top of page

Cassazione Penale

Cassazione penale sez. III, 13/07/2022, n.31776

La massima

In tema di violenza sessuale, la condizione di inferiorità psichica della vittima al momento del fatto prescinde da fenomeni di patologia mentale, essendo sufficiente ad integrarla la circostanza che il soggetto passivo versi in condizioni intellettive e spirituali di minore resistenza all'altrui opera di coazione psicologica o di suggestione, anche se dovute ad un limitato processo evolutivo mentale e culturale, ma con esclusione di ogni causa propriamente morbosa.

La sentenza integrale

RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza del 25 novembre 2021 la corte di appello di L'Aquila, riformando parzialmente la sentenza del 5 novembre 2019 del tribunale di Chiavari, applicava nei confronti di B.E., in relazione all'episodio del (OMISSIS) e con riguardo al reato ex art. 609 c.p., commi 1 e 2, n. 1 bis, l'attenuante di cui all'art. 609 bis c.p., u.c., rideterminava la pena finale in ordine a tale episodio, nella misura di anni tre di reclusione, ed assolveva l'imputato in ordine agli ulteriori episodi contestati. 2. Avverso la sentenza sopra indicata propongono ricorso per cassazione B.E., mediante il proprio difensore, e il Procuratore Generale della Repubblica della Corte di appello di L'Aquila, deducendo entrambi due motivi di impugnazione. 4. B.E. deduce con il primo, ai sensi dell'art. 606 c.p.p., lett. b), il vizio di violazione dell'art. 609 bis c.p., comma 1 e comma 2, n. 1). Rileva che la Corte di appello avrebbe errato nell'applicazione dell'art. 609 bis c.p., comma 1 e comma 2, n. 1) in ordine ai fatti di cui all'episodio del 23.1.2016, in quanto avrebbe presunto e desunto l'approfittamento, dalla consapevolezza delle minorate condizioni del soggetto passivo da parte del prevenuto, mentre invece, nell'ipotesi di reato in argomento, andava provato dall'accusa e verificato dal Giudicante non tanto se l'agente fosse consapevole di tali condizioni, quanto se avesse indotto la ragazza all'atto sessuale, abusandone a fini sessuali. Si aggiunge peraltro, che non sussisterebbe l'elemento materiale del reato ascritto, essendo emersa in dibattimento la sussistenza della capacità di autodeterminazione della p.o. (affermata sotto altro profilo dalla stessa Corte territoriale), nella quale capacità andava ricompresa quella di autodeterminazione a compiere un atto sessuale. 5. Con il secondo motivo rappresenta vizi di contraddittorietà e manifesta illogicità della motivazione. Si osserva che la corte di appello, affrontando il tema della capacità di autodeterminazione della vittima in relazione alle doglianze difensive sulla validità della querela sporta, avrebbe affermato che la p.o. non sarebbe stata incapace, in assoluto, di autodeterminarsi in modo consapevole e volontario e si evidenzia e si contesta che tuttavia la stessa corte avrebbe affermato che la condizione di menomazione della ritenuta vittima sarebbe stata comunque tale da essere assolutamente riconoscibile e, per questo, l'imputato (per compiere l'atto sessuale) ne avrebbe senza dubbio approfittato. Così omettendo ogni indagine e rilasciando una motivazione incoerente e contraddittoria sul consenso della vittima e sull'entità dell'invasione della sua sfera sessuale. 6. Il Procuratore generale con il primo motivoiha dedotto vizi di motivazione nonché di violazione di legge in ordine agli artt. 195 e 546 c.p.p.. La Corte d'Appello, avrebbe omesso di valutare prove testimoniali indirette che il giudice di prime cure aveva rimarcato come prove dichiarative di indubbio valore probatorio. Tra queste, da un lato la deposizione della responsabile della struttura comunitaria per disabili presso la quale la vittima è stata ricoverata dall'ottobre 2017, di cui il ricorrente riporta il passaggio della deposizione con riferimento al racconto fattole dalla persona offesa in ordine a comportamenti dell'imputato nei suoi confronti, e con riferimento a intervenuti cambiamenti, extraprocessuali, di versione, effettuati dalla ragazza medesima, che conforterebbero il quadro probatorio a carico. Dall'altro, la deposizione della teste W., di cui si contesta il giudizio di attendibilità limitato solo al racconto della notte del (OMISSIS), con esclusione quindi della parte relativa al racconto delle confidenze ricevute dalla persona offesa in ordine ai contatti sessuali subiti ad opera dell'imputato. I giudici di secondo grado inoltre, non avrebbero tenuto conto in maniera più approfondita della testimonianza della vittima, che doveva essere valutata complessivamente anche a fronte della mimica mostrata. Inoltre, la corte non avrebbe tenuto in adeguata considerazione lo stato di grave disagio psico-fisico della persona offesa, che avrebbe imposto ben altra modalità di esame rispetto a quella svoltasi. 