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Cassazione Penale

Cassazione penale sez. II, 30/10/2019, n.51088

La massima

L'oggetto materiale del delitto di cui al comma 1 dell'art. 642 c.p. – che punisce tra l'altro chi distrugga, disperda, deteriori od occulti un bene al fine di trarre vantaggio da un contratto assicurativo – può consistere unicamente in cosa di proprietà dell'agente, sicché il reato non sussiste quando la condotta riguardi un bene posseduto dallo stesso agente in forza di un titolo non attributivo della titolarità dello stesso. (Fattispecie relativa alla falsa denuncia di furto di un'auto per incassare il premio assicurativo, presentata dal figlio della proprietaria, intestatario del contratto di finanziamento per l'acquisto, in cui la Corte ha ritenuto che il fatto avrebbe potuto essere qualificato come truffa).

La sentenza integrale

RITENUTO IN FATTO 1. La CORTE di APPELLO di GENOVA, con sentenza in data 5/4/2018, confermava la condanna alla pena ritenuta di giustizia pronunciata dal TRIBUNALE di GENOVA, in data 6/6/2017, nei confronti di L.M., in relazione al reato di cui all'art. 642 c.p., (integrato facendo in modo di disperdere l'autovettura BMW 530 D, targata (OMISSIS), di proprietà di sua madre, risultata imbarcata per il (OMISSIS)) nonchè a quello di cui all'art. 367 c.p. (avendo simulato il patito furto del mezzo con denuncia presentata ai Carabinieri di (OMISSIS) in data 18.1.2011).. Reati riuniti dal vincolo della continuazione. Con recidiva infraquinquennale. 2. Propone ricorso per cassazione l'imputato, deducendo i seguenti motivi: - vizio di motivazione e illegittimo diniego di rinnovazione istruttoria con riferimento alla affermazione di penale responsabilità. In particolare, secondo l'impianto motivazionale accolto dai giudici del merito, costituiscono capisaldi dell'affermazione di responsabilità la circostanza che l'imputato abbia indicato, nella denuncia di furto, come data del preteso furto ("presumibilmente dal 8.1.2011 al 18.1.2011"), un momento successivo a quello dell'imbarco del mezzo per il (OMISSIS) (avvenuto in data (OMISSIS)), senza considerare che ben può essersi trattato di un mero errore di data causato dalla incertezza nei ricordi; inoltre, si è dato per assodato che l'imputato disponesse di una terza copia delle chiavi dell'autovettura (due delle quali sono state restituite all'assicurazione dopo la denuncia di furto) senza verificare, come invece richiesto dalla difesa, se quella richiesta (e ottenuta) in aggiunta alla BMW fosse stata elettronicamente attivata, così da poter essere impiegata per l'utilizzo e l'esportazione del mezzo. - violazione di legge con riferimento all'art. 642 c.p., dal momento che il L. non è proprietario del mezzo di causa, appartenente alla madre. - violazione di legge con riferimento all'art. 642 c.p., da ritenere, nella forma contestata e ritenuta dai giudici del merito, assorbito ex art. 15 c.p., nella violazione dell'art. 367 c.p.. - vizio della motivazione per l'illegittimo diniego delle attenuanti generiche, fondato su elementi insussistenti. - vizio della motivazione con riferimento alla mancata riduzione della pena inflitta.. CONSIDERATO IN DIRITTO Il ricorso è fondato nei limiti infra precisati. 1. In relazione all'addebito di frode assicurativa (nella specie contestato per avere il L., al fine di conseguire l'indennizzo da parte della compagnia assicuratrice Unipol, in concorso con altri fatto in modo di disperdere l'autovettura di causa, di proprietà della genitrice), fondato e assorbente appare il rilievo della inconfigurabilità del reato di cui all'art. 642 c.p... Infatti, quanto al profilo della titolarità del mezzo, dalla contestazione e dalle sentenze di merito emerge univocamente che l'auto era "intestata a D.N.M.T." (cfr. pag. 5 della sentenza di primo grado) e che il L. fosse (solamente) intestatario del finanziamento concesso per il pagamento del bene stesso (pag. 10 di quella sentenza, e pag. 8 di quella d'appello). Come emerge chiaramente dal tenore letterale dell'art. 642 c.p., comma 1, uno degli elementi costitutivi del reato in parola è che la condotta del soggetto agente abbia ad oggetto "cose di sua proprietà". Mentre, nella specie, è obiettivamente accertato che il bene oggetto della contestata "dispersione" sia un'autovettura intestata alla madre dell'imputato, dunque a soggetto diverso dal giudicabile, neppure destinatario di imputazione in concorso. Ovviamente, in considerazione dei principi di tipicità e tassatività delle ipotesi di reato, non è consentito adottare interpretazioni del concetto di proprietà che allarghino l'ambito di operatività della fattispecie penale a situazioni giuridiche non contemplate. In tal senso, si veda Sez. 6, n. 23810 del 07/04/2004, Rv. 229518, secondo la quale l'oggetto materiale