top of page

Cassazione Penale

Cassazione penale sez. VI, 24/03/2022, (ud. 24/03/2022, dep. 26/04/2022), n.15876

La massima

Il reato di violenza sessuale commesso mediante abuso della qualità e dei poteri del pubblico ufficiale può, infatti, concorrere formalmente con il reato di concussione, trattandosi di reati che tutelano beni giuridici diversi, posti a salvaguardia di distinti valori costituzionali, rappresentati dal buon andamento della Pubblica Amministrazione e dalla libertà di autodeterminazione della persona nella sfera sessuale.

La sentenza integrale

RITENUTO IN FATTO 1. Con la sentenza impugnata, la Corte di appello di Reggio Calabria ha confermato la decisione del Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Locri del 26 novembre 2019 con cui C.F.A. è stato condannato alla pena, condizionalmente sospesa, di un anno e dieci mesi di reclusione in ordine ai delitti di tentata concussione (artt. 56 e 317 c.p., capo A) e commissione di atti sessuali in danno di N.N. (art. 609-bis c.p., art. 609-septies c.p., comma 4, n. 4, capo B). La condotta per cui l'imputato ha riportato condanna attiene al compimento di atti materiali di contenuto lascivo, meglio descritti al capo B dell'imputazione, diretti in modo non equivoco a costringere la predetta N. a consumare con lui un rapporto sessuale in cambio dell'interessamento, quale Sindaco del Comune di (OMISSIS), per l'assegnazione di una casa popolare al nucleo familiare della persona offesa, non conseguendo il risultato per il diniego da costei opposto. 2. Avverso la sentenza ha proposto ricorso per cassazione l'imputato che deduce plurimi motivi di censura, suddivisi nei due distinti atti in cui si articola l'impugnazione. 2.1. Ricorso a firma congiunta dei difensori avv. V. C. Vizio di motivazione della sentenza impugnata. La Corte territoriale si è limitata ad escludere apoditticamente l'esistenza di un intento calunniatorio ai danni dell'imputato, senza preoccuparsi di argomentare in ordine ai rilievi posti con l'atto di appello relativi,da un lato, alla mancata proposizione di una formale denuncia e, dall'altro, alla reiterata maldicenza e diffusione della voce ad opera della parte offesa. La medesima è stata, inoltre, altrettanto apoditticamente ritenuta attendibile, senza tener conto delle numerose contraddizioni e incongruenze della sua deposizione, liquidate dalla Corte territoriale come aspetti meramente marginali della vicenda in questione. Violazione di legge in relazione agli artt. 317 e 319-quater c.p. e contraddittorietà della motivazione quanto al profilo della sussistenza del delitto di concussione per induzione. La condotta è stata erroneamente sussunta nell'ipotesi di reato di tentata concussione, omettendo qualsiasi valutazione circa l'incidenza sulla fattispecie della modifiche introdotte dalla L. n. 190 del 2012 in relazione alla figura di reato di concussione per induzione. Violazione dell'art. 133 c.p. e vizio di motivazione in ordine al rigetto della richiesta di riconoscimento delle attenuanti generiche. 2.2. Ricorso a firma del difensore avv. C. Violazione della L. 7 marzo 1986, n. 65, art. 5, comma 1, lett. a), nonché dell'art. 57 c.p.p., comma 2, lett. b) e comma 3. Violazione della normativa di legge che prevede che gli agenti della Polizia Municipale, nell'ambito del territorio urbano di competenza, esercitano anche funzioni di agenti di polizia giudiziaria e manifesta contraddittorietà ed illogicità della motivazione in relazione alle dichiarazioni rese in sede di s.i.t. dall'agente di polizia municipale L.M.S.. Violazione degli artt. 317 e 319-quater c.p., in relazione al non corretto inquadramento giuridico della fattispecie. Violazione dell'art. 609 c.p., comma 4, n. 4. La non configurabilità del reato di induzione di cui all'art. 319-quater, in forma tentata esclude che possa operare la disposizione di cui all'art. 609 c.p., comma 4, n. 4, il quale prevede che si procede di ufficio per il reato di violenza sessuale in caso di connessione con altro reato per il quale si proceda d'ufficio. CONSIDERATO IN DIRITTO 1. Il ricorso è manifestamente infondato o basato su motivi improponibili in sede di legittimità e va come tale dichiarato inammissibile. 