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Cassazione Penale

Cassazione penale sez. V, 29/05/2019, n.39044

La massima

In tema di tentativo di violenza sessuale, in assenza del contatto fisico dell'imputato con la persona offesa, la prova della finalità di soddisfacimento dell'impulso sessuale può essere desunta da elementi esterni alla condotta tipica. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto esente da censure la sentenza di condanna che aveva attribuito rilievo al rinvenimento, nel "personal computer" dell'imputato, di alcuni video riproducenti pratiche sessuali compatibili con la scena che lo stesso aveva cominciato a ricreare con le vittime minorenni, prima dell'involontaria interruzione dell'"iter criminis").

La sentenza integrale

RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza emessa il 06.02.2018 la Corte di Appello di Roma ha confermato la sentenza del Gip del Tribunale di Roma che, all'esito del giudizio abbreviato condizionato all'esame dell'imputato, aveva affermato la responsabilità penale di M.G. per i reati di tentata violenza sessuale ai danni della minore D.P.M. (capo A) e di sequestro di persona delle minori D.P.M. e F. (capo B), assolvendolo dal reato di tentata violenza sessuale ai danni di D.P.F.. 2. Avverso tale sentenza ha proposto ricorso per cassazione il difensore di M.G., Avv. M., deducendo tre motivi di ricorso. 2.1. Violazione di legge e vizio di motivazione in relazione agli elementi costitutivi del reato di violenza sessuale: sostiene il ricorrente che manchi la finalità di soddisfacimento dell'impulso sessuale dell'agente e la stessa compromissione della sfera sessuale della persona offesa; quanto al primo elemento, esso sarebbe stato affermato sulla base di un salto logico, fondato sulle dichiarazioni del M. in merito ai cd e dvd contenenti materiale di natura sessuale con donne adulte consenzienti; sulla base di tali dichiarazioni la Corte avrebbe collegato il gioco cui avevano preso parte le minori (nel quale veniva posto un fazzoletto davanti alla bocca della piccola M.) con alcune fotografie ritraenti donne che venivano narcotizzate; ma non esiste alcun legame tra il racconto delle minori e le foto sequestrate; del resto, il gesto di narcotizzare non possiede di per sè alcuna valenza sessuale. Con riferimento alla compromissione della sfera sessuale, lamenta che l'imputato non avrebbe posto in essere comportamenti con valenza sessuale, essendosi limitato a far sedere F. in una stanza, e M. sul letto, avvicinandole sulla bocca un fazzoletto, e sollecitandola a far finta di svenire; le stessi minori non hanno percepito alcun tipo di pressione a sfondo libidinoso. 2.2. Violazione di legge e vizio di motivazione in relazione al tentativo di violenza sessuale: lamenta che mancherebbero i requisiti della idoneità ed univocità degli atti, in quanto l'imputato si sarebbe limitato ad introdurre due minori nella propria abitazione, senza alludere ad alcuna intenzione sessuale, e senza porre in essere neppure atti preparatori; la direzione teleologica degli atti non è stata accertata, e comunque il materiale erotico rinvenuto nell'abitazione riguardava donne adulte e consenzienti. In ogni caso, lamenta il mancato riconoscimento della desistenza, in quanto la mera telefonata ricevuta da una delle due minori non può essere considerata causa esterna tale da escludere la volontarietà della condotta di far andare via le minori. 2.3. Violazione di legge e vizio di motivazione in relazione al reato di sequestro di persona, in quanto non vi è stato alcun ostacolo alla libertà di movimento delle minori, che erano munite di telefono cellulare rimasto nella loro disponibilità, ed il tempo trascorso, di circa un minuto, non è stato apprezzabile, ma decisamente irrisorio. CONSIDERATO IN DIRITTO 1. Il ricorso è nel suo complesso infondato. 