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Cassazione Penale

Cassazione penale sez. II, 26/02/2014, n.21816

La massima

Ai fini della configurabilità del reato di frode in assicurazione, la nozione di “sinistro”, prevista dal comma 2 dell'art. 642 c.p. si riferisce non solo all'ipotesi dell'incidente stradale ma a qualsiasi evento pregiudizievole subito dal fruitore del contratto assicurativo, che fa sorgere in capo a questi il diritto di rivalsa o al risarcimento. (Fattispecie, nella quale l'imputato, regolarmente assicurato, aveva denunciato di aver subito la, in realtà mai accaduta, rapina di un'autovettura).

La sentenza integrale

OSSERVA Con ordinanza del 13-14/03/2013, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verona rigettò la richiesta di emissione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di B.I., di P.F., di C.D., di M.P. e di T.F. indagati per i reati di fraudolento danneggiamento dei beni assicurati (art. 642 c.p., comma 2: denunciavano un falso tamponamento di una autovettura nel loro possesso e la successiva falsa rapina della stessa auto da parte degli ignoti autori del tamponamento), falso in certificazione amministrativa (artt. 476 e 482 c.p.: falsificavano la carta di circolazione dell'auto di cui sopra emettendo la fattura di vendita della predetta auto a favore del T. per un'operazione in realtà mai avvenuta), determinavano in errore un pubblico ufficiale che rilasciava loro falsi documenti (artt. 48 e 479 del c.p.). In particolare il G.I.P. riteneva che il fatto qualificato come reato di cui all'art. 642 c.p., in realtà doveva essere qualificato come simulazione di reato e tentativo di truffa all'assicurazione (gli imputati avevano denunciato una falsa rapina e, poi, avevano tentato di ottenere dall'assicurazione la liquidazione del valore dell'auto sottratta). Il G.I.P. sottolineava, inoltre, che l'art. 642 c.p., comma 2, riguarda solo i sinistri che provocano lesioni personali e non contempla, invece, le ipotesi di furto o di rapina. Riteneva, infine, che per i reati di falso non sussistesse l'esigenza cautelare di cui all'art. 274 c.p.p., lett. C, anche perchè gli indagati erano tutti incensurati ed era trascorso un notevole lasso di tempo tra i fatti e la richiesta di custodia. Avverso il provvedimento di cui sopra il Procuratore propose appello, ma il Tribunale di Verona, con ordinanza del 17/05/2013, lo rigettò confermando l'ordinanza impugnata. In particolare il Tribunale aderì all'interpretazione dell'art. 642 c.p., data dal G.I.P. e ritenne insussistenti le esigenze cautelari per i reati di falso. Ricorre per cassazione il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Verona deducendo l'erronea interpretazione della norma da parte del Tribunale che non tiene conto del reale significato del termine sinistro - che è stato inserito dal Legislatore con la L. n. 273 del 2002, al fine di ampliare le ipotesi già previste dalla predetta norma - che è quello di qualsiasi evento coperto dal rischio oggetto del contratto assicurativo. Il ricorrente conclude, quindi, per l'annullamento dell'impugnata ordinanza. MOTIVI DELLA DECISIONE Il ricorso del P.M. è fondato e va, pertanto, accolto. Invero i Giudici di merito hanno erroneamente interpretato l'art. 642 c.p., (ed è solo per questo reato che il P.M. ha presentato ricorso, non avendo questi impugnato la decisione del Tribunale sulla ritenuta insussistenza delle esigenze cautelari i per i reati di falso). Si deve in proposito, preliminarmente, evidenziare che a seguito delle modifiche apportate all'art. 642 c.p., dalla L. n. 273 del 2002, la nuova disposizione normativa ha introdotto un ampliamento delle condotte punibili. Alle originarie previsioni della distruzione della cosa assicurata o del cagionare a se stessi lesioni personali, sono state aggiunte ulteriori condotte; quindi l'art. 642 c.p., prevede cinque ipotesi delittuose: il danneggiamento dei beni assicurati: primo comma, nella parte in cui prevede "distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà"; b) la falsificazione od alterazione della polizza o della documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto di assicurazione: primo comma, seconda parte; c) la mutilazione fraudolenta della