top of page

Cassazione Penale

Cassazione penale sez. I, 26/10/2018, n.51360

La massima

La competenza territoriale in relazione al reato di cui all'art. 642 c.p. si determina nel luogo in cui la richiesta di risarcimento, quale atto unilaterale recettizio, giunge a conoscenza dell'effettivo titolare del diritto patrimoniale compromesso e, quindi, presso la sede legale della compagnia assicuratrice, soggetto giuridico legittimato a disporre di tale diritto. (In motivazione, la Corte ha osservato che presso tale sede sono presenti gli organi o comparti della struttura societaria dotati di poteri valutativi e decisionali in merito all'oggetto della richiesta risarcitoria).

La sentenza integrale

RITENUTO IN FATTO 1.Con sentenza resa il 5 giugno 2018 il Tribunale di Trieste dichiarava la propria incompetenza territoriale a prendere cognizione del procedimento penale a carico di G.P., chiamato a rispondere del delitto di cui all'art. 642 c.p., comma 2, per avere chiesto all'impresa assicuratrice Generali s.p.a. il risarcimento del danno in relazione ad un sinistro stradale, verificatosi in (OMISSIS) tra il veicolo di D.G. e lo stesso G., per il quale il responsabile D. aveva già direttamente risarcito il danno, fatto commesso in (OMISSIS) all'atto della ricezione della richiesta risarcitoria. 1.1 II Tribunale di Trieste fondava la propria decisione sul rilievo che il delitto di cui all'art. 642 cod. pen., a differenza della fattispecie di truffa, viene considerato caratterizzato da consumazione anticipata con retrodatazione della condotta apprezzabile come momento consumativo rispetto alla percezione del profitto da parte dell'agente. 2. Ha resistito alla declinazione di competenza il Tribunale di Napoli, il quale con ordinanza resa il 29 marzo 2018, rilevato che la notifica alla persona offesa era stata effettuata a Trieste e che in detto luogo si era perfezionato il reato, ha ritenuto di non essere competente e ha sollevato conflitto negativo, trasmettendo gli atti a questa Corte. CONSIDERATO IN DIRITTO 1.Il conflitto negativo, ammissibile in rito, per avere entrambi i giudici coinvolti ricusato di prendere cognizione del procedimento penale, promosso a carico dello stesso imputato in ordine al medesimo fatto di reato, con ciò determinando la stasi del procedimento, superabile soltanto mediante una decisione di questa Corte ai sensi dell'art. 32 cod. proc. pen., deve essere risolto con l'affermazione della competenza del Tribunale di Trieste. 2. Quanto alla regola di determinazione della competenza per territorio, va premesso che a carico del G. è stata elevata l'accusa di cui all'art. 642 c.p., comma 2, per avere richiesto il risarcimento del danno, - subito a causa di un sinistro stradale, che lo aveva coinvolto quale pedone, investito dal veicolo condotto da tale S.M., ma di proprietà di D.G. -, in misura diversa e superiore al reale ed all'indennizzo già percepito direttamente dal D.. 2.1 Ciò posto, il punto di effettivo contrasto tra i giudici, chiamati a pronunciarsi nei riguardi della vicenda penale contestata al G., investe l'individuazione del luogo di consumazione del delitto. Al riguardo il Tribunale di Trieste, con rilievi non contestati esplicitamente dal giudice rimettente, ha osservato che il delitto di frode assicurativa si consuma in un momento anticipato rispetto alla percezione del vantaggio patrimoniale perseguito ingiustamente dal soggetto agente. Ha quindi stimato "irrilevanti, ai fini della competenza territoriale, i luoghi di spedizione della richiesta di risarcimento danni, ovvero ancora le eventuali trattative con il soggetto passivo" perchè successivi alla già perfezionata consumazione dell'illecito ed aggiunto che, poichè la condotta "pare essere stata eseguita e realizzata altrove rispetto a Trieste", tale luogo risulta coinvolto soltanto per esservi giunta presso la sede della società Generali s.p.a. la richiesta di risarcimento dei danni, sebbene lo stesso sia estraneo allo "svolgimento dei fatti". La conclusione raggiunta sull'impossibile individuazione del luogo di compimento dei comportamenti integranti il delitto, rimasto incerto, implica per il Tribunale di Trieste la necessità di ricorrere al criterio suppletivo dettato dall'art. 9 c.p.p., comma 2, della residenza dell'imputato, rientrante nel circondario del Tribunale di Napoli. Quest'ultimo Ufficio giudiziario ha, invece, ritenuto di dover assegnare valore dirimente al criterio di collegamento del luogo in cui ha la residenza o la sede la persona offesa, che aveva ricevuto la richiesta risarcitoria, perchè la sua ricezione segna il momento consumativo del reato. 