2. Secondo l'accertamento dei giudici di merito, le due sorelle D.P.M. e F. (di 11 e 9 anni all'epoca dei fatti), mentre stavano tornando a casa dopo aver giocato nel cortile, incontravano un uomo che, dopo averle rivolto dei complimenti, ed averle invitate a vedere un acquario che aveva acquistato (ricevendone un diniego), una volta in ascensore aveva premuto un piano diverso (il 7) da quello dove abitavano (il 6), le aveva costrette ad uscire dall'ascensore, spingendole con la forza, e le aveva fatte entrare nella propria abitazione, dicendo che le avrebbe fatte uscire solo se avessero giocato con lui a "Diabolik"; una volta in casa, aveva fatto sedere la più piccola, F., in una stanza, dicendole di non muoversi, ed aveva condotto M. sul letto, le aveva premuto un fazzoletto sul naso e sulla bocca, e le aveva intimato di far finta di svenire, nonostante le resistenze della minore, che riusciva a liberarsi ed a svincolarsi; in quel frangente era squillato il cellulare della bambina, che aveva detto che la madre le cercava, ed aveva convinto l'uomo, che le aveva accompagnate velocemente all'uscita raccomando di non dire niente, a farle uscire. All'esito della perquisizione, peraltro, venivano rinvenuti supporti e video all'interno del computer dell'odierno ricorrente a contenuto erotico, che ritraevano pratiche in cui l'uomo narcotizzava la vittima mettendole un fazzoletto sulla bocca per approfittarne sessualmente. 3. Tanto premesso quanto alla ricostruzione dei fatti, i primi due motivi, che meritano una valutazione congiunta, per la sovrapponibilità delle questioni, oltre ad essere inammissibili nella parte in cui sollecitano una non consentita rivalutazione del merito, mediante una lettura alternativa del compendio probatorio, sono infondati. 3.1. Invero, la finalità di soddisfacimento sessuale connotante gli atti posti in essere dall'imputato è stata tratta, con apprezzamento di fatto immune da censure di illogicità, e dunque insindacabile in sede di legittimità, dal rinvenimento dei video a contenuto erotico nel PC del M., che ritraevano proprio la stessa scena che l'uomo aveva imposto alla minore M., costituendo veri e propri tentativi di stupro, nonchè dalle dichiarazioni rese dall'imputato, che aveva ammesso di avere in passato intrattenuto simili pratiche con donne adulte e consenzienti. Da tali elementi, invero, è stata desunta l'inclinazione dell'imputato ad associare sesso e pratiche di violenza e sopraffazione sulla donna, che conferma la valenza strettamente erotica della condotta imposta alla minore. 3.2. La deduzione con cui si sostiene che non vi sarebbe stata alcuna compromissione della sfera sessuale della minore è manifestamente infondata, in quanto il delitto è stato contestato ed accertato nella forma del tentativo; chè se vi fosse stata compromissione della sfera sessuale, evidentemente, sarebbe stata integrata la fattispecie consumata del delitto di violenza sessuale. 3.3. Quanto alle doglianze concernenti la pretesa inidoneità degli atti ad integrare il tentativo, va rammentato, al riguardo, che è configurabile il tentativo del delitto di violenza sessuale quando, pur in mancanza del contatto fisico tra imputato e persona offesa, la condotta tenuta dal primo denoti il requisito soggettivo dell'intenzione di raggiungere l'appagamento dei propri istinti sessuali e quello oggettivo dell'idoneità a violare la libertà di autodeterminazione della vittima nella sfera sessuale (Sez. 3, n. 45698 del 26/10/2011, T., Rv. 251612); in tema di violenza sessuale, è configurabile il tentativo del reato, previsto dall'art. 609 bis c.p., in tutte le ipotesi in cui la condotta violenta o minacciosa non abbia determinato una immediata e concreta intrusione nella sfera sessuale della vittima, poichè l'agente non ha raggiunto le zone intime (genitali o erogene) della vittima ovvero non ha provocato un contatto di quest'ultima con le proprie parti intime (Sez. 3, n. 17414 del 18/02/2016, F, Rv. 266900); ancora, il tentativo è configurabile non solo nel caso in cui gli atti idonei diretti in modo non equivoco a porre in essere un abuso sessuale non si siano estrinsecati in un contatto corporeo, ma anche quando il contatto sia stato superficiale o fugace e non abbia attinto una zona erogena o considerata tale dal reo per la reazione della vittima o per altri fattori indipendenti dalla volontà dell'agente (Sez. 3, n. 4674 del 22/10/2014, dep. 2015, S, Rv. 262472). Nel caso in esame, pur non avendo la condotta violenta determinato una immediata e concreta intrusione nella sfera sessuale della vittima, non avendo l'agente raggiunto il contatto con le zone intime proprie e/o della minore, è indubbio che l'imputato abbia posto in essere una frazione dell'azione criminosa (gli "atti idonei") finalizzata a costringere la bambina a subire atti sessuali, come quelli ritratti nei video erotici rinvenuti al M., e rivendicati quali pratiche in passato intrattenute con donne adulte. 