2.1. Il primo motivo del ricorso a firma congiunta dei difensori dell'imputato, in apparenza critico della motivazione della pronuncia impugnata, investe in realtà due aspetti nodali della vicenda processuale: la ritenuta attendibilità della parte offesa N.N. e la presenza di un intento di calunnia all'origine delle dichiarazioni dalla stessa rese alla polizia giudiziaria ed utilizzate nell'ambito del giudizio di primo grado, svoltosi con le forme del rito abbreviato. Ben si comprende, tuttavia, che trattasi di temi strettamente pertinenti al merito delle accuse e che non possono di per sé costituire oggetto di censura nel giudizio di legittimità. Ad ogni buon conto, dalla sentenza impugnata emerge che la parte offesa, dopo avere confidato l'avventura vissuta suo malgrado con la vigilessa L.M.S. e con il parroco del paese don J.B., non ha mai sporto formale denuncia dell'accaduto, tant'e' che l'avvio del procedimento si deve all'invio di un esposto anonimo alla Procura della Repubblica di Locri, punto di partenza delle indagini svolte dall'ufficio requirente. Da tale indiscusso dato processuale hanno preso origine le valutazioni dei giudici di merito in ordine alla ritenuta (dal G.u.p.) e ribadita (dalla Corte di appello) attendibilità della persona offesa, come anticipato mai costituitasi parte civile. Riguardo a quelle parti della decisione vertenti su tali aspetti, il ricorrente non formula, in realtà, neppure un vizio di illogicità e/o contraddittorietà della motivazione, limitandosi genericamente a denunciare il carattere apodittico delle argomentazioni svolte dalla Corte territoriale, ciò che, tuttavia, tradisce il reale intento di censurarne il relativo merito ai fini di un impossibile ribaltamento, in questa sede di legittimità, dell'esito decisorio del giudizio. Il motivo va, pertanto, dichiarato radicalmente improponibile ai sensi dell'art. 606 c.p.p., comma 3. 2.2. Il secondo motivo del ricorso congiunto denuncia a sua volta una violazione di legge in relazione agli artt. 317 e 319-quater c.p., unitamente alla contraddittorietà della motivazione quanto al profilo della sussistenza del delitto di concussione per induzione, posto che la condotta sarebbe stata erroneamente sussunta nell'ipotesi di reato di tentata concussione, mentre sarebbe stata omessa qualsiasi valutazione circa l'incidenza sulla fattispecie della modifiche introdotte dalla L. n. 190 del 2012 in relazione alla figura di reato di concussione per induzione. La censura, peraltro, non risulta essere stata dedotta con l'appello e per tale ragione ne va immediatamente dichiarata l'inammissibilità, per violazione del disposto dell'art. 606 c.p.p., comma 3. Ove mai ammissibile, la doglianza sarebbe comunque manifestamente infondata. Dalle dichiarazioni rese dalla persona offesa dai reati, come anzidetto ritenute pienamente attendibili dai giudici di merito, emerge che l'imputato pose in essere un vero e proprio tentativo di aggressione sessuale nei confronti della N. e non è dato, perciò, comprendere sulla base di quali risultanze probatorie possa, invece, ravvisarsi tanto una condotta di induzione quanto un autonomo comportamento indotto della parte offesa. Quanto alla configurabilità dei reati di tentata concussione e violenza sessuale, ne risulta pacifica sia la ricorrenza nella fattispecie in esame sia la possibilità di concorrere nell'ambito della medesima condotta materiale. La giurisprudenza di questa Corte di cassazione ha da tempo affermato principi che possono dirsi ormai consolidati, estrapolati da situazioni concrete connotate da modalità comportamentali dell'agente sovente ricorrenti e tra loro largamente sovrapponibili. Il reato di violenza sessuale commesso mediante abuso della qualità e dei poteri del pubblico ufficiale può, infatti, concorrere formalmente con il reato di concussione, trattandosi di reati che tutelano beni giuridici diversi, posti a salvaguardia di distinti valori costituzionali, rappresentati dal buon andamento della Pubblica Amministrazione e dalla libertà di autodeterminazione della persona nella sfera sessuale (Sez. 6, n. 8894 del 04/11/2010, dep. 2011, G., Rv. 249652 in fattispecie di induzione di cittadine extracomunitarie a prestazioni sessuali, da parte di un funzionario comunale addetto al controllo della regolarità delle notifiche dei verbali di contravvenzione da iscrivere al ruolo esattoriale; Sez. 6, n. 9528 del 09/01/2009, Romano e altri, Rv. 243049 in fattispecie analoga di induzione continuata