2.2 Osserva il Collegio che la soluzione prescelta dal Tribunale di Trieste non è corretta sul piano giuridico e non è esplicitata in termini motivazionali convincenti. 2.2.1 In primo luogo, quel giudice non pare avere focalizzato il contenuto dell'addebito per come formulato nell'imputazione. Il richiamo alla pluralità di condotte materiali, cinque in tutto, considerate integrare il delitto in esame ed alternativamente previste dell'art. 642 cod. pen., primi due commi quindi in ipotesi anche concorrenti, costituisce un dato oggettivo e testuale ricavabile dalla norma incriminatrice, ma non risolutivo qualora non si confronti tale constatazione con la struttura della fattispecie concreta per come articolata e descritta in concreto dall'accusa. Risulta dunque astratta e non comprensibile nel riferimento al caso specifico l'affermazione per cui "l'alternatività di simili fattispecie di reato imponga...l'individuazione del primo reato..che non può essere quello derivante dall'invio della richiesta di risarcimento dei danni". Al contrario, l'imputazione elevata a carico del G. gli attribuisce la sola condotta di avere richiesto alla compagnia assicuratrice Generali s.p.a. il risarcimento del danno in conseguenza dell'investimento subito da parte del veicolo di proprietà del D., nonostante costui lo avesse già direttamente risarcito nel contesto della definizione amichevole della vicenda con rinuncia da parte del G. a conseguire ulteriore indennizzo, in modo da indurre in errore l'impresa di assicurazioni e da ottenere una prestazione superiore a quanto spettantegli. Rispetto a tale addebito, non è dato cogliere nell'imputazione, nè una pluralità di comportamenti fraudolenti, nè un "primo reato" antecedente l'invio della richiesta risarcitoria, che, al contrario, è l'unica delineata e contestata. 2.2.2 Inoltre, non emerge dalla sentenza del Tribunale di Trieste che il giudice abbia ben inteso il significato della caratteristica del reato di cui all'art. 642 cod. pen. quale fattispecie a consumazione anticipata, ossia perfezionata prima ancora del verificarsi del pregiudizio per la persona offesa e del conseguimento del vantaggio per l'autore della condotta, tanto più che non ha specificato in quale momento e tramite quale attività illecita, - antecedente la formulazione della richiesta di risarcimento, che è stata considerata irrilevante al fine di stabilire la competenza per territorio -, il reato si sarebbe realizzato. Così come non è pertinente la citazione della pronuncia Cass. sez. 1, n. 8064 del 19/05/1998, Baldassarre ed altri, rv. 211759, in cui si è ritenuto rilevante ai fini della determinazione del momento di consumazione del reato quello in cui si era compiuta la fraudolenta distruzione della cosa assicurata, perchè riferito a quella specifica ipotesi di realizzazione della fattispecie criminosa, ben diversa nella sua materialità da quella ascritta al G. di fraudolenta prospettazione ed esagerazione del danno, in realtà già risarcito in entità inferiore alla richiesta, rientrante nella quinta condotta prevista dall'art. 642 cod. pen., comma 2 consistente nella falsificazione o alterazione della documentazione relativa al sinistro. 