuo navigare sul dark web può rendere l'utente un bersaglio governativo. Infatti seppur non comprando alcun tipo di servizio o prodotto, è possibile essere individuati ed incriminati dalle autorità. 

 

 

 

 

 

 


7. Navigare nel dark web è reato? 

No. Navigare nel dark web non è reato. Infatti accedervi non comporta nessun rischio legale.  

Illegale è ciò che, in parte, si trova all'interno del dark web. Per cui, tutto dipende da come si utilizza e da cosa si cerca sul dark web. L'illegalità dell'azione subentra quando si procede all'acquisto di prodotti di contrabbando o si commettono altri reati. Di conseguenza non è illegale il "mezzo", bensì il modo in cui l'utente ne fa uso. 

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