propria persona: secondo comma, prima parte, nella parte in cui prevede: "cagiona a sè stesso una lesione personale o aggrava le conseguenze della lesione personale prodotta da infortunio"; d) la denuncia di un sinistro non avvenuto: secondo comma nella parte in cui prevede "denuncia un sinistro non accaduto"; e) la falsificazione o alterazione della documentazione relativi al sinistro: comma 2, ultima parte, nella parte in cui prevede: "distrugge, falsifica, altera o precostituisce elementi di prova o documentazione relativi al sinistro". Il bene giuridico tutelato dalla norma è rappresentato dal patrimonio della compagnia di assicurazione (si veda Sez. 2, Sentenza n. 22906 del 16/05/2012 Ud. - dep. 12/06/2012 - Rv. 252997). Non va dimenticato che l'art. 642 costituisce un'ipotesi criminosa speciale rispetto al reato di truffa di cui all'art. 640 c.p., atteso che nel primo sono presenti tutti gli elementi della condotta caratterizzanti il secondo e, in più, come elemento specializzante, il fine di tutela del patrimonio dell'assicuratore (Sez. 6, Sentenza n. 2506 del 13/11/2003 Ud. - dep. 24/01/2004 - Rv. 227890; Sez. 2, Sentenza n. 24340 del 18/05/2010 Ud. - dep. 25/06/2010 - Rv. 247934). Orbene dalla lettura della motivazione della sentenza di questa Corte (n. 22906 del 16/05/2012, Rv. 252997, sopra citata) - evocata dal P.M. nel suo appello e liquidata dal Tribunale come non pertinente a sostenere la tesi della sussistenza del reato di cui all'art. 642 c.p. - si ha la prima conferma dell'erronea interpretazione dei giudici di merito del predetto articolo. Infatti, in tale decisione si afferma: "... proprio per questo anche in relazione a tali diverse fattispecie il presupposto dell'ipotesi criminosa rimane il fatto, come per il passato, che tra le parti sussista o sia almeno sussistito (come si può supporre in ipotesi di alterazione della data di scadenza) un valido rapporto contrattuale. Nel caso di specie l'azione del reo non era rivolta ad ottenere il risarcimento del danno oggetto della polizza di assicurazione o comunque un vantaggio derivante da un contratto di assicurazione...". Quindi per questa Corte l'art. 642 c.p. - proprio per i motivi che hanno spinto il Legislatore ad ampliare i casi nella stessa norma originariamente previsti - punisce chi ponendo in essere una delle condotte sopra delineate voglia ottenere un indebito risarcimento nascente da qualsiasi contratto assicurativo depauperando ingiustamente il patrimonio della compagnia di assicurazione. Invero l'ipotesi delittuosa di cui all'art. 642 c.p., si connota - sotto il profilo soggettivo - per il contenuto specifico del fine dell'ingiusto profitto, diretto a "conseguire" l'indennizzo da un'assicurazione e - sotto il profilo oggettivo - per il contenuto, anch'esso specifico, dell'azione del soggetto attivo del reato che nel caso di specie è consistito nel denunciare un falso sinistro per il quale era regolarmente assicurato (sottrazione dell'autovettura - nel caso di specie attraverso un'inventata rapina a seguito di un altrettanto inesistente tamponamento - e conseguimento del risarcimento da parte della Compagnia assicuratrice; si veda in proposito: Sez. 2, Sentenza n. 24340 del 18/05/2010 Ud. - dep. 25/06/2010-Rv. 247934). A fronte di tutto ciò entrambi i giudici di merito interpretano la parola sinistro limitandolo solo all'incidente stradale (tra l'altro senza indicare sulla base di cosa arrivano a tale decisione). Interpretazione, che non solo è contraria a quanto comunemente inteso in ambito assicurativo (presso ogni assicurazione vi è, infatti, un ufficio sinistri che si occupa di liquidare i risarcimenti dei danni coperti da un qualsiasi contratto assicurativo e non solo, quindi, per quelli nascenti dai contratti assicurativi relativi alla circolazione stradale), non solo contraria alla chiara ratio della norma, ma soprattutto contraria al significato letterale della parola sinistro. Infatti, i migliori dizionari della lingua italiana definiscono il sinistro come l'evento pregiudizievole subito dal fruitore di un contratto di trasporto o di assicurazione, che fa sorgere in capo a questi il diritto alla rivalsa o al risarcimento. A conferma della validità di quanto sopra si ha la decisione