3.4. La doglianza con cui si sostiene la sussistenza di un'ipotesi di desistenza, oltre ad essere inammissibile, in quanto motivo nuovo, non dedotto con l'atto di appello, è manifestamente infondata, in quanto l'imputato risulta aver lasciato andare via le minori soltanto quando la madre le ha cercate telefonando sul cellulare di M.; sicchè la condotta non può ritenersi volontaria, bensì dipendente da una circostanza esterna che ha reso irrealizzabile o troppo rischioso il proseguimento dell'azione criminosa (Sez. 4, n. 12240 del 13/02/2018, Ferdico, Rv. 272535: "In tema di desistenza dal delitto, la mancata consumazione del delitto deve dipendere dalla volontarietà che non deve essere intesa come spontaneità, per cui la scelta di non proseguire nell'azione criminosa deve essere non necessitata, ma operata in una situazione di libertà interiore, indipendente da circostanze esterne che rendono irrealizzabile o troppo rischioso il proseguimento dell'azione criminosa"; Sez. 2, n. 7036 del 29/01/2014, Canadè, Rv. 258791: "In tema di desistenza dal delitto, la volontarietà non deve essere intesa come spontaneità, per cui la scelta di non proseguire nell'azione criminosa deve essere non necessitata, ma operata in una situazione di libertà interiore, indipendente da fattori esterni idonei a menomare la libera determinazione dell'agente"). 4. Il terzo motivo, concernente il sequestro di persone, è inammissibile, in quanto sollecita una non consentita rivalutazione del merito, mediante una lettura alternativa del compendio probatorio, alla cui stregua non vi sarebbe stato alcun ostacolo alla libertà di movimento delle minori, ed il tempo trascorso all'interno dell'abitazione sarebbe stato irrisorio. Al contrario, secondo la ricostruzione delle sentenze di merito, l'imputato ha costretto le bambine a seguirle dentro la propria abitazione con violenza, spingendole fuori dall'ascensore, dentro casa, ed afferrandole per i polsi e le braccia; ha fatto sedere la più piccola su una sedia, intimandole di non muoversi, ed ha portato la più grande nella stanza da letto, costringendola ad eseguire quanto da lui preteso, in tal modo privandole della libertà di movimento e di autodeterminazione per un tempo apprezzabile, necessario per farle entrare nella propria abitazione, trattenendole per il tentativo di violenza sessuale accertato (Sez. 5, n. 28509 del 13/04/2010, D.S., Rv. 247884: "Ai fini dell'integrazione del delitto di sequestro di persona (art. 605 c.p.) è sufficiente l'impossibilità della vittima di recuperare la propria libertà di movimento anche relativa, a nulla rilevando la durata dello stato di privazione della libertà, che può anche essere breve, a condizione che sia giuridicamente apprezzabile"). 5. Al rigetto del ricorso consegue la condanna al pagamento delle spese processuali. P.Q.M. Rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento. In caso di diffusione del presente provvedimento omettere le generalità e gli altri dati identificativi, a norma del D.Lgs. n. 196 del 2003, art. 52 in quanto imposto dalla legge. Così deciso in Roma, il 29 maggio 2019. Depositato in Cancelleria il 24 settembre 2019

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Continuazione: non sussiste obbligo di specifica motivazione per ogni singolo aumento
Omesso versamento IVA: sull'interesse ad impugnare per ottenere assoluzione con formula piena
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Omesso versamento IVA : configurabile il concorso con la bancarotta impropria mediante operazioni dolose
Omesso versamento IVA: il mancato incasso per inadempimento contrattuale di un cliente non esclude il dolo
Omesso versamento IVA: sulla responsabilità del liquidatore subentrato dopo la dichiarazione di imposta
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Omesso versamento IVA: la qualifica di legale rappresentante di società si acquisisce con l'atto di conferimento della nomina
Omesso versamento IVA: il mancato incasso per inadempimento contrattuale non esclude la sussistenza del dolo
Omesso versamento IVA: l'imposta dovuta è quella risultante dalla dichiarazione annuale del contribuente
Omesso versamento IVA: l'elevazione di un terzo dei termini di prescrizione non si applica ai reati ex artt. 10-ter e 11 del D.lgs. n. 74/2000
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: non rientra nella nozione di "altri documenti" la consulenza tecnica per ricerca di mercato
Fatture per operazioni inesistenti: sulla figura del cd. "autore mediato"
Fatture per operazioni inesistenti: sulla deroga al concorso di persone nel reato prevista dall' art. 9
Fatture per operazioni inesistenti: sussiste in caso di dichiarazione integrativa infedele presentata dopo l'accertamento fiscale