2.2.3 In punto di diritto s'impone la considerazione dei principi interpretativi, dettati da questa Corte, la quale ha affermato che il reato di cui all'art. 642 cod. pen. si caratterizza per la consumazione anticipata e non richiede il conseguimento di un effettivo indebito vantaggio, ma soltanto che la condotta fraudolenta sia diretta ad ottenerlo ed idonea a raggiungere quello scopo (sez. 2, n. 48925 del 12/10/2016, Virgilio e altri, rv. 268349; sez. 2, n. 8105 del 21/01/2016, Pg in proc. Nucera, rv. 266235), obiettivo che può ritenersi raggiunto allorchè la pretesa risarcitoria sia formulata e portata a conoscenza dell'effettivo titolare del potere dispositivo del diritto presso la sede del soggetto giuridico legittimato ad istruire la pratica, procedendo alla liquidazione del sinistro, essendo a tal fine irrilevante la ricezione dell'atto da parte della locale agenzia, intermediaria tra l'assicurato e la società assicuratrice. Operando il calzante raffronto con la fattispecie di tentata truffa mediante condotta fraudolenta consistita nella spedizione alla persona offesa di documentazione contraffatta, si è sostenuto che, nell'alternativa tra individuare quale luogo di consumazione quello di partenza della richiesta o quello di ricezione del plico da parte del soggetto passivo, è preferibile riferirsi a quest'ultimo criterio poichè, "nel caso di comunicazione a distanza, l'azione criminosa ha natura chiaramente ricettizia, nel senso che acquista rilievo penale solo quando la falsa dichiarazione perviene a conoscenza del raggirato perchè solo in quel momento è astrattamente possibile l'induzione in errore" (sez. 2, sent. n. 39151 dell'11/10/2011, Carovilla, rv.251487). La diversa possibile opzione comporterebbe l'individuazione del foro in base a criteri non oggettivi e verrebbe rimessa alla discrezionalità dell'autore del reato, in funzione della scelta da costui effettuata dell'ufficio assicurativo a cui inviare la richiesta o - secondo la tesi qui non accolta - del luogo di spedizione della richiesta stessa. Tale principio è stato elaborato in riferimento alla fattispecie di tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, consumata mediante spedizione di un messaggio o documento (vedi altresì l'ordinanza sez. 1, n. 2548 del 28/11/1967, dep. 05/02/1968, Pater, rv. 106643), in ordine alla quale si è ritenuto che la competenza si fosse radicata nel luogo in cui il messaggio aveva raggiunto il destinatario ed avrebbe potuto indurlo in errore e provocare l'atto di disposizione patrimoniale pregiudizievole, qualora avesse acceduto alla richiesta. 2.3 Va condivisa la constatazione della validità di tali principi anche se riferiti alla fattispecie prevista dall'art. 642 cod. pen., poichè la condotta criminosa si realizza parimenti mediante la richiesta risarcitoria, atto unilaterale recettizio, in grado di produrre l'effetto soltanto quando e laddove giunga a conoscenza del destinatario o questi l'abbia ricevuto nel suo domicilio o sede. Trattandosi poi di atto indirizzato a persona giuridica, l'impresa assicuratrice, viene in rilievo l'ubicazione territoriale della sua sede legale all'epoca dei fatti, luogo che risulta essere Trieste, secondo quanto allegato e documentato da parte della stessa, costituitasi parte civile, poichè in tale città che erano presenti quegli organi o comparti della struttura societaria dotati di poteri valutativi e decisionali in merito all'oggetto della denuncia, quali, per esempio l'ufficio sinistri o il centro di liquidazione danni, in grado di procedere all'erogazione della prestazione richiesta. In tale senso si è già pronunciata questa Corte, risolvendo conflitti analoghi secondo una linea interpretativa che merita condivisione (sez. 1, n. 41223 dell'11/06/2018, confl. comp. in proc. Vallate; sez. 1, n. 36459 del 9/04/2018, confl. comp.in proc. Restolfer ed altro, sez. 1, n. 22895 del 291/01/2018, confl. comp. in proc. Devaddis, tutte non massimate). Va dunque stabilita la competenza del Tribunale di Trieste. P.Q.M. Dichiara la competenza del Tribunale di Trieste, cui dispone trasmettersi gli atti. Così deciso in Roma, il 26 ottobre 2018. Depositato in Cancelleria il 12 novembre 2018

Le altre sentenze

Espulsione dello straniero: va effettuato un bilanciamento tra l'interesse generale alla sicurezza sociale e l'interesse del singolo alla vita familiare
MAE: la decisione sulla consegna adottata oltre i termini previsti non comporta l'automatica caducazione della misura
Coltivazione di cannabis: Il reato è configurabile indipendentemente dalla quantità di principio attivo estraibile nell'immediatezza
Mandato di arresto europeo - Germania - Truffa e frode informatica
Concordato in appello: inammissibili ricorso relativo alla mancata valutazione delle condizioni di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p.