7. Con il secondo motivo deduce vizi di motivazione nonché il travisamento della prova oltre che il vizio di violazione di legge con riguardo all'art. 609 bis c.p., u.c.. Sarebbe stata travisata la testimonianza di un teste oculare, W., nella parte in cui al riguardo la corte ha parlato di condotte consistite in toccamenti, sebbene, anche alla luce dei gesti mimati, e sintetizzati dal Presidente del collegio di primo grado in termini di manipolazione dell'organo genitale dell'imputato, si sarebbe trattato, secondo la sintesi della predetta deposizione riportata in ricorso, proprio delle condotte prima descritte dal Presidente. Sarebbe peraltro di ostacolo alla concessione della attenuante ex art. 609 bis c.p., u.c., la totale omessa valutazione del grado di coartazione esercitato sulla vittima oltre che le condizioni fisiche e mentali di quest'ultima. In violazione della norma, alla luce della giurisprudenza di legittimità in tema di configurabilità della circostanza attenuante della minore gravità in tema di violenza sessuale, in quanto sarebbe imprescindibile una valutazione globale del fatto, con particolare attenzione proprio alla coartazione psicologica esercitata sulla vittima particolarmente vulnerabile a cagione dell'infermità fisica e psichica. CONSIDERATO IN DIRITTO 1. Il primo motivo proposto nell'interesse dell'imputato è manifestamente infondato. Va premesso che in tema di violenza sessuale, la condizione di inferiorità psichica della vittima al momento del fatto prescinde da fenomeni di patologia mentale, in quanto è sufficiente ad integrarla la circostanza che il soggetto passivo versi in condizioni intellettive e spirituali di minore resistenza all'altrui opera di coazione psicologica o di suggestioni, anche se dovute ad un limitato processo evolutivo mentale e culturale (Sez. 3, n. 38261 del 20/09/2007 Rv. 237826 - 01). Inoltre, sempre in tema di violenza sessuale su persona che si trova in stato di inferiorità fisica o psichica, questa Suprema Corte ha più volte ribadito che l'induzione a compiere o a subire atti sessuali si realizza quando, con un comportamento attivo di persuasione sottile e subdola, l'agente spinge, istiga o convince la vittima ad aderire ad atti sessuali che diversamente non avrebbe compiuto (Sez. 3 -, n. 38011 del 17/05/2019 Rv. 277834 - 01). La corte ha fatto corretta e coerente applicazione di tali principi: infatti, dapprima ha evidenziato la sussistenza dello stato di inferiorità psichica, laddove ha rappresentato che la persona offesa era affetta da un disturbo della personalità, da grave ritardo mentale, da disturbi psicotici ricorrenti, oltre che da vare patologie fisiche. Il tutto assolutamente riconoscibile, come attestato da vari testi, tanto che la ragazza non poteva essere lasciata da sola. Quanto alla condotta induttiva, ha perspicuamente sottolineato come la realizzazione, da parte dell'imputato, di un comportamento attivo di persuasione sottile e subdola nei confronti della persona offesa, finalizzato alla consumazione del rapporto sessuale altrimenti non voluto dalla vittima, è desumibile dal fatto che l'approccio sessuale fu realizzato clandestinamente (nel senso che del rapporto non fossero a conoscenza i congiunti della persona offesa), dietro pagamento di un'irrisoria somma di denaro, oltre che dalla circostanza - particolarmente rilevante sul piano della dimostrazione del dissenso, altrimenti, all'atto -, per cui la stessa persona offesa, nel corso della deposizione resa in dibattimento, non si è limitata ad ammettere il rapporto rivendicando la propria scelta, bensì ha negato tutto, così manifestando, secondo i giudici, come il suo comportamento non sia stato il frutto di una scelta libera e consapevole. Si tratta di riflessione che non appare per nulla manifestamente illogica, cosicché trova spazio il principio per cui con specifico riguardo ai vizi di mancanza, l'illogicità e contraddittorietà della motivazione, essi devono essere di spessore tale da risultare percepibili ictu oculi, dovendo il sindacato di legittimità vertere su difetti di macroscopica evidenza, mentre rimangono ininfluenti le minime incongruenze e si devono considerare disattese le deduzioni difensive che, anche se non espressamente confutate, siano logicamente incompatibili con la decisione adottata, purché siano spiegate in modo logico ed adeguato le ragioni del convincimento senza vizi giuridici (cfr., Sez. un., n. 24 del 24 novembre 1999, Rv. n. 214794; Sez. un., n. 12 del 31 maggio 2000, Rv. n. 216260; Sez. un., n. 47289 del 24 settembre 2003, Rv. n. 226074). 