Fatture per operazione inesistenti: sulla configurabilità del reato associativo
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con il reato di cui all'art.8 d.lgs. 74/2000
Fatture per operazioni inesistenti: configurabile il concorso con il reato di dichiarazione infedele
Fatture per operazioni inesistenti: viola il divieto del bis in idem la contestazione di più reati in caso di molteplici fatture in un'unica dichiarazione
Dichiarazione fraudolenta: nel caso di reato commesso da singoli componenti del CdA ciascuno degli altri amministratori risponde per concorso
Dichiarazione fraudolenta: è un reato di natura istantanea
Dichiarazione fraudolenta: sull'intermediazione finanziaria e l'utilizzo di elementi passivi fittizi
Dichiarazione fraudolenta: configurabile il concorso con il reato di cui all'art. 10-quater D.lgs. 74/2000
Dichiarazione fraudolenta: sussiste in caso di fatture relative ad un negozio giuridico apparente
Dichiarazione fraudolenta: configurabile una pluralità di reati se la condotta riguardi sia la dichiarazione IVA che quella ai fini II.DD.
Dichiarazione fraudolenta: non opera la causa di esclusione della punibilità ex art. 131 bis c.p.
Fatture per operazioni inesistenti: si consuma nel momento di emissione della fattura
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova del dolo specifico
Fatture per operazioni soggettivamente inesistenti: rileva la sola identità individuale del soggetto
Fatture per operazioni inesistenti: si configura anche nell'ipotesi di fatture emesse a favore di ditte cartiere
Fatture per operazioni inesistenti: non è necessario che il fine di favorire l'evasione sia esclusivo
Fatture per operazioni inesistenti: sulla genericità della contestazione
Fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta: sulla competenza territoriale
Fatture per operazioni inesistenti: sulla competenza territoriale in caso di più fatture
Fatture per operazioni inesistenti: il reato è configurabile anche nel caso di fatturazione solo soggettivamente falsa
Fatture per operazioni inesistenti: sul c.d. superbonus 110% e lo sconto in fattura
Fatture per operazioni inesistenti: l'evasione di imposta non è elemento costitutivo del reato
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con la bancarotta fraudolenta impropria
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova della posizione di amministratore di fatto
Fatture per operazioni inesistenti: questioni intertemporali
Fatture emesse per operazioni inesistenti: sui rapporti con il reato di autoriciclaggio
Fatture per operazioni inesistenti: sull'attenuante conseguente al pagamento dei debiti tributari
Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti: i rapporti con il reato di truffa ai danni dello Stato
Fatture o altri documenti per operazioni inesistenti: sulla competenza per territorio
Fatture per operazioni inesistenti: ha natura di reato comune
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: possono concorrere soggetti diversi dall'utilizzatore
Trasferimento fraudolento di valori: non è sufficiente dar conto della fittizia attribuzione della titolarità o disponibilità di denaro, beni o altre utilità
Intercettazioni: utilizzabili anche per gli ulteriori fatti-reato legati dal vincolo della continuazione
Abuso d'ufficio: se il pubblico ufficiale agisce del tutto al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni non e' configurabile il reato
Concussione: non sussiste se la persona offesa ha eseguito un pagamento in quanto erroneamente convinta di esservi obbligata
Concussione: consiste in una condotta di prevaricazione abusiva idonea a costringere alla dazione o alla promessa
Tentata concussione: è indifferente il conseguimento in concreto del risultato di porre la vittima in stato di soggezione
Nullità: l'omessa valutazione di una memoria difensiva non determina alcuna nullità
Misure cautelari: valgono gli stessi principi che governano lo scrutinio di legittimità quanto al processo di cognizione
Induzione indebita: la condotta si configura come esortazione, persuasione, suggestione, inganno, impliciti messaggi, pressione morale
Concussione e induzione indebita: le differenze sta nel modo in cui si manifesta l'abuso della qualifica soggettiva
Metodo mafioso - condotte di estorsione ambientale
Tentativo di concussione: è necessario valutare la adeguatezza della condotta, valutando l'effetto di essa nel soggetto passivo
Concussione: vi è piena continuità normativa con il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p.