di questa Corte (n. 1856 del 17/12/2013) che fornisce della parola sinistro il corretto significato di cui sopra. Si legge, invero, nella motivazione della predetta sentenza: ".... Ora, all'imputata, nel capo sub a) è stata contestata la condotta del danneggiamento dei beni assicurati prevista nell'art. 642 c.p., comma 1, prima parte: distruggeva mediante incendio parte del materiale presente presso il capannone della suindicata ditta, nonchè parte degli infissi e delle strutture murarie; al capo sub b), le è stata, invece, contestata la condotta di aver denunciato danni superiori a quelli effettivamente prodotti dall'incendio verificatosi il (OMISSIS) presso il capannone della Newline-Textile in modo da indurre in errore la Unipol al fine di procurarsi un ingiusto vantaggio ai danni della compagnia di assicurazioni. La seconda delle condotte contestate, come appare evidente, rientra nella quinta fattispecie prevista dall'art. 642 c.p., ed esattamente in quella con la quale il soggetto attivo falsifica, altera documentazione relativa al sinistro" (Sez. 2, Sentenza n. 1856 del 17/12/2013 Ud. - dep. 17/01/2014 - Rv 258012). Pertanto l'ordinanza impugnata deve essere annullata con rinvio al Tribunale di Venezia per un nuovo esame che dovrà tener conto del principio di diritto di cui sopra. P.Q.M. Annulla l'ordinanza impugnata con rinvio al Tribunale di Venezia per nuovo esame. Così deciso in Roma, nella Camera di Consiglio, il 26 febbraio 2014. Depositato in Cancelleria il 28 maggio 2014

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Dichiarazione fraudolenta: nel caso di reato commesso da singoli componenti del CdA ciascuno degli altri amministratori risponde per concorso
Dichiarazione fraudolenta: è un reato di natura istantanea
Dichiarazione fraudolenta: sull'intermediazione finanziaria e l'utilizzo di elementi passivi fittizi
Dichiarazione fraudolenta: configurabile il concorso con il reato di cui all'art. 10-quater D.lgs. 74/2000
Dichiarazione fraudolenta: sussiste in caso di fatture relative ad un negozio giuridico apparente
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Fatture per operazioni inesistenti: si consuma nel momento di emissione della fattura
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova del dolo specifico
Fatture per operazioni soggettivamente inesistenti: rileva la sola identità individuale del soggetto
Fatture per operazioni inesistenti: si configura anche nell'ipotesi di fatture emesse a favore di ditte cartiere
Fatture per operazioni inesistenti: non è necessario che il fine di favorire l'evasione sia esclusivo
Fatture per operazioni inesistenti: sulla genericità della contestazione
Fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta: sulla competenza territoriale
Fatture per operazioni inesistenti: sulla competenza territoriale in caso di più fatture
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Fatture per operazioni inesistenti: l'evasione di imposta non è elemento costitutivo del reato
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con la bancarotta fraudolenta impropria
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Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti: i rapporti con il reato di truffa ai danni dello Stato
Fatture o altri documenti per operazioni inesistenti: sulla competenza per territorio
Fatture per operazioni inesistenti: ha natura di reato comune
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: possono concorrere soggetti diversi dall'utilizzatore
Trasferimento fraudolento di valori: non è sufficiente dar conto della fittizia attribuzione della titolarità o disponibilità di denaro, beni o altre utilità
Intercettazioni: utilizzabili anche per gli ulteriori fatti-reato legati dal vincolo della continuazione
Abuso d'ufficio: se il pubblico ufficiale agisce del tutto al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni non e' configurabile il reato
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Atti sessuali con minorenne: non può essere disposta la sospensione dell'esecuzione della condanna
Violenza sessuale: può concorrere formalmente con il reato di concussione
Violenza sessuale: rileva ai fini del consenso l'assunzione di alcol da parte della persona offesa?