di cittadine extracomunitarie a prestazioni sessuali, da parte di assistenti della Polizia di Stato in servizio presso l'ufficio stranieri di una Questura), entrambe pronunciate prima delle modifiche introdotte dalla L. n. 190 del 2012. E' stato, altresì, affermato che integra il tentativo di concussione per induzione la condotta dell'ufficiale giudiziario il quale, dopo essersi introdotto nella abitazione della vittima per eseguire un pignoramento mobiliare, si limiti a sollecitare la stessa a dargli o promettergli delle prestazioni sessuali prospettandole la possibilità di una più favorevole valutazione dei beni da sottoporre all'esecuzione (Sez. 6, n. 34106 del 06/06/2011, Paparo, Rv. 250552, anch'essa antecedente alla novella del 2012). A legislazione vigente, invece, una condotta propriamente costrittiva, tentata o consumata, all'indirizzo della vittima e idonea a sostanziare il reato di violenza sessuale, previsto dall'art. 609-bis c.p., comma 1, appare logicamente incompatibile con il delitto di induzione indebita in forza della radicale antinomia concettuale sussistente tra costrizione e induzione, la prima per definizione capace di annullare quasi completamente la libertà della vittima, la seconda compatibile con la permanenza di margini di autodeterminazione nel soggetto passivo (Sez. 3, n. 6741 del 14/12/2017, dep. 2018, L., Rv. 272099). 2.3. Anche il terzo motivo del ricorso congiunto, con cui si deducono vizi di legge e di motivazione in ordine al rigetto della richiesta di riconoscimento delle attenuanti generiche risulta inammissibile, in quanto non previamente dedotto con l'atto di appello, esclusivamente incentrato sul tema della inattendibilità della persona offesa. 3. Tutti i motivi del ricorso a firma dell'avv. Carnuccio debbono, invece, essere dichiarati inammissibili per la medesima ragione sopra indicata, dal momento, infatti, che nessuno di essi era stato previamente dedotto con l'atto di gravame. Del primo - afferente ad una pretesa violazione dei presidi normativi in tema di competenza del servizio di Polizia Municipale - resta, inoltre, dubbio il carattere di decisività, posto che le dichiarazioni rese nel corso delle indagini preliminari dalla vigilessa L. hanno costituito al più oggetto di riscontro delle già ritenute attendibili dichiarazioni della persona offesa dei reati. Quanto al secondo - tra l'altro basato su una ricostruzione degli eventi che non trova riscontro nelle sentenze di merito - può compiutamente rinviarsi alle considerazioni svolte sul tema del corretto inquadramento giuridico delle condotte in addebito. Riguardo al terzo - che contesta la procedibilità di ufficio del delitto di violenza sessuale in quanto connesso a quello di tentata concussione - esso si fonda su due falsi presupposti, oltre tutto tra loro logicamente incompatibili, il primo che possa astrattamente configurarsi nella condotta in addebito il delitto di induzione indebita di cui all'art. 319-quater c.p., il secondo che in concreto non possa ravvisarsi tale delitto in forma tentata, da cui l'ardita, quanto infondata, tesi della scomparsa di ogni rapporto di connessione con il delitto di violenza sessuale, attesa la venuta meno di quello più grave. 4. Alla dichiarazione d'inammissibilità dell'impugnazione segue, come per legge, la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle Ammende, che stimasi equo quantificare in Euro tremila. P.Q.M. Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro tremila in favore della Cassa delle Ammende. Così deciso in Roma, il 24 marzo 2022. Depositato in Cancelleria il 26 aprile 2022

Le altre sentenze

Espulsione dello straniero: va effettuato un bilanciamento tra l'interesse generale alla sicurezza sociale e l'interesse del singolo alla vita familiare
MAE: la decisione sulla consegna adottata oltre i termini previsti non comporta l'automatica caducazione della misura
Mancata traduzione dell'imputato: se non disposta o non eseguita determina una nullità assoluta e insanabile
Coltivazione di cannabis: Il reato è configurabile indipendentemente dalla quantità di principio attivo estraibile nell'immediatezza
Mandato di arresto europeo - Germania - Truffa e frode informatica
Concordato in appello: inammissibili ricorso relativo alla mancata valutazione delle condizioni di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p.