Rapina impropria: ne risponde anche chi pur non avendo partecipato alla sottrazione della cosa la riceva immediatamente dopo
Rapina: ricorre l'aggravante del travisamento nel caso in cui l'agente indossi una mascherina
Rapina: l'uso dell'arma non assorbe l'aggravante del nesso teleologico per i reati connessi di detenzione o porto illegale di armi
Rapina impropria: l’immediatezza non richiede la contestualità temporale tra la sottrazione della cosa e l'uso della violenza
Rapina: è sufficiente l'utilizzo da parte dell'agente di un ridotto coefficiente di forza impeditiva contro la persona offesa
Rapina: per l'aggravante dell'uso delle armi è sufficiente l'utilizzo di un'arma giocattolo
Rapina: l'aggravante del luogo di privata dimora può applicarsi anche se il fatto si è svolto nell'abitazione dell'agente
Rapina: sussiste il concorso di persone in caso di promessa di acquistare i beni provenienti dal reato
Rapina e danno di speciale tenuità: non postula il solo modestissimo valore del bene mobile sottratto
Rapina: l'elemento oggettivo può essere costituito anche dal compimento di un'azione violenta nei confronti di una res
Rapina impropria: l'aggravante delle più persone riunite sussiste in caso di simultanea presenza di due compartecipi
L'elemento psicologico specifico nel delitto di rapina può essere integrato anche dal dolo concomitante o sopravvenuto
Rapina: legittima l'applicazione cumulativa dell'aggravante comune di cui all'art. 112, n. 1, c.p. e dell'aggravante speciale di cui all'art. 628, co. 1, c.p.
Rapina: sull'aggravante speciale delle più persone riunite
Tentativo di rapina impropria: sussiste se l'agente non conclude la condotta indipendente dalla propria volontà
Rapina: se commessa in luogo tale da ostacolare la pubblica o privata difesa l'aggravante ex art. 628 prevale su quella ex art. 61, n. 5 c.p.