2. Quanto al secondo motivo esso è inammissibile: non emerge alcuna contraddizione tra il rilievo inerente la capacità di autodeterminazione della persona offesa e la peculiare condizione di inferiorità della stessa, la quale, per quanto inizialmente premesso, prescinde da fenomeni di patologia mentale, in quanto è sufficiente ad integrarla la circostanza che il soggetto passivo versi in condizioni intellettive e spirituali di minore resistenza all'altrui opera di coazione psicologica o di suggestioni, anche se dovute ad un limitato processo evolutivo mentale e culturale. 3. Riguardo al primo motivo dedotto con il ricorso del Procuratore generale, esso appare fondato. Pur a fronte della corretta premessa circa l'assenza di una narrazione accusatoria della persona offesa, in ragione della relativa ritrattazione intervenuta in dibattimento, seppur non credibile a fronte delle contestazioni formulate dal P.M. richiamando dichiarazioni opposte, rese in fase predibattimentale, appare connotata da una motivazione carente la conclusione della corte per cui, a fronte del predetto dato, il compendio probatorio sarebbe contraddittorio, in quanto la teste Wittokwska avrebbe riferito dettagliatamente solo di un unico episodio, per il quale è intervenuta condanna, laddove l'altra teste, Finoli, avrebbe riferito della rivelazione, da parte della vittima, di atti sessuali compiuti dall'imputato in cambio di cifre irrisorie, per poi successivamente ritrattare, anche nei confronti della predetta teste, quanto sopra sostenuto. Ed invero, come correttamente evidenziato dal Procuratore generale, la prima testimone oltre a descrivere l'episodio direttamente percepito, con inevitabile maggiore precisione narrativa, ha in realtà anche ricordato come da verbale correttamente allegato al ricorso - che secondo quanto rivelatole dalla persona offesa, condotte come quelle viste dalla teste erano accadute altre volte; circostanza, quest'ultima, che si accompagna con quella di cui al ricordo della testimone responsabile della comunità ove era stata ricoverata la ragazza, secondo la quale la persona offesa varie volte aveva detto all'interno dell'istituto di essere stata molestata dall'imputate, aggiungendo altresì che si agitava molto nel riferire ciò e che aveva detto comunque che si prostituiva per qualche Euro. Ed egualmente non può essere trascurata la valutazione della analoga circostanza della ritrattazione, extraprocessuale, effettuata dalla vittima. Emerge, dunque, in sostanza, un travisamento parziale, per omissione, del compendio probatorio dichiarativo, che invero incide negativamente sulla motivazione come formulata dalla corte, nel senso della sussistenza di un quadro probatorio "contraddittorio" che, tuttavia, nella relativa illustrazione manca della valutazione dei predetti profili dichiarativi e quindi del loro completo esame, nel quadro di una complessiva valutazione delle varie dichiarazioni tra loro, oltre che in rapporto alla considerazione della non attendibilità della intervenuta ritrattazione in sede dibattimentale. In proposito, occorre osservare che seppure in materia di reati di violenza sessuale assume, di norma, un rilievo particolare la deposizione della vittima, ciò non osta alla praticabilità di regole probatorie ordinarie, nel senso che il singolo reato ben può trovare, nel singolo caso concreto, dimostrazione, attraverso fonti diverse dal racconto diretto della persona offesa. Comprese quelle de relato, nella misura in cui ne sia rispettata, come nel caso di specie, in cui il teste di riferimento è stato comunque sentito, la cornice normativa di riferimento. Ed invero discende proprio dai predetti assunti, anche il principio per cui in tema di testimonianza indiretta, il giudice può ritenere attendibile la deposizione del teste "de relato", sebbene sia contrastante con quella della fonte diretta, in quanto l'art. 195 c.p.p. non prevede alcuna deroga al principio di libera valutazione della prova. (Sez. 6 n. 38064 del 05/06/2019 Rv. 277062 - 01). 