Patteggiamento: inammissibile il ricorso per cassazione con cui si deduca il vizio di violazione di legge per la mancata verifica dell'insussistenza di cause di proscioglimento ex art. 129 c.p.p.
Concordato: la mancata ammissione al concordato in sede di gravame può formare oggetto di motivo di ricorso
Riforma Cartabia: rimessa alle Sezioni Unite la questione sulla competenza del giudice di pace per il reato di lesioni volontarie personali
La causa di esclusione della procedibilità di cui all'art. 34 D.Lgs. n. 274 del 2000 trova applicazione anche in riferimento ai reati di pericolo astratto o presunto
Rapina impropria: ne risponde anche chi pur non avendo partecipato alla sottrazione della cosa la riceva immediatamente dopo
Rapina: ricorre l'aggravante del travisamento nel caso in cui l'agente indossi una mascherina
Rapina: l'uso dell'arma non assorbe l'aggravante del nesso teleologico per i reati connessi di detenzione o porto illegale di armi
Rapina impropria: l’immediatezza non richiede la contestualità temporale tra la sottrazione della cosa e l'uso della violenza
Rapina: è sufficiente l'utilizzo da parte dell'agente di un ridotto coefficiente di forza impeditiva contro la persona offesa
Rapina: per l'aggravante dell'uso delle armi è sufficiente l'utilizzo di un'arma giocattolo
Rapina: l'aggravante del luogo di privata dimora può applicarsi anche se il fatto si è svolto nell'abitazione dell'agente
Rapina: sussiste il concorso di persone in caso di promessa di acquistare i beni provenienti dal reato
Rapina e danno di speciale tenuità: non postula il solo modestissimo valore del bene mobile sottratto
Rapina: l'elemento oggettivo può essere costituito anche dal compimento di un'azione violenta nei confronti di una res
Rapina impropria: l'aggravante delle più persone riunite sussiste in caso di simultanea presenza di due compartecipi
L'elemento psicologico specifico nel delitto di rapina può essere integrato anche dal dolo concomitante o sopravvenuto
Rapina: legittima l'applicazione cumulativa dell'aggravante comune di cui all'art. 112, n. 1, c.p. e dell'aggravante speciale di cui all'art. 628, co. 1, c.p.
Rapina: sull'aggravante speciale delle più persone riunite
Tentativo di rapina impropria: sussiste se l'agente non conclude la condotta indipendente dalla propria volontà
Rapina: se commessa in luogo tale da ostacolare la pubblica o privata difesa l'aggravante ex art. 628 prevale su quella ex art. 61, n. 5 c.p.