Violenza sessuale: la sussistenza del consenso all'atto va verificata in relazione al momento del compimento dell'atto
Violenza sessuale: in caso di errore sul consenso, l'onere della prova è a carico dell'imputato
Violenza sessuale: gli atti sessuali non convenzionati possono essere leciti?
Violenza sessuale: non ricorre l'attenuante della minore gravità del fatto nel caso in cui è perpetrata dal genitore ai danni del figlio
Violenza sessuale: non occorre che la violenza avvenga in modo brutale ed aggressivo
Violenza sessuale: sulla violazione della correlazione tra accusa e sentenza la condanna
Violenza sessuale: la coprofilia influisce sulla capacità di intendere e volere?
Violenza sessuale: sulla valutazione della prova indiziaria
Violenza sessuale: sussiste in caso di invio di foto intime su whatsapp dietro minaccia
Violenza sessuale: per la valutazione dell'attenuante della minore gravità è inconferente il fatto della commissione con abuso di relazione di ospitalità
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'abuso della condizione di inferiorità psico-fisica della vittima
Violenza sessuale: nella nozione di atti sessuali non rientrano gli atti di esibizionismo, di autoerotismo in presenza di terzi o di voyeurismo
Violenza sessuale: sull'aggravante la compromissione della libertà personale della vittima
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima può dipendere anche dalla minore età
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di sequestro di persona
Violenza sessuale: assorbe il reato di maltrattamenti se vi è coincidenza fra le condotte
Violenza sessuale: gli elementi per l'applicazione dell'attenuante della minore gravità del fatto si usano anche per la riduzione della pena
Violenza sessuale: anche le credenze esoteriche in grado di suggestionare la p.o. rientrano fra le condizioni di inferiorità psichica
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sull'abuso di autorità e posizione di preminenza
Violenza sessuale: sul divieto di concessione di misure alternative alla detenzione
Violenza sessuale: si configura aggravante speciale nel caso in cui la vittima sia stata provocata dall'autore del reato all'assunzione di sostanze alcoliche
Violenza sessuale: sull'applicazione del divieto di sospensione dell'esecuzione della pena
Violenza sessuale: sulla legittimità del diniego dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: sulla rilevanza della qualità di pubblico ufficiale ai fini di procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sullo stato di inferiorità della vittima in caso di alterazione causata da alcool
Violenza sessuale: sull'accertamento della capacità a testimoniare del minore vittima di abuso
Violenza sessuale: se il concorrente non è presente sul luogo del delitto può concorrere solo moralmente
Atti sessuali con minorenne: integra il tentativo l'offerta di denaro a quattordicenne per compiere atti sessuali
Violenza sessuale: sussiste in caso di induzione a giochi erotici e rapporti sessuali virtuali
Violenza sessuale: sul tentativo in caso di assenza di contatto fisico con la vittima
Violenza sessuale: il medico può lecitamente compiere atti incidenti sulla sfera della libertà sessuale
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: può essere commesso in danno del coniuge, in costanza di convivenza
Violenza sessuale: se posto in essere da un militare nei confronti di un commilitone, concorre con quello di ingiuria militare
Violenza sessuale: per il dolo, non è necessario che la condotta sia finalizzata a soddisfare il piacere sessuale dell'agente
Violenza sessuale: sulla circostanza aggravante dell'abuso della qualità di ministro di un culto (sacerdote)
Violenza sessuale: sulla induzione a subire atti sessuali su persona in stato di inferiorità psichica
Violenza sessuale: la reazione violenta della vittima non rileva per l'attenuante di minore gravità
Violenza sessuale: deve procedersi a giudizio di comparazione nel caso in cui l'attenuante ad effetto speciale della minore gravità concorre con aggravante
Violenza sessuale: l'aggravante della minore gravità non può essere esclusa per la sussistenza di aggravanti
Violenza sessuale aggravata: misure alternative solo se si è sottoposti ad osservazione scientifica della personalità
Violenza sessuale: sul consenso e gli atti sessuali non convenzionali
Violenza sessuale: il consenso deve perdurare nel corso dell'intero rapporto senza soluzione di continuità
Violenza sessuale: professore bacia sulla guancia un'alunna dopo aver provato a farlo sulla bocca, condannato
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio del reato
Stupefacenti: l'acquirente di modiche quantità deve essere sentito nel corso delle indagini preliminari come persona informata dei fatti
Travisamento della prova: richiede l'esistenza di una palese difformità dai risultati obiettivamente derivanti dall'assunzione della prova
Travisamento della prova: sussiste solo in caso di incontrovertibile e pacifica distorsione del significante
Ricorso per cassazione: alla Corte è preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione
Ricorso per cassazione: inammissibili doglianze che sollecitano una differente comparazione dei significati da attribuire alle prove
Stupefacenti: la lieve entità va valutata con riferimento a tutti gli elementi concernenti l'azione
Stupefacenti: la lieve entità va accertata tenendo conto anche della personalità dell'indagato, dei mezzi, delle modalità e delle circostanze dell'azione
Ricorso per cassazione: sul termine perentorio di cinque giorni previsto dalla L. n. 69 del 2005, art. 22, comma 2.