4. E' fondato anche il quarto motivo. Alla luce del principio per cui, in tema di violenza sessuale, ai fini della configurabilità della circostanza attenuante del fatto di minore gravità, prevista dall'art. 609-bis c.p., comma 3, deve farsi riferimento ad una valutazione globale del fatto, nella quale assumono rilievo i mezzi, le modalità esecutive, il grado di coartazione esercitato sulla vittima, le condizioni fisiche e mentali di questa, le caratteristiche psicologiche valutate in relazione all'età, in modo da accertare che la libertà sessuale non sia stata compressa in maniera grave e che non sia stato arrecato alla vittima un danno grave, anche in termini psichici (Sez. 3 - n. 50336 del 10/10/2019 Rv. 277615 - 01). Si tratta invero di un indirizzo di legittimità che non pare essere stato osservato dalla corte, nella misura in cui la concessione della attenuante è spiegata solo per la ritenuta occasionalità della condotta e la ritenuta natura degli atti sessuali compiuti. Del resto, dalle considerazioni sopra esposte circa la necessaria rivalutazione di tutti i fatti ascritti, consegue inevitabilmente anche una valutazione a più ampio spettro, rispetto ad ulteriori fatti che si ritengano eventualmente alfine accaduti, della attenuante medesima. 5. Sulla base delle considerazioni che precedono, la Corte ritiene che vada annullata la sentenza impugnata dal Procuratore Generale, con rinvio per nuovo giudizio alla corte di appello di Perugia. Va altresì dichiarato inammissibile il ricorso presentato da B.E. con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro tremila in favore della Cassa delle Ammende. P.Q.M. annulla la sentenza impugnata dal Procuratore Generale con rinvio per nuovo giudizio alla corte di appello di Perugia. Dichiara inammissibile il ricorso presentato da B.E. e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro tremila in favore della Cassa delle Ammende. In caso di diffusione del presente provvedimento omettere le generalità e gli altri dati identificativi a norma del D.Lgs. n. 196 del 2003, art. 52, in quanto imposto dalla legge. Così deciso in Roma, il 13 luglio 2022. Depositato in Cancelleria il 29 agosto 2022

Le altre sentenze

Espulsione dello straniero: va effettuato un bilanciamento tra l'interesse generale alla sicurezza sociale e l'interesse del singolo alla vita familiare
MAE: la decisione sulla consegna adottata oltre i termini previsti non comporta l'automatica caducazione della misura
Coltivazione di cannabis: Il reato è configurabile indipendentemente dalla quantità di principio attivo estraibile nell'immediatezza
Mandato di arresto europeo - Germania - Truffa e frode informatica
Concordato in appello: inammissibili ricorso relativo alla mancata valutazione delle condizioni di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p.
Rapina impropria: ne risponde anche chi pur non avendo partecipato alla sottrazione della cosa la riceva immediatamente dopo
Rapina: ricorre l'aggravante del travisamento nel caso in cui l'agente indossi una mascherina
Rapina: l'uso dell'arma non assorbe l'aggravante del nesso teleologico per i reati connessi di detenzione o porto illegale di armi
Rapina impropria: l’immediatezza non richiede la contestualità temporale tra la sottrazione della cosa e l'uso della violenza
Rapina: è sufficiente l'utilizzo da parte dell'agente di un ridotto coefficiente di forza impeditiva contro la persona offesa
Rapina: per l'aggravante dell'uso delle armi è sufficiente l'utilizzo di un'arma giocattolo
Rapina: l'aggravante del luogo di privata dimora può applicarsi anche se il fatto si è svolto nell'abitazione dell'agente
Rapina: sussiste il concorso di persone in caso di promessa di acquistare i beni provenienti dal reato
Rapina e danno di speciale tenuità: non postula il solo modestissimo valore del bene mobile sottratto
Rapina: l'elemento oggettivo può essere costituito anche dal compimento di un'azione violenta nei confronti di una res
Rapina impropria: l'aggravante delle più persone riunite sussiste in caso di simultanea presenza di due compartecipi
L'elemento psicologico specifico nel delitto di rapina può essere integrato anche dal dolo concomitante o sopravvenuto
Rapina: legittima l'applicazione cumulativa dell'aggravante comune di cui all'art. 112, n. 1, c.p. e dell'aggravante speciale di cui all'art. 628, co. 1, c.p.