Rapina impropria: sull'aggravante del nesso teleologico in caso di morte della persona offesa
Rapina: per l’aggravante delle più persone riunite è richiesta la presenza (nota alla vittima) di almeno due persone
Ricorso per cassazione: Sono inammissibili le doglianze relative a motivi rinunciati
MAE - Germania
Continuazione: non sussiste obbligo di specifica motivazione per ogni singolo aumento
Omesso versamento IVA: sull'interesse ad impugnare per ottenere assoluzione con formula piena
Omesso versamento IVA: sulla preclusione al patteggiamento per mancata estinzione del debito tributario
Omesso versamento IVA: il contribuente deve dimostrare l'inattendibilità della compilazione del quadro VL
Omesso versamento IVA: non è richiesta l'acquisizione al fascicolo del dibattimento della dichiarazione fiscale del contribuente
Omesso versamento IVA : configurabile il concorso con la bancarotta impropria mediante operazioni dolose
Omesso versamento IVA: il mancato incasso per inadempimento contrattuale di un cliente non esclude il dolo
Omesso versamento IVA: sulla responsabilità del liquidatore subentrato dopo la dichiarazione di imposta
Omesso versamento IVA: il mancato incasso di crediti non esclude la sussistenza del dolo
Omesso versamento IVA: la qualifica di legale rappresentante di società si acquisisce con l'atto di conferimento della nomina
Omesso versamento IVA: il mancato incasso per inadempimento contrattuale non esclude la sussistenza del dolo
Omesso versamento IVA: l'imposta dovuta è quella risultante dalla dichiarazione annuale del contribuente
Omesso versamento IVA: l'elevazione di un terzo dei termini di prescrizione non si applica ai reati ex artt. 10-ter e 11 del D.lgs. n. 74/2000
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: non rientra nella nozione di "altri documenti" la consulenza tecnica per ricerca di mercato
Fatture per operazioni inesistenti: sulla figura del cd. "autore mediato"
Fatture per operazioni inesistenti: sulla deroga al concorso di persone nel reato prevista dall' art. 9
Fatture per operazioni inesistenti: sussiste in caso di dichiarazione integrativa infedele presentata dopo l'accertamento fiscale
Fatture per operazione inesistenti: sulla configurabilità del reato associativo
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con il reato di cui all'art.8 d.lgs. 74/2000
Fatture per operazioni inesistenti: configurabile il concorso con il reato di dichiarazione infedele
Fatture per operazioni inesistenti: viola il divieto del bis in idem la contestazione di più reati in caso di molteplici fatture in un'unica dichiarazione
Dichiarazione fraudolenta: nel caso di reato commesso da singoli componenti del CdA ciascuno degli altri amministratori risponde per concorso
Dichiarazione fraudolenta: è un reato di natura istantanea
Dichiarazione fraudolenta: sull'intermediazione finanziaria e l'utilizzo di elementi passivi fittizi
Dichiarazione fraudolenta: configurabile il concorso con il reato di cui all'art. 10-quater D.lgs. 74/2000
Dichiarazione fraudolenta: sussiste in caso di fatture relative ad un negozio giuridico apparente
Dichiarazione fraudolenta: configurabile una pluralità di reati se la condotta riguardi sia la dichiarazione IVA che quella ai fini II.DD.
Dichiarazione fraudolenta: non opera la causa di esclusione della punibilità ex art. 131 bis c.p.