Rapina impropria: sull'aggravante del nesso teleologico in caso di morte della persona offesa
Rapina: per l’aggravante delle più persone riunite è richiesta la presenza (nota alla vittima) di almeno due persone
Omesso versamento IVA: sull'interesse ad impugnare per ottenere assoluzione con formula piena
Omesso versamento IVA: sulla preclusione al patteggiamento per mancata estinzione del debito tributario
Omesso versamento IVA: il contribuente deve dimostrare l'inattendibilità della compilazione del quadro VL
Omesso versamento IVA: non è richiesta l'acquisizione al fascicolo del dibattimento della dichiarazione fiscale del contribuente
Omesso versamento IVA : configurabile il concorso con la bancarotta impropria mediante operazioni dolose
Omesso versamento IVA: il mancato incasso per inadempimento contrattuale di un cliente non esclude il dolo
Omesso versamento IVA: sulla responsabilità del liquidatore subentrato dopo la dichiarazione di imposta
Omesso versamento IVA: il mancato incasso di crediti non esclude la sussistenza del dolo
Omesso versamento IVA: la qualifica di legale rappresentante di società si acquisisce con l'atto di conferimento della nomina
Omesso versamento IVA: il mancato incasso per inadempimento contrattuale non esclude la sussistenza del dolo
Omesso versamento IVA: l'imposta dovuta è quella risultante dalla dichiarazione annuale del contribuente
Omesso versamento IVA: l'elevazione di un terzo dei termini di prescrizione non si applica ai reati ex artt. 10-ter e 11 del D.lgs. n. 74/2000
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: non rientra nella nozione di "altri documenti" la consulenza tecnica per ricerca di mercato
Fatture per operazioni inesistenti: sulla figura del cd. "autore mediato"
Fatture per operazioni inesistenti: sulla deroga al concorso di persone nel reato prevista dall' art. 9
Fatture per operazioni inesistenti: sussiste in caso di dichiarazione integrativa infedele presentata dopo l'accertamento fiscale
Fatture per operazione inesistenti: sulla configurabilità del reato associativo
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con il reato di cui all'art.8 d.lgs. 74/2000
Fatture per operazioni inesistenti: configurabile il concorso con il reato di dichiarazione infedele
Fatture per operazioni inesistenti: viola il divieto del bis in idem la contestazione di più reati in caso di molteplici fatture in un'unica dichiarazione
Dichiarazione fraudolenta: nel caso di reato commesso da singoli componenti del CdA ciascuno degli altri amministratori risponde per concorso
Dichiarazione fraudolenta: è un reato di natura istantanea
Dichiarazione fraudolenta: sull'intermediazione finanziaria e l'utilizzo di elementi passivi fittizi
Dichiarazione fraudolenta: configurabile il concorso con il reato di cui all'art. 10-quater D.lgs. 74/2000
Dichiarazione fraudolenta: sussiste in caso di fatture relative ad un negozio giuridico apparente
Dichiarazione fraudolenta: configurabile una pluralità di reati se la condotta riguardi sia la dichiarazione IVA che quella ai fini II.DD.
Dichiarazione fraudolenta: non opera la causa di esclusione della punibilità ex art. 131 bis c.p.
Fatture per operazioni inesistenti: si consuma nel momento di emissione della fattura
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova del dolo specifico
Fatture per operazioni soggettivamente inesistenti: rileva la sola identità individuale del soggetto
Fatture per operazioni inesistenti: si configura anche nell'ipotesi di fatture emesse a favore di ditte cartiere
Fatture per operazioni inesistenti: non è necessario che il fine di favorire l'evasione sia esclusivo
Fatture per operazioni inesistenti: sulla genericità della contestazione
Fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta: sulla competenza territoriale
Fatture per operazioni inesistenti: sulla competenza territoriale in caso di più fatture
Fatture per operazioni inesistenti: il reato è configurabile anche nel caso di fatturazione solo soggettivamente falsa
Fatture per operazioni inesistenti: sul c.d. superbonus 110% e lo sconto in fattura
Fatture per operazioni inesistenti: l'evasione di imposta non è elemento costitutivo del reato
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con la bancarotta fraudolenta impropria
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova della posizione di amministratore di fatto
Fatture per operazioni inesistenti: questioni intertemporali
Fatture emesse per operazioni inesistenti: sui rapporti con il reato di autoriciclaggio
Fatture per operazioni inesistenti: sull'attenuante conseguente al pagamento dei debiti tributari
Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti: i rapporti con il reato di truffa ai danni dello Stato
Fatture o altri documenti per operazioni inesistenti: sulla competenza per territorio
Fatture per operazioni inesistenti: ha natura di reato comune
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: possono concorrere soggetti diversi dall'utilizzatore
Trasferimento fraudolento di valori: non è sufficiente dar conto della fittizia attribuzione della titolarità o disponibilità di denaro, beni o altre utilità
Intercettazioni: utilizzabili anche per gli ulteriori fatti-reato legati dal vincolo della continuazione
Abuso d'ufficio: se il pubblico ufficiale agisce del tutto al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni non e' configurabile il reato
Concussione: non sussiste se la persona offesa ha eseguito un pagamento in quanto erroneamente convinta di esservi obbligata
Concussione: consiste in una condotta di prevaricazione abusiva idonea a costringere alla dazione o alla promessa
Tentata concussione: è indifferente il conseguimento in concreto del risultato di porre la vittima in stato di soggezione
Nullità: l'omessa valutazione di una memoria difensiva non determina alcuna nullità
Misure cautelari: valgono gli stessi principi che governano lo scrutinio di legittimità quanto al processo di cognizione
Induzione indebita: la condotta si configura come esortazione, persuasione, suggestione, inganno, impliciti messaggi, pressione morale
Concussione e induzione indebita: le differenze sta nel modo in cui si manifesta l'abuso della qualifica soggettiva
Metodo mafioso - condotte di estorsione ambientale
Tentativo di concussione: è necessario valutare la adeguatezza della condotta, valutando l'effetto di essa nel soggetto passivo
Concussione: vi è piena continuità normativa con il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p.