Rapina: sull'aggravante speciale delle più persone riunite
Tentativo di rapina impropria: sussiste se l'agente non conclude la condotta indipendente dalla propria volontà
Rapina: se commessa in luogo tale da ostacolare la pubblica o privata difesa l'aggravante ex art. 628 prevale su quella ex art. 61, n. 5 c.p.
Rapina impropria: sull'aggravante del nesso teleologico in caso di morte della persona offesa
Rapina: per l’aggravante delle più persone riunite è richiesta la presenza (nota alla vittima) di almeno due persone
Omesso versamento IVA: sull'interesse ad impugnare per ottenere assoluzione con formula piena
Omesso versamento IVA: sulla preclusione al patteggiamento per mancata estinzione del debito tributario
Omesso versamento IVA: il contribuente deve dimostrare l'inattendibilità della compilazione del quadro VL
Omesso versamento IVA: non è richiesta l'acquisizione al fascicolo del dibattimento della dichiarazione fiscale del contribuente
Omesso versamento IVA : configurabile il concorso con la bancarotta impropria mediante operazioni dolose
Omesso versamento IVA: il mancato incasso per inadempimento contrattuale di un cliente non esclude il dolo
Omesso versamento IVA: sulla responsabilità del liquidatore subentrato dopo la dichiarazione di imposta
Omesso versamento IVA: il mancato incasso di crediti non esclude la sussistenza del dolo
Omesso versamento IVA: la qualifica di legale rappresentante di società si acquisisce con l'atto di conferimento della nomina
Omesso versamento IVA: il mancato incasso per inadempimento contrattuale non esclude la sussistenza del dolo
Omesso versamento IVA: l'imposta dovuta è quella risultante dalla dichiarazione annuale del contribuente
Omesso versamento IVA: l'elevazione di un terzo dei termini di prescrizione non si applica ai reati ex artt. 10-ter e 11 del D.lgs. n. 74/2000
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: non rientra nella nozione di "altri documenti" la consulenza tecnica per ricerca di mercato
Fatture per operazioni inesistenti: sulla figura del cd. "autore mediato"
Fatture per operazioni inesistenti: sulla deroga al concorso di persone nel reato prevista dall' art. 9
Fatture per operazioni inesistenti: sussiste in caso di dichiarazione integrativa infedele presentata dopo l'accertamento fiscale
Fatture per operazione inesistenti: sulla configurabilità del reato associativo
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con il reato di cui all'art.8 d.lgs. 74/2000
Fatture per operazioni inesistenti: configurabile il concorso con il reato di dichiarazione infedele
Fatture per operazioni inesistenti: viola il divieto del bis in idem la contestazione di più reati in caso di molteplici fatture in un'unica dichiarazione
Dichiarazione fraudolenta: nel caso di reato commesso da singoli componenti del CdA ciascuno degli altri amministratori risponde per concorso
Dichiarazione fraudolenta: è un reato di natura istantanea
Dichiarazione fraudolenta: sull'intermediazione finanziaria e l'utilizzo di elementi passivi fittizi
Dichiarazione fraudolenta: configurabile il concorso con il reato di cui all'art. 10-quater D.lgs. 74/2000
Dichiarazione fraudolenta: sussiste in caso di fatture relative ad un negozio giuridico apparente
Dichiarazione fraudolenta: configurabile una pluralità di reati se la condotta riguardi sia la dichiarazione IVA che quella ai fini II.DD.
Dichiarazione fraudolenta: non opera la causa di esclusione della punibilità ex art. 131 bis c.p.