Sulla ammissibilità del concordato in appello
Atti sessuali con minorenne: non può essere disposta la sospensione dell'esecuzione della condanna
Violenza sessuale: può concorrere formalmente con il reato di concussione
Violenza sessuale: rileva ai fini del consenso l'assunzione di alcol da parte della persona offesa?
Violenza sessuale: la sussistenza del consenso all'atto va verificata in relazione al momento del compimento dell'atto
Violenza sessuale: in caso di errore sul consenso, l'onere della prova è a carico dell'imputato
Violenza sessuale: gli atti sessuali non convenzionati possono essere leciti?
Violenza sessuale: non ricorre l'attenuante della minore gravità del fatto nel caso in cui è perpetrata dal genitore ai danni del figlio
Violenza sessuale: non occorre che la violenza avvenga in modo brutale ed aggressivo
Violenza sessuale: sulla violazione della correlazione tra accusa e sentenza la condanna
Violenza sessuale: la coprofilia influisce sulla capacità di intendere e volere?
Violenza sessuale: sulla valutazione della prova indiziaria
Violenza sessuale: sussiste in caso di invio di foto intime su whatsapp dietro minaccia
Violenza sessuale: per la valutazione dell'attenuante della minore gravità è inconferente il fatto della commissione con abuso di relazione di ospitalità
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'abuso della condizione di inferiorità psico-fisica della vittima
Violenza sessuale: nella nozione di atti sessuali non rientrano gli atti di esibizionismo, di autoerotismo in presenza di terzi o di voyeurismo
Violenza sessuale: sull'aggravante la compromissione della libertà personale della vittima
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima può dipendere anche dalla minore età
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di sequestro di persona
Violenza sessuale: assorbe il reato di maltrattamenti se vi è coincidenza fra le condotte
Violenza sessuale: gli elementi per l'applicazione dell'attenuante della minore gravità del fatto si usano anche per la riduzione della pena
Violenza sessuale: anche le credenze esoteriche in grado di suggestionare la p.o. rientrano fra le condizioni di inferiorità psichica
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sull'abuso di autorità e posizione di preminenza
Violenza sessuale: sul divieto di concessione di misure alternative alla detenzione
Violenza sessuale: si configura aggravante speciale nel caso in cui la vittima sia stata provocata dall'autore del reato all'assunzione di sostanze alcoliche
Violenza sessuale: sull'applicazione del divieto di sospensione dell'esecuzione della pena
Violenza sessuale: sulla legittimità del diniego dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: sulla rilevanza della qualità di pubblico ufficiale ai fini di procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sullo stato di inferiorità della vittima in caso di alterazione causata da alcool
Violenza sessuale: sull'accertamento della capacità a testimoniare del minore vittima di abuso
Violenza sessuale: se il concorrente non è presente sul luogo del delitto può concorrere solo moralmente
Atti sessuali con minorenne: integra il tentativo l'offerta di denaro a quattordicenne per compiere atti sessuali
Violenza sessuale: sussiste in caso di induzione a giochi erotici e rapporti sessuali virtuali
Violenza sessuale: sul tentativo in caso di assenza di contatto fisico con la vittima
Violenza sessuale: il medico può lecitamente compiere atti incidenti sulla sfera della libertà sessuale
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: può essere commesso in danno del coniuge, in costanza di convivenza
Violenza sessuale: se posto in essere da un militare nei confronti di un commilitone, concorre con quello di ingiuria militare
Violenza sessuale: per il dolo, non è necessario che la condotta sia finalizzata a soddisfare il piacere sessuale dell'agente
Violenza sessuale: sulla circostanza aggravante dell'abuso della qualità di ministro di un culto (sacerdote)
Violenza sessuale: sulla induzione a subire atti sessuali su persona in stato di inferiorità psichica
Violenza sessuale: la reazione violenta della vittima non rileva per l'attenuante di minore gravità
Violenza sessuale: deve procedersi a giudizio di comparazione nel caso in cui l'attenuante ad effetto speciale della minore gravità concorre con aggravante