Sulla ammissibilità del concordato in appello
Atti sessuali con minorenne: non può essere disposta la sospensione dell'esecuzione della condanna
Violenza sessuale: può concorrere formalmente con il reato di concussione
Violenza sessuale: rileva ai fini del consenso l'assunzione di alcol da parte della persona offesa?
Violenza sessuale: la sussistenza del consenso all'atto va verificata in relazione al momento del compimento dell'atto
Violenza sessuale: in caso di errore sul consenso, l'onere della prova è a carico dell'imputato
Violenza sessuale: gli atti sessuali non convenzionati possono essere leciti?
Violenza sessuale: non ricorre l'attenuante della minore gravità del fatto nel caso in cui è perpetrata dal genitore ai danni del figlio
Violenza sessuale: non occorre che la violenza avvenga in modo brutale ed aggressivo
Violenza sessuale: sulla violazione della correlazione tra accusa e sentenza la condanna
Violenza sessuale: la coprofilia influisce sulla capacità di intendere e volere?
Violenza sessuale: sulla valutazione della prova indiziaria
Violenza sessuale: sussiste in caso di invio di foto intime su whatsapp dietro minaccia
Violenza sessuale: per la valutazione dell'attenuante della minore gravità è inconferente il fatto della commissione con abuso di relazione di ospitalità
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'abuso della condizione di inferiorità psico-fisica della vittima
Violenza sessuale: nella nozione di atti sessuali non rientrano gli atti di esibizionismo, di autoerotismo in presenza di terzi o di voyeurismo
Violenza sessuale: sull'aggravante la compromissione della libertà personale della vittima
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima può dipendere anche dalla minore età
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di sequestro di persona
Violenza sessuale: assorbe il reato di maltrattamenti se vi è coincidenza fra le condotte
Violenza sessuale: gli elementi per l'applicazione dell'attenuante della minore gravità del fatto si usano anche per la riduzione della pena
Violenza sessuale: anche le credenze esoteriche in grado di suggestionare la p.o. rientrano fra le condizioni di inferiorità psichica
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sull'abuso di autorità e posizione di preminenza
Violenza sessuale: sul divieto di concessione di misure alternative alla detenzione
Violenza sessuale: si configura aggravante speciale nel caso in cui la vittima sia stata provocata dall'autore del reato all'assunzione di sostanze alcoliche
Violenza sessuale: sull'applicazione del divieto di sospensione dell'esecuzione della pena
Violenza sessuale: sulla legittimità del diniego dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: sulla rilevanza della qualità di pubblico ufficiale ai fini di procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sullo stato di inferiorità della vittima in caso di alterazione causata da alcool
Violenza sessuale: sull'accertamento della capacità a testimoniare del minore vittima di abuso
Violenza sessuale: se il concorrente non è presente sul luogo del delitto può concorrere solo moralmente
Atti sessuali con minorenne: integra il tentativo l'offerta di denaro a quattordicenne per compiere atti sessuali
Violenza sessuale: sussiste in caso di induzione a giochi erotici e rapporti sessuali virtuali
Violenza sessuale: sul tentativo in caso di assenza di contatto fisico con la vittima