Fatture per operazioni inesistenti: si consuma nel momento di emissione della fattura
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova del dolo specifico
Fatture per operazioni soggettivamente inesistenti: rileva la sola identità individuale del soggetto
Fatture per operazioni inesistenti: si configura anche nell'ipotesi di fatture emesse a favore di ditte cartiere
Fatture per operazioni inesistenti: non è necessario che il fine di favorire l'evasione sia esclusivo
Fatture per operazioni inesistenti: sulla genericità della contestazione
Fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta: sulla competenza territoriale
Fatture per operazioni inesistenti: sulla competenza territoriale in caso di più fatture
Fatture per operazioni inesistenti: il reato è configurabile anche nel caso di fatturazione solo soggettivamente falsa
Fatture per operazioni inesistenti: sul c.d. superbonus 110% e lo sconto in fattura
Fatture per operazioni inesistenti: l'evasione di imposta non è elemento costitutivo del reato
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con la bancarotta fraudolenta impropria
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova della posizione di amministratore di fatto
Fatture per operazioni inesistenti: questioni intertemporali
Fatture emesse per operazioni inesistenti: sui rapporti con il reato di autoriciclaggio
Fatture per operazioni inesistenti: sull'attenuante conseguente al pagamento dei debiti tributari
Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti: i rapporti con il reato di truffa ai danni dello Stato
Fatture o altri documenti per operazioni inesistenti: sulla competenza per territorio
Fatture per operazioni inesistenti: ha natura di reato comune
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: possono concorrere soggetti diversi dall'utilizzatore
Trasferimento fraudolento di valori: non è sufficiente dar conto della fittizia attribuzione della titolarità o disponibilità di denaro, beni o altre utilità
Intercettazioni: utilizzabili anche per gli ulteriori fatti-reato legati dal vincolo della continuazione
Abuso d'ufficio: se il pubblico ufficiale agisce del tutto al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni non e' configurabile il reato
Concussione: non sussiste se la persona offesa ha eseguito un pagamento in quanto erroneamente convinta di esservi obbligata
Concussione: consiste in una condotta di prevaricazione abusiva idonea a costringere alla dazione o alla promessa
Tentata concussione: è indifferente il conseguimento in concreto del risultato di porre la vittima in stato di soggezione
Nullità: l'omessa valutazione di una memoria difensiva non determina alcuna nullità
Misure cautelari: valgono gli stessi principi che governano lo scrutinio di legittimità quanto al processo di cognizione
Induzione indebita: la condotta si configura come esortazione, persuasione, suggestione, inganno, impliciti messaggi, pressione morale
Concussione e induzione indebita: le differenze sta nel modo in cui si manifesta l'abuso della qualifica soggettiva
Metodo mafioso - condotte di estorsione ambientale
Tentativo di concussione: è necessario valutare la adeguatezza della condotta, valutando l'effetto di essa nel soggetto passivo
Concussione: vi è piena continuità normativa con il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p.
Sulla ammissibilità del concordato in appello
Atti sessuali con minorenne: non può essere disposta la sospensione dell'esecuzione della condanna
Violenza sessuale: può concorrere formalmente con il reato di concussione
Violenza sessuale: rileva ai fini del consenso l'assunzione di alcol da parte della persona offesa?
Violenza sessuale: la sussistenza del consenso all'atto va verificata in relazione al momento del compimento dell'atto
Violenza sessuale: in caso di errore sul consenso, l'onere della prova è a carico dell'imputato
Violenza sessuale: gli atti sessuali non convenzionati possono essere leciti?
Violenza sessuale: non ricorre l'attenuante della minore gravità del fatto nel caso in cui è perpetrata dal genitore ai danni del figlio
Violenza sessuale: non occorre che la violenza avvenga in modo brutale ed aggressivo
Violenza sessuale: sulla violazione della correlazione tra accusa e sentenza la condanna
Violenza sessuale: la coprofilia influisce sulla capacità di intendere e volere?