del delitto di cui all'art. 642 c.p., comma 1, - che punisce tra l'altro chi distrugga, disperda, deteriori od occulti un bene al fine di trarre vantaggio da un contratto assicurativo - può consistere unicamente in cosa di proprietà dell'agente, di talchè il reato non sussiste quando la condotta riguardi un bene posseduto dallo stesso agente in forza di altro titolo (nella specie si trattava di locazione finanziaria, privo di immediato effetto di traslazione della proprietà), a nulla rilevando l'identità di colui che abbia stipulato il contratto assicurativo. E comunque, nella fattispecie, l'imputato non risulta titolare di alcun diritto sul bene, ma solo soggetto obbligato al pagamento delle rate del finanziamento acceso per l'acquisto. Vero è che il fatto storicamente verificatosi in ipotesi potrebbe essere inquadrato nell'ipotesi normativa di truffa; ma la diversa qualificazione giuridica del fatto non appare praticabile ai sensi dell'art. 521 c.p.p., a fronte della materialità dell'azione descritta nel capo di imputazione. Consegue che il fatto, cosi come contestato, non rientra nella fattispecie di cui all'art. 642 c.p., e pertanto la sentenza sul punto deve essere annullata senza rinvio perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato. Gli altri motivi di ricorso relativi alla condanna per il reato di cui all'art. 642 c.p., risultano conseguentemente assorbiti. 2. In ordine al reato di cui all'art. 367 c.p., (punito con pena più lieve rispetto a quella prevista dall'art. 642 c.p., sicchè evidente è la carenza di interesse del ricorrente rispetto alla prospettata questione di riqualificazione della relativa condotta ai sensi dell'art. 642 c.p., comma 2), i motivi di ricorso appaiono da un lato relativi alla ricostruzione del fatto (in particolare il motivo 1 sulla pretesa manifesta illogicità della motivazione in punto di ricostruzione della vicenda e di diniego della rinnovazione istruttoria), che è invece adeguatamente motivata dai giudici del merito (cfr. pag. 7 della sentenza d'appello); dall'altro generici, a fronte dei plurimi dati accusatori, anche logici, imperniati sulla posteriorità della denuncia rispetto alla dimostrata esportazione del mezzo in data anteriore, così da non comportare ostacoli in occasione dei prevedibili controlli di frontiera. 3. In punto di diniego delle attenuanti generiche il ricorso è privo di pregio, in quanto la Corte territoriale adeguatamente motiva la decisione con il richiamo ai precedenti penali (la ritenuta recidiva infraquinquennale) e alla callidità del comportamento. 4. Il motivo sulla pena resta assorbito dal disposto annullamento, dovendo la stessa essere rideterminata dal giudice del rinvio, atteso che il trattamento sanzionatorio è stato incentrato sul più grave reato base, oggetto di annullamento. P.Q.M. annulla senza rinvio la sentenza impugnata limitatamente al delitto di cui all'art. 642 c.p., perchè il fatto come contestato non è previsto dalla legge come reato. Rigetta nel resto il ricorso e dichiara definitiva l'affermazione di responsabilità in relazione al reato di all'art. 367 c.p., e rinvia ad altra sezione della Corte di appello di Genova per la rideterminazione della relativa pena. Così deciso in Roma, il 30 ottobre 2019. Depositato in Cancelleria il 18 dicembre 2019

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Dichiarazione fraudolenta: sull'intermediazione finanziaria e l'utilizzo di elementi passivi fittizi
Dichiarazione fraudolenta: configurabile il concorso con il reato di cui all'art. 10-quater D.lgs. 74/2000
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Fatture per operazioni inesistenti: si consuma nel momento di emissione della fattura
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova del dolo specifico
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Fatture per operazioni inesistenti: si configura anche nell'ipotesi di fatture emesse a favore di ditte cartiere
Fatture per operazioni inesistenti: non è necessario che il fine di favorire l'evasione sia esclusivo
Fatture per operazioni inesistenti: sulla genericità della contestazione
Fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta: sulla competenza territoriale
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Fatture per operazioni inesistenti: sul c.d. superbonus 110% e lo sconto in fattura
Fatture per operazioni inesistenti: l'evasione di imposta non è elemento costitutivo del reato
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con la bancarotta fraudolenta impropria
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova della posizione di amministratore di fatto
Fatture per operazioni inesistenti: questioni intertemporali
Fatture emesse per operazioni inesistenti: sui rapporti con il reato di autoriciclaggio