Violenza sessuale: il medico può lecitamente compiere atti incidenti sulla sfera della libertà sessuale
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: può essere commesso in danno del coniuge, in costanza di convivenza
Violenza sessuale: se posto in essere da un militare nei confronti di un commilitone, concorre con quello di ingiuria militare
Violenza sessuale: per il dolo, non è necessario che la condotta sia finalizzata a soddisfare il piacere sessuale dell'agente
Violenza sessuale: sulla circostanza aggravante dell'abuso della qualità di ministro di un culto (sacerdote)
Violenza sessuale: sulla induzione a subire atti sessuali su persona in stato di inferiorità psichica
Violenza sessuale: la reazione violenta della vittima non rileva per l'attenuante di minore gravità
Violenza sessuale: deve procedersi a giudizio di comparazione nel caso in cui l'attenuante ad effetto speciale della minore gravità concorre con aggravante
Violenza sessuale: l'aggravante della minore gravità non può essere esclusa per la sussistenza di aggravanti
Violenza sessuale aggravata: misure alternative solo se si è sottoposti ad osservazione scientifica della personalità
Violenza sessuale: sul consenso e gli atti sessuali non convenzionali
Violenza sessuale: il consenso deve perdurare nel corso dell'intero rapporto senza soluzione di continuità
Violenza sessuale: professore bacia sulla guancia un'alunna dopo aver provato a farlo sulla bocca, condannato
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio del reato
Stupefacenti: l'acquirente di modiche quantità deve essere sentito nel corso delle indagini preliminari come persona informata dei fatti
Travisamento della prova: richiede l'esistenza di una palese difformità dai risultati obiettivamente derivanti dall'assunzione della prova
Travisamento della prova: sussiste solo in caso di incontrovertibile e pacifica distorsione del significante
Ricorso per cassazione: alla Corte è preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione
Ricorso per cassazione: inammissibili doglianze che sollecitano una differente comparazione dei significati da attribuire alle prove
Stupefacenti: la lieve entità va valutata con riferimento a tutti gli elementi concernenti l'azione
Stupefacenti: la lieve entità va accertata tenendo conto anche della personalità dell'indagato, dei mezzi, delle modalità e delle circostanze dell'azione
Ricorso per cassazione: sul termine perentorio di cinque giorni previsto dalla L. n. 69 del 2005, art. 22, comma 2.
Violenza sessuale: configurabile il tentativo se l'agente non ne ha raggiunto le zone genitali
Violenza sessuale di gruppo: non assorbe il delitto di tortura
Violenza sessuale: sussiste in caso di atti di autoerotismo commessi alla presenza di una persona?
Violenza sessuale: sulla ammissibilità dell'appello del pubblico ministero avverso la sentenza di condanna
Violenza sessuale: sulla configurabilità della circostanza aggravante della connessione teleologica con il reato di lesioni personali.
Violenza sessuale: sull'attenuante di cui all'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di riduzione in servitù?
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima al momento del fatto prescinde da fenomeni di patologia mentale
Violenza sessuale: sulla violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza
Violenza sessuale: è inutilizzabile la testimonianza assunta in violazione della C.D.. "Carta di Noto"?