Fatture per operazioni inesistenti: si consuma nel momento di emissione della fattura
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova del dolo specifico
Fatture per operazioni soggettivamente inesistenti: rileva la sola identità individuale del soggetto
Fatture per operazioni inesistenti: si configura anche nell'ipotesi di fatture emesse a favore di ditte cartiere
Fatture per operazioni inesistenti: non è necessario che il fine di favorire l'evasione sia esclusivo
Fatture per operazioni inesistenti: sulla genericità della contestazione
Fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta: sulla competenza territoriale
Fatture per operazioni inesistenti: sulla competenza territoriale in caso di più fatture
Fatture per operazioni inesistenti: il reato è configurabile anche nel caso di fatturazione solo soggettivamente falsa
Fatture per operazioni inesistenti: sul c.d. superbonus 110% e lo sconto in fattura
Fatture per operazioni inesistenti: l'evasione di imposta non è elemento costitutivo del reato
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con la bancarotta fraudolenta impropria
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova della posizione di amministratore di fatto
Fatture per operazioni inesistenti: questioni intertemporali
Fatture emesse per operazioni inesistenti: sui rapporti con il reato di autoriciclaggio
Fatture per operazioni inesistenti: sull'attenuante conseguente al pagamento dei debiti tributari
Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti: i rapporti con il reato di truffa ai danni dello Stato
Fatture o altri documenti per operazioni inesistenti: sulla competenza per territorio
Fatture per operazioni inesistenti: ha natura di reato comune
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: possono concorrere soggetti diversi dall'utilizzatore
Trasferimento fraudolento di valori: non è sufficiente dar conto della fittizia attribuzione della titolarità o disponibilità di denaro, beni o altre utilità
Intercettazioni: utilizzabili anche per gli ulteriori fatti-reato legati dal vincolo della continuazione
Abuso d'ufficio: se il pubblico ufficiale agisce del tutto al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni non e' configurabile il reato
Concussione: non sussiste se la persona offesa ha eseguito un pagamento in quanto erroneamente convinta di esservi obbligata
Concussione: consiste in una condotta di prevaricazione abusiva idonea a costringere alla dazione o alla promessa
Tentata concussione: è indifferente il conseguimento in concreto del risultato di porre la vittima in stato di soggezione
Nullità: l'omessa valutazione di una memoria difensiva non determina alcuna nullità
Misure cautelari: valgono gli stessi principi che governano lo scrutinio di legittimità quanto al processo di cognizione
Induzione indebita: la condotta si configura come esortazione, persuasione, suggestione, inganno, impliciti messaggi, pressione morale
Concussione e induzione indebita: le differenze sta nel modo in cui si manifesta l'abuso della qualifica soggettiva
Metodo mafioso - condotte di estorsione ambientale
Tentativo di concussione: è necessario valutare la adeguatezza della condotta, valutando l'effetto di essa nel soggetto passivo
Concussione: vi è piena continuità normativa con il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p.
Sulla ammissibilità del concordato in appello
Atti sessuali con minorenne: non può essere disposta la sospensione dell'esecuzione della condanna
Violenza sessuale: può concorrere formalmente con il reato di concussione
Violenza sessuale: rileva ai fini del consenso l'assunzione di alcol da parte della persona offesa?
Violenza sessuale: la sussistenza del consenso all'atto va verificata in relazione al momento del compimento dell'atto
Violenza sessuale: in caso di errore sul consenso, l'onere della prova è a carico dell'imputato
Violenza sessuale: gli atti sessuali non convenzionati possono essere leciti?
Violenza sessuale: non ricorre l'attenuante della minore gravità del fatto nel caso in cui è perpetrata dal genitore ai danni del figlio
Violenza sessuale: non occorre che la violenza avvenga in modo brutale ed aggressivo
Violenza sessuale: sulla violazione della correlazione tra accusa e sentenza la condanna
Violenza sessuale: la coprofilia influisce sulla capacità di intendere e volere?