Fatture per operazioni inesistenti: sull'attenuante conseguente al pagamento dei debiti tributari
Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti: i rapporti con il reato di truffa ai danni dello Stato
Fatture o altri documenti per operazioni inesistenti: sulla competenza per territorio
Fatture per operazioni inesistenti: ha natura di reato comune
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: possono concorrere soggetti diversi dall'utilizzatore
Trasferimento fraudolento di valori: non è sufficiente dar conto della fittizia attribuzione della titolarità o disponibilità di denaro, beni o altre utilità
Intercettazioni: utilizzabili anche per gli ulteriori fatti-reato legati dal vincolo della continuazione
Abuso d'ufficio: se il pubblico ufficiale agisce del tutto al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni non e' configurabile il reato
Concussione: non sussiste se la persona offesa ha eseguito un pagamento in quanto erroneamente convinta di esservi obbligata
Concussione: consiste in una condotta di prevaricazione abusiva idonea a costringere alla dazione o alla promessa
Tentata concussione: è indifferente il conseguimento in concreto del risultato di porre la vittima in stato di soggezione
Nullità: l'omessa valutazione di una memoria difensiva non determina alcuna nullità
Misure cautelari: valgono gli stessi principi che governano lo scrutinio di legittimità quanto al processo di cognizione
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Concussione e induzione indebita: le differenze sta nel modo in cui si manifesta l'abuso della qualifica soggettiva
Metodo mafioso - condotte di estorsione ambientale
Tentativo di concussione: è necessario valutare la adeguatezza della condotta, valutando l'effetto di essa nel soggetto passivo
Concussione: vi è piena continuità normativa con il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p.
Sulla ammissibilità del concordato in appello
Atti sessuali con minorenne: non può essere disposta la sospensione dell'esecuzione della condanna
Violenza sessuale: può concorrere formalmente con il reato di concussione
Violenza sessuale: rileva ai fini del consenso l'assunzione di alcol da parte della persona offesa?
Violenza sessuale: la sussistenza del consenso all'atto va verificata in relazione al momento del compimento dell'atto
Violenza sessuale: in caso di errore sul consenso, l'onere della prova è a carico dell'imputato
Violenza sessuale: gli atti sessuali non convenzionati possono essere leciti?
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Violenza sessuale: non occorre che la violenza avvenga in modo brutale ed aggressivo
Violenza sessuale: sulla violazione della correlazione tra accusa e sentenza la condanna
Violenza sessuale: la coprofilia influisce sulla capacità di intendere e volere?
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Violenza sessuale: sussiste in caso di invio di foto intime su whatsapp dietro minaccia
Violenza sessuale: per la valutazione dell'attenuante della minore gravità è inconferente il fatto della commissione con abuso di relazione di ospitalità
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'abuso della condizione di inferiorità psico-fisica della vittima
Violenza sessuale: nella nozione di atti sessuali non rientrano gli atti di esibizionismo, di autoerotismo in presenza di terzi o di voyeurismo
Violenza sessuale: sull'aggravante la compromissione della libertà personale della vittima
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima può dipendere anche dalla minore età
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di sequestro di persona
Violenza sessuale: assorbe il reato di maltrattamenti se vi è coincidenza fra le condotte
Violenza sessuale: gli elementi per l'applicazione dell'attenuante della minore gravità del fatto si usano anche per la riduzione della pena
Violenza sessuale: anche le credenze esoteriche in grado di suggestionare la p.o. rientrano fra le condizioni di inferiorità psichica
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sull'abuso di autorità e posizione di preminenza
Violenza sessuale: sul divieto di concessione di misure alternative alla detenzione
Violenza sessuale: si configura aggravante speciale nel caso in cui la vittima sia stata provocata dall'autore del reato all'assunzione di sostanze alcoliche
Violenza sessuale: sull'applicazione del divieto di sospensione dell'esecuzione della pena
Violenza sessuale: sulla legittimità del diniego dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: sulla rilevanza della qualità di pubblico ufficiale ai fini di procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sullo stato di inferiorità della vittima in caso di alterazione causata da alcool
Violenza sessuale: sull'accertamento della capacità a testimoniare del minore vittima di abuso