Violenza sessuale: sulla valutazione della prova indiziaria
Violenza sessuale: sussiste in caso di invio di foto intime su whatsapp dietro minaccia
Violenza sessuale: per la valutazione dell'attenuante della minore gravità è inconferente il fatto della commissione con abuso di relazione di ospitalità
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'abuso della condizione di inferiorità psico-fisica della vittima
Violenza sessuale: nella nozione di atti sessuali non rientrano gli atti di esibizionismo, di autoerotismo in presenza di terzi o di voyeurismo
Violenza sessuale: sull'aggravante la compromissione della libertà personale della vittima
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima può dipendere anche dalla minore età
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di sequestro di persona
Violenza sessuale: assorbe il reato di maltrattamenti se vi è coincidenza fra le condotte
Violenza sessuale: gli elementi per l'applicazione dell'attenuante della minore gravità del fatto si usano anche per la riduzione della pena
Violenza sessuale: anche le credenze esoteriche in grado di suggestionare la p.o. rientrano fra le condizioni di inferiorità psichica
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sull'abuso di autorità e posizione di preminenza
Violenza sessuale: sul divieto di concessione di misure alternative alla detenzione
Violenza sessuale: si configura aggravante speciale nel caso in cui la vittima sia stata provocata dall'autore del reato all'assunzione di sostanze alcoliche
Violenza sessuale: sull'applicazione del divieto di sospensione dell'esecuzione della pena
Violenza sessuale: sulla legittimità del diniego dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: sulla rilevanza della qualità di pubblico ufficiale ai fini di procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sullo stato di inferiorità della vittima in caso di alterazione causata da alcool
Violenza sessuale: sull'accertamento della capacità a testimoniare del minore vittima di abuso
Violenza sessuale: se il concorrente non è presente sul luogo del delitto può concorrere solo moralmente
Atti sessuali con minorenne: integra il tentativo l'offerta di denaro a quattordicenne per compiere atti sessuali
Violenza sessuale: sussiste in caso di induzione a giochi erotici e rapporti sessuali virtuali
Violenza sessuale: sul tentativo in caso di assenza di contatto fisico con la vittima
Violenza sessuale: il medico può lecitamente compiere atti incidenti sulla sfera della libertà sessuale
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: può essere commesso in danno del coniuge, in costanza di convivenza
Violenza sessuale: se posto in essere da un militare nei confronti di un commilitone, concorre con quello di ingiuria militare
Violenza sessuale: per il dolo, non è necessario che la condotta sia finalizzata a soddisfare il piacere sessuale dell'agente
Violenza sessuale: sulla circostanza aggravante dell'abuso della qualità di ministro di un culto (sacerdote)
Violenza sessuale: sulla induzione a subire atti sessuali su persona in stato di inferiorità psichica
Violenza sessuale: la reazione violenta della vittima non rileva per l'attenuante di minore gravità
Violenza sessuale: deve procedersi a giudizio di comparazione nel caso in cui l'attenuante ad effetto speciale della minore gravità concorre con aggravante
Violenza sessuale: l'aggravante della minore gravità non può essere esclusa per la sussistenza di aggravanti
Violenza sessuale aggravata: misure alternative solo se si è sottoposti ad osservazione scientifica della personalità
Violenza sessuale: sul consenso e gli atti sessuali non convenzionali
Violenza sessuale: il consenso deve perdurare nel corso dell'intero rapporto senza soluzione di continuità
Violenza sessuale: professore bacia sulla guancia un'alunna dopo aver provato a farlo sulla bocca, condannato
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio del reato
Stupefacenti: l'acquirente di modiche quantità deve essere sentito nel corso delle indagini preliminari come persona informata dei fatti
Travisamento della prova: richiede l'esistenza di una palese difformità dai risultati obiettivamente derivanti dall'assunzione della prova
Travisamento della prova: sussiste solo in caso di incontrovertibile e pacifica distorsione del significante
Ricorso per cassazione: alla Corte è preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione
Ricorso per cassazione: inammissibili doglianze che sollecitano una differente comparazione dei significati da attribuire alle prove
Stupefacenti: la lieve entità va valutata con riferimento a tutti gli elementi concernenti l'azione
Stupefacenti: la lieve entità va accertata tenendo conto anche della personalità dell'indagato, dei mezzi, delle modalità e delle circostanze dell'azione
Ricorso per cassazione: sul termine perentorio di cinque giorni previsto dalla L. n. 69 del 2005, art. 22, comma 2.
Violenza sessuale: configurabile il tentativo se l'agente non ne ha raggiunto le zone genitali
Violenza sessuale di gruppo: non assorbe il delitto di tortura
Violenza sessuale: sussiste in caso di atti di autoerotismo commessi alla presenza di una persona?
Violenza sessuale: sulla ammissibilità dell'appello del pubblico ministero avverso la sentenza di condanna
Violenza sessuale: sulla configurabilità della circostanza aggravante della connessione teleologica con il reato di lesioni personali.
Violenza sessuale: sull'attenuante di cui all'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di riduzione in servitù?
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima al momento del fatto prescinde da fenomeni di patologia mentale
Violenza sessuale: sulla violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza
Violenza sessuale: è inutilizzabile la testimonianza assunta in violazione della C.D.. "Carta di Noto"?