Violenza sessuale: l'aggravante della minore gravità non può essere esclusa per la sussistenza di aggravanti
Violenza sessuale aggravata: misure alternative solo se si è sottoposti ad osservazione scientifica della personalità
Violenza sessuale: sul consenso e gli atti sessuali non convenzionali
Violenza sessuale: il consenso deve perdurare nel corso dell'intero rapporto senza soluzione di continuità
Violenza sessuale: professore bacia sulla guancia un'alunna dopo aver provato a farlo sulla bocca, condannato
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio del reato
Stupefacenti: l'acquirente di modiche quantità deve essere sentito nel corso delle indagini preliminari come persona informata dei fatti
Travisamento della prova: richiede l'esistenza di una palese difformità dai risultati obiettivamente derivanti dall'assunzione della prova
Travisamento della prova: sussiste solo in caso di incontrovertibile e pacifica distorsione del significante
Ricorso per cassazione: alla Corte è preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione
Ricorso per cassazione: inammissibili doglianze che sollecitano una differente comparazione dei significati da attribuire alle prove
Stupefacenti: la lieve entità va valutata con riferimento a tutti gli elementi concernenti l'azione
Stupefacenti: la lieve entità va accertata tenendo conto anche della personalità dell'indagato, dei mezzi, delle modalità e delle circostanze dell'azione
Ricorso per cassazione: sul termine perentorio di cinque giorni previsto dalla L. n. 69 del 2005, art. 22, comma 2.
Violenza sessuale: configurabile il tentativo se l'agente non ne ha raggiunto le zone genitali
Violenza sessuale di gruppo: non assorbe il delitto di tortura
Violenza sessuale: sussiste in caso di atti di autoerotismo commessi alla presenza di una persona?
Violenza sessuale: sulla ammissibilità dell'appello del pubblico ministero avverso la sentenza di condanna
Violenza sessuale: sulla configurabilità della circostanza aggravante della connessione teleologica con il reato di lesioni personali.
Violenza sessuale: sull'attenuante di cui all'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di riduzione in servitù?
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima al momento del fatto prescinde da fenomeni di patologia mentale
Violenza sessuale: sulla violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza
Violenza sessuale: è inutilizzabile la testimonianza assunta in violazione della C.D.. "Carta di Noto"?
Violenza sessuale: sul riconoscimento dell'attenuante della minore gravità, nel caso di più fatti in continuazione ai danni della medesima persona
Violenza sessuale di gruppo: le differenze con il concorso di persone nel delitto di violenza sessuale
Violenza sessuale: in tema di misure cautelari personali, il giudice non è tenuto a motivare circa la ricorrenza di specifiche e inderogabili esigenze investigative
Violenza sessuale: la disciplina di cui all'art. 190-bis c.p.p. si applica anche alla prova assunta nel corso di incidente probatorio
Violenza sessuale: sul riconoscimento della circostanza attenuante speciale del fatto di minore gravità
Concussione: l'analisi del giudice non può esaurirsi nella descrizione della condotta costrittiva ma deve verificarne l'efficacia coartante
Induzione indebita: la persuasione deve avere un valore condizionante più tenue a quella tipica della concussione
Bancarotta fraudolenta: non può essere sottoposto a sequestro preventivo finalizzato alla confisca il denaro di certa provenienza lecita
Bancarotta fraudolenta: sui pagamenti tra società infragruppo
Bancarotta fraudolenta: sulla rilevanza della restituzione ai soci dei versamenti conferiti in conto di aumento futuro di capitale
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di conferimento di denaro da impresa individuale fallita a società di cui l'imprenditore ha parte di quote
Bancarotta fraudolenta: il momento consumativo coincide con la sentenza di fallimento
Bancarotta fraudolenta: sussiste piena continuità normativa fra la previsione dell'art. 216 l. fall. e l'art. 322 d.lg. 12 gennaio 2019, n. 14
Bancarotta fraudolenta: legittima l'applicazione di misure cautelari personali prima della sentenza dichiarativa di fallimento