Violenza sessuale: se il concorrente non è presente sul luogo del delitto può concorrere solo moralmente
Atti sessuali con minorenne: integra il tentativo l'offerta di denaro a quattordicenne per compiere atti sessuali
Violenza sessuale: sussiste in caso di induzione a giochi erotici e rapporti sessuali virtuali
Violenza sessuale: sul tentativo in caso di assenza di contatto fisico con la vittima
Violenza sessuale: il medico può lecitamente compiere atti incidenti sulla sfera della libertà sessuale
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: può essere commesso in danno del coniuge, in costanza di convivenza
Violenza sessuale: se posto in essere da un militare nei confronti di un commilitone, concorre con quello di ingiuria militare
Violenza sessuale: per il dolo, non è necessario che la condotta sia finalizzata a soddisfare il piacere sessuale dell'agente
Violenza sessuale: sulla circostanza aggravante dell'abuso della qualità di ministro di un culto (sacerdote)
Violenza sessuale: sulla induzione a subire atti sessuali su persona in stato di inferiorità psichica
Violenza sessuale: la reazione violenta della vittima non rileva per l'attenuante di minore gravità
Violenza sessuale: deve procedersi a giudizio di comparazione nel caso in cui l'attenuante ad effetto speciale della minore gravità concorre con aggravante
Violenza sessuale: l'aggravante della minore gravità non può essere esclusa per la sussistenza di aggravanti
Violenza sessuale aggravata: misure alternative solo se si è sottoposti ad osservazione scientifica della personalità
Violenza sessuale: sul consenso e gli atti sessuali non convenzionali
Violenza sessuale: il consenso deve perdurare nel corso dell'intero rapporto senza soluzione di continuità
Violenza sessuale: professore bacia sulla guancia un'alunna dopo aver provato a farlo sulla bocca, condannato
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio del reato
Stupefacenti: l'acquirente di modiche quantità deve essere sentito nel corso delle indagini preliminari come persona informata dei fatti
Travisamento della prova: richiede l'esistenza di una palese difformità dai risultati obiettivamente derivanti dall'assunzione della prova
Travisamento della prova: sussiste solo in caso di incontrovertibile e pacifica distorsione del significante
Ricorso per cassazione: alla Corte è preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione
Ricorso per cassazione: inammissibili doglianze che sollecitano una differente comparazione dei significati da attribuire alle prove
Stupefacenti: la lieve entità va valutata con riferimento a tutti gli elementi concernenti l'azione
Stupefacenti: la lieve entità va accertata tenendo conto anche della personalità dell'indagato, dei mezzi, delle modalità e delle circostanze dell'azione
Ricorso per cassazione: sul termine perentorio di cinque giorni previsto dalla L. n. 69 del 2005, art. 22, comma 2.
Violenza sessuale: configurabile il tentativo se l'agente non ne ha raggiunto le zone genitali
Violenza sessuale di gruppo: non assorbe il delitto di tortura
Violenza sessuale: sussiste in caso di atti di autoerotismo commessi alla presenza di una persona?
Violenza sessuale: sulla ammissibilità dell'appello del pubblico ministero avverso la sentenza di condanna
Violenza sessuale: sulla configurabilità della circostanza aggravante della connessione teleologica con il reato di lesioni personali.
Violenza sessuale: sull'attenuante di cui all'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di riduzione in servitù?
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima al momento del fatto prescinde da fenomeni di patologia mentale
Violenza sessuale: sulla violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza
Violenza sessuale: è inutilizzabile la testimonianza assunta in violazione della C.D.. "Carta di Noto"?
Violenza sessuale: sul riconoscimento dell'attenuante della minore gravità, nel caso di più fatti in continuazione ai danni della medesima persona
Violenza sessuale di gruppo: le differenze con il concorso di persone nel delitto di violenza sessuale
Violenza sessuale: in tema di misure cautelari personali, il giudice non è tenuto a motivare circa la ricorrenza di specifiche e inderogabili esigenze investigative
Violenza sessuale: la disciplina di cui all'art. 190-bis c.p.p. si applica anche alla prova assunta nel corso di incidente probatorio
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Bancarotta fraudolenta: può concorrere con il reato di autoriciclaggio
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Bancarotta fraudolenta: sussiste anche in caso di esercizio di facoltà legittime
Bancarotta fraudolenta: sull’aggravante della cd. continuazione fallimentare
Bancarotta preferenziale: sul rilievo della compensazione volontaria
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