Violenza sessuale: configurabile il tentativo se l'agente non ne ha raggiunto le zone genitali
Violenza sessuale di gruppo: non assorbe il delitto di tortura
Violenza sessuale: sussiste in caso di atti di autoerotismo commessi alla presenza di una persona?
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Violenza sessuale: sulla configurabilità della circostanza aggravante della connessione teleologica con il reato di lesioni personali.
Violenza sessuale: sull'attenuante di cui all'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di riduzione in servitù?
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima al momento del fatto prescinde da fenomeni di patologia mentale
Violenza sessuale: sulla violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza
Violenza sessuale: è inutilizzabile la testimonianza assunta in violazione della C.D.. "Carta di Noto"?
Violenza sessuale: sul riconoscimento dell'attenuante della minore gravità, nel caso di più fatti in continuazione ai danni della medesima persona
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Violenza sessuale: sul riconoscimento della circostanza attenuante speciale del fatto di minore gravità
Concussione: l'analisi del giudice non può esaurirsi nella descrizione della condotta costrittiva ma deve verificarne l'efficacia coartante
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Bancarotta fraudolenta: sussiste piena continuità normativa fra la previsione dell'art. 216 l. fall. e l'art. 322 d.lg. 12 gennaio 2019, n. 14
Bancarotta fraudolenta: legittima l'applicazione di misure cautelari personali prima della sentenza dichiarativa di fallimento
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Bancarotta fraudolenta: può concorrere con il reato di autoriciclaggio
Bancarotta riparata: non è necessaria la restituzione dei singoli beni sottratti
Bancarotta semplice: sussiste in caso di operazioni di pura sorte o manifestamente imprudenti
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione gratuita di un contratto di locazione finanziaria
Bancarotta fraudolenta: la provenienza illecita dei beni non esclude il reato
Bancarotta fraudolenta: la natura distrattiva di operazione infra-gruppo può essere esclusa in presenza di vantaggi compensativi
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione aziendale a prezzo incongruo
Bancarotta fraudolenta: sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale di società fallita
Bancarotta fraudolenta: la parziale omissione del dovere annotativo è punita a titolo di dolo generico
Bancarotta fraudolenta: sulla omessa tenuta della contabilità
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Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione di beni che rientrino nell’autonoma disponibilità della società fallita
Bancarotta fraudolenta: sui presupposti del concorso per omesso impedimento dell'evento
Bancarotta fraudolenta: il dolo generico può essere desunto dalla responsabilità dell'imputato per fatti di bancarotta patrimoniale
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Bancarotta fraudolenta: in tema di concorso dell'extraneus nel reato
Bancarotta fraudolenta: i pagamenti in favore della controllante non integrano il reato
Bancarotta fraudolenta: sussiste anche in caso di esercizio di facoltà legittime
Bancarotta fraudolenta: sull’aggravante della cd. continuazione fallimentare
Bancarotta preferenziale: sul rilievo della compensazione volontaria
Bancarotta: l'assoluzione dalla bancarotta impropria in caso di falso in bilancio seguito da fallimento non interferisce sulla decisione per quella propria documentale

Truffa assicurativa: la nozione di “sinistro” si riferisce a qualsiasi evento pregiudizievole subito dal fruitore del contratto assicurativo

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