Violenza sessuale: sul riconoscimento dell'attenuante della minore gravità, nel caso di più fatti in continuazione ai danni della medesima persona
Violenza sessuale di gruppo: le differenze con il concorso di persone nel delitto di violenza sessuale
Violenza sessuale: in tema di misure cautelari personali, il giudice non è tenuto a motivare circa la ricorrenza di specifiche e inderogabili esigenze investigative
Violenza sessuale: la disciplina di cui all'art. 190-bis c.p.p. si applica anche alla prova assunta nel corso di incidente probatorio
Violenza sessuale: sul riconoscimento della circostanza attenuante speciale del fatto di minore gravità
Concussione: l'analisi del giudice non può esaurirsi nella descrizione della condotta costrittiva ma deve verificarne l'efficacia coartante
Induzione indebita: la persuasione deve avere un valore condizionante più tenue a quella tipica della concussione
Bancarotta fraudolenta: non può essere sottoposto a sequestro preventivo finalizzato alla confisca il denaro di certa provenienza lecita
Bancarotta fraudolenta: sui pagamenti tra società infragruppo
Bancarotta fraudolenta: sulla rilevanza della restituzione ai soci dei versamenti conferiti in conto di aumento futuro di capitale
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di conferimento di denaro da impresa individuale fallita a società di cui l'imprenditore ha parte di quote
Bancarotta fraudolenta: il momento consumativo coincide con la sentenza di fallimento
Bancarotta fraudolenta: sussiste piena continuità normativa fra la previsione dell'art. 216 l. fall. e l'art. 322 d.lg. 12 gennaio 2019, n. 14
Bancarotta fraudolenta: legittima l'applicazione di misure cautelari personali prima della sentenza dichiarativa di fallimento
Bancarotta fraudolenta preferenziale: sul compenso dell'amministratore di una società
Bancarotta fraudolenta: può concorrere con il reato di autoriciclaggio
Bancarotta riparata: non è necessaria la restituzione dei singoli beni sottratti
Bancarotta semplice: sussiste in caso di operazioni di pura sorte o manifestamente imprudenti
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione gratuita di un contratto di locazione finanziaria
Bancarotta fraudolenta: la provenienza illecita dei beni non esclude il reato
Bancarotta fraudolenta: la natura distrattiva di operazione infra-gruppo può essere esclusa in presenza di vantaggi compensativi
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione aziendale a prezzo incongruo
Bancarotta fraudolenta: sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale di società fallita
Bancarotta fraudolenta: la parziale omissione del dovere annotativo è punita a titolo di dolo generico
Bancarotta fraudolenta: sulla omessa tenuta della contabilità
Bancarotta fraudolenta: non si ha pluralità di reati se le condotte tipiche realizzate mediante più atti siano tra loro omogenee
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione di beni che rientrino nell’autonoma disponibilità della società fallita
Bancarotta fraudolenta: sui presupposti del concorso per omesso impedimento dell'evento
Bancarotta fraudolenta: il dolo generico può essere desunto dalla responsabilità dell'imputato per fatti di bancarotta patrimoniale
Bancarotta fraudolenta: il distacco del bene dal patrimonio può realizzarsi in qualsiasi forma
Bancarotta fraudolenta: sull'individuazione dell'oggetto materiale del reato
Bancarotta fraudolenta: in tema di concorso dell'extraneus nel reato
Bancarotta fraudolenta: i pagamenti in favore della controllante non integrano il reato
Bancarotta fraudolenta: sussiste anche in caso di esercizio di facoltà legittime
Bancarotta fraudolenta: sull’aggravante della cd. continuazione fallimentare
Bancarotta preferenziale: sul rilievo della compensazione volontaria
Bancarotta: l'assoluzione dalla bancarotta impropria in caso di falso in bilancio seguito da fallimento non interferisce sulla decisione per quella propria documentale
Bancarotta fraudolenta impropria per operazioni dolose: sul concorso dell'extraneus
Bancarotta fraudolenta: sui presupposti del concorso per omesso impedimento dell'evento dell'amministratore privo di delega
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di prelievo dalle casse sociali di somme asseritamente corrispondenti al credito vantato
Bancarotta fraudolenta: sul potere di amministrazione disgiunta
Bancarotta documentale: sui rapporti con la bancarotta impropria in caso di falso in bilancio seguito da fallimento
Bancarotta fraudolenta: i pagamenti in favore della controllante non integrano distrazione
Bancarotta: in caso di pluralità di delitti è illegale la pena determinata facendo applicazione dell'istituto della continuazione
Bancarotta fraudolenta: sui rapporti con il reato di autoriciclaggio

Truffa assicurativa: la competenza territoriale si determina nel luogo in cui ha sede legale la compagnia assicuratrice

bottom of page