Violenza sessuale: sulla valutazione della prova indiziaria
Violenza sessuale: sussiste in caso di invio di foto intime su whatsapp dietro minaccia
Violenza sessuale: per la valutazione dell'attenuante della minore gravità è inconferente il fatto della commissione con abuso di relazione di ospitalità
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'abuso della condizione di inferiorità psico-fisica della vittima
Violenza sessuale: nella nozione di atti sessuali non rientrano gli atti di esibizionismo, di autoerotismo in presenza di terzi o di voyeurismo
Violenza sessuale: sull'aggravante la compromissione della libertà personale della vittima
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima può dipendere anche dalla minore età
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di sequestro di persona
Violenza sessuale: assorbe il reato di maltrattamenti se vi è coincidenza fra le condotte
Violenza sessuale: gli elementi per l'applicazione dell'attenuante della minore gravità del fatto si usano anche per la riduzione della pena
Violenza sessuale: anche le credenze esoteriche in grado di suggestionare la p.o. rientrano fra le condizioni di inferiorità psichica
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sull'abuso di autorità e posizione di preminenza
Violenza sessuale: sul divieto di concessione di misure alternative alla detenzione
Violenza sessuale: si configura aggravante speciale nel caso in cui la vittima sia stata provocata dall'autore del reato all'assunzione di sostanze alcoliche
Violenza sessuale: sull'applicazione del divieto di sospensione dell'esecuzione della pena
Violenza sessuale: sulla legittimità del diniego dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: sulla rilevanza della qualità di pubblico ufficiale ai fini di procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sullo stato di inferiorità della vittima in caso di alterazione causata da alcool
Violenza sessuale: sull'accertamento della capacità a testimoniare del minore vittima di abuso
Violenza sessuale: se il concorrente non è presente sul luogo del delitto può concorrere solo moralmente
Atti sessuali con minorenne: integra il tentativo l'offerta di denaro a quattordicenne per compiere atti sessuali
Violenza sessuale: sussiste in caso di induzione a giochi erotici e rapporti sessuali virtuali
Violenza sessuale: sul tentativo in caso di assenza di contatto fisico con la vittima
Violenza sessuale: il medico può lecitamente compiere atti incidenti sulla sfera della libertà sessuale
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: può essere commesso in danno del coniuge, in costanza di convivenza
Violenza sessuale: se posto in essere da un militare nei confronti di un commilitone, concorre con quello di ingiuria militare
Violenza sessuale: per il dolo, non è necessario che la condotta sia finalizzata a soddisfare il piacere sessuale dell'agente
Violenza sessuale: sulla circostanza aggravante dell'abuso della qualità di ministro di un culto (sacerdote)
Violenza sessuale: sulla induzione a subire atti sessuali su persona in stato di inferiorità psichica
Violenza sessuale: la reazione violenta della vittima non rileva per l'attenuante di minore gravità
Violenza sessuale: deve procedersi a giudizio di comparazione nel caso in cui l'attenuante ad effetto speciale della minore gravità concorre con aggravante
Violenza sessuale: l'aggravante della minore gravità non può essere esclusa per la sussistenza di aggravanti
Violenza sessuale aggravata: misure alternative solo se si è sottoposti ad osservazione scientifica della personalità
Violenza sessuale: sul consenso e gli atti sessuali non convenzionali
Violenza sessuale: il consenso deve perdurare nel corso dell'intero rapporto senza soluzione di continuità
Violenza sessuale: professore bacia sulla guancia un'alunna dopo aver provato a farlo sulla bocca, condannato
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio del reato
Stupefacenti: l'acquirente di modiche quantità deve essere sentito nel corso delle indagini preliminari come persona informata dei fatti
Travisamento della prova: richiede l'esistenza di una palese difformità dai risultati obiettivamente derivanti dall'assunzione della prova
Travisamento della prova: sussiste solo in caso di incontrovertibile e pacifica distorsione del significante
Ricorso per cassazione: alla Corte è preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione
Ricorso per cassazione: inammissibili doglianze che sollecitano una differente comparazione dei significati da attribuire alle prove
Stupefacenti: la lieve entità va valutata con riferimento a tutti gli elementi concernenti l'azione
Stupefacenti: la lieve entità va accertata tenendo conto anche della personalità dell'indagato, dei mezzi, delle modalità e delle circostanze dell'azione
Ricorso per cassazione: sul termine perentorio di cinque giorni previsto dalla L. n. 69 del 2005, art. 22, comma 2.
Violenza sessuale: configurabile il tentativo se l'agente non ne ha raggiunto le zone genitali
Violenza sessuale di gruppo: non assorbe il delitto di tortura
Violenza sessuale: sussiste in caso di atti di autoerotismo commessi alla presenza di una persona?
Violenza sessuale: sulla ammissibilità dell'appello del pubblico ministero avverso la sentenza di condanna
Violenza sessuale: sulla configurabilità della circostanza aggravante della connessione teleologica con il reato di lesioni personali.
Violenza sessuale: sull'attenuante di cui all'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di riduzione in servitù?
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima al momento del fatto prescinde da fenomeni di patologia mentale
Violenza sessuale: sulla violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza
Violenza sessuale: è inutilizzabile la testimonianza assunta in violazione della C.D.. "Carta di Noto"?