Violenza sessuale: sul riconoscimento dell'attenuante della minore gravità, nel caso di più fatti in continuazione ai danni della medesima persona
Violenza sessuale di gruppo: le differenze con il concorso di persone nel delitto di violenza sessuale
Violenza sessuale: in tema di misure cautelari personali, il giudice non è tenuto a motivare circa la ricorrenza di specifiche e inderogabili esigenze investigative
Violenza sessuale: la disciplina di cui all'art. 190-bis c.p.p. si applica anche alla prova assunta nel corso di incidente probatorio
Violenza sessuale: sul riconoscimento della circostanza attenuante speciale del fatto di minore gravità
Concussione: l'analisi del giudice non può esaurirsi nella descrizione della condotta costrittiva ma deve verificarne l'efficacia coartante
Induzione indebita: la persuasione deve avere un valore condizionante più tenue a quella tipica della concussione
Bancarotta fraudolenta: non può essere sottoposto a sequestro preventivo finalizzato alla confisca il denaro di certa provenienza lecita
Bancarotta fraudolenta: sui pagamenti tra società infragruppo
Bancarotta fraudolenta: sulla rilevanza della restituzione ai soci dei versamenti conferiti in conto di aumento futuro di capitale
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di conferimento di denaro da impresa individuale fallita a società di cui l'imprenditore ha parte di quote
Bancarotta fraudolenta: il momento consumativo coincide con la sentenza di fallimento
Bancarotta fraudolenta: sussiste piena continuità normativa fra la previsione dell'art. 216 l. fall. e l'art. 322 d.lg. 12 gennaio 2019, n. 14
Bancarotta fraudolenta: legittima l'applicazione di misure cautelari personali prima della sentenza dichiarativa di fallimento
Bancarotta fraudolenta preferenziale: sul compenso dell'amministratore di una società
Bancarotta fraudolenta: può concorrere con il reato di autoriciclaggio
Bancarotta riparata: non è necessaria la restituzione dei singoli beni sottratti
Bancarotta semplice: sussiste in caso di operazioni di pura sorte o manifestamente imprudenti
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione gratuita di un contratto di locazione finanziaria
Bancarotta fraudolenta: la provenienza illecita dei beni non esclude il reato
Bancarotta fraudolenta: la natura distrattiva di operazione infra-gruppo può essere esclusa in presenza di vantaggi compensativi
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione aziendale a prezzo incongruo
Bancarotta fraudolenta: sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale di società fallita
Bancarotta fraudolenta: la parziale omissione del dovere annotativo è punita a titolo di dolo generico
Bancarotta fraudolenta: sulla omessa tenuta della contabilità
Bancarotta fraudolenta: non si ha pluralità di reati se le condotte tipiche realizzate mediante più atti siano tra loro omogenee
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione di beni che rientrino nell’autonoma disponibilità della società fallita
Bancarotta fraudolenta: sui presupposti del concorso per omesso impedimento dell'evento
Bancarotta fraudolenta: il dolo generico può essere desunto dalla responsabilità dell'imputato per fatti di bancarotta patrimoniale
Bancarotta fraudolenta: il distacco del bene dal patrimonio può realizzarsi in qualsiasi forma
Bancarotta fraudolenta: sull'individuazione dell'oggetto materiale del reato
Bancarotta fraudolenta: in tema di concorso dell'extraneus nel reato
Bancarotta fraudolenta: i pagamenti in favore della controllante non integrano il reato
Bancarotta fraudolenta: sussiste anche in caso di esercizio di facoltà legittime
Bancarotta fraudolenta: sull’aggravante della cd. continuazione fallimentare
Bancarotta preferenziale: sul rilievo della compensazione volontaria
Bancarotta: l'assoluzione dalla bancarotta impropria in caso di falso in bilancio seguito da fallimento non interferisce sulla decisione per quella propria documentale
Bancarotta fraudolenta impropria per operazioni dolose: sul concorso dell'extraneus
Bancarotta fraudolenta: sui presupposti del concorso per omesso impedimento dell'evento dell'amministratore privo di delega
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di prelievo dalle casse sociali di somme asseritamente corrispondenti al credito vantato
Bancarotta fraudolenta: sul potere di amministrazione disgiunta
Bancarotta documentale: sui rapporti con la bancarotta impropria in caso di falso in bilancio seguito da fallimento
Bancarotta fraudolenta: i pagamenti in favore della controllante non integrano distrazione
Bancarotta: in caso di pluralità di delitti è illegale la pena determinata facendo applicazione dell'istituto della continuazione
Bancarotta fraudolenta: sui rapporti con il reato di autoriciclaggio

Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima al momento del fatto prescinde da fenomeni di patologia mentale

bottom of page