Violenza sessuale: sul riconoscimento dell'attenuante della minore gravità, nel caso di più fatti in continuazione ai danni della medesima persona
Violenza sessuale di gruppo: le differenze con il concorso di persone nel delitto di violenza sessuale
Violenza sessuale: in tema di misure cautelari personali, il giudice non è tenuto a motivare circa la ricorrenza di specifiche e inderogabili esigenze investigative
Violenza sessuale: la disciplina di cui all'art. 190-bis c.p.p. si applica anche alla prova assunta nel corso di incidente probatorio
Violenza sessuale: sul riconoscimento della circostanza attenuante speciale del fatto di minore gravità
Concussione: l'analisi del giudice non può esaurirsi nella descrizione della condotta costrittiva ma deve verificarne l'efficacia coartante
Induzione indebita: la persuasione deve avere un valore condizionante più tenue a quella tipica della concussione
Bancarotta fraudolenta: non può essere sottoposto a sequestro preventivo finalizzato alla confisca il denaro di certa provenienza lecita
Bancarotta fraudolenta: sui pagamenti tra società infragruppo
Bancarotta fraudolenta: sulla rilevanza della restituzione ai soci dei versamenti conferiti in conto di aumento futuro di capitale
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di conferimento di denaro da impresa individuale fallita a società di cui l'imprenditore ha parte di quote
Bancarotta fraudolenta: il momento consumativo coincide con la sentenza di fallimento
Bancarotta fraudolenta: sussiste piena continuità normativa fra la previsione dell'art. 216 l. fall. e l'art. 322 d.lg. 12 gennaio 2019, n. 14
Bancarotta fraudolenta: legittima l'applicazione di misure cautelari personali prima della sentenza dichiarativa di fallimento
Bancarotta fraudolenta preferenziale: sul compenso dell'amministratore di una società
Bancarotta fraudolenta: può concorrere con il reato di autoriciclaggio
Bancarotta riparata: non è necessaria la restituzione dei singoli beni sottratti
Bancarotta semplice: sussiste in caso di operazioni di pura sorte o manifestamente imprudenti
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione gratuita di un contratto di locazione finanziaria
Bancarotta fraudolenta: la provenienza illecita dei beni non esclude il reato
Bancarotta fraudolenta: la natura distrattiva di operazione infra-gruppo può essere esclusa in presenza di vantaggi compensativi
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione aziendale a prezzo incongruo
Bancarotta fraudolenta: sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale di società fallita
Bancarotta fraudolenta: la parziale omissione del dovere annotativo è punita a titolo di dolo generico
Bancarotta fraudolenta: sulla omessa tenuta della contabilità
Bancarotta fraudolenta: non si ha pluralità di reati se le condotte tipiche realizzate mediante più atti siano tra loro omogenee
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione di beni che rientrino nell’autonoma disponibilità della società fallita
Bancarotta fraudolenta: sui presupposti del concorso per omesso impedimento dell'evento
Bancarotta fraudolenta: il dolo generico può essere desunto dalla responsabilità dell'imputato per fatti di bancarotta patrimoniale
Bancarotta fraudolenta: il distacco del bene dal patrimonio può realizzarsi in qualsiasi forma
Bancarotta fraudolenta: sull'individuazione dell'oggetto materiale del reato
Bancarotta fraudolenta: in tema di concorso dell'extraneus nel reato
Bancarotta fraudolenta: i pagamenti in favore della controllante non integrano il reato
Bancarotta fraudolenta: sussiste anche in caso di esercizio di facoltà legittime
Bancarotta fraudolenta: sull’aggravante della cd. continuazione fallimentare
Bancarotta preferenziale: sul rilievo della compensazione volontaria
Bancarotta: l'assoluzione dalla bancarotta impropria in caso di falso in bilancio seguito da fallimento non interferisce sulla decisione per quella propria documentale

Violenza sessuale: può concorrere formalmente con il reato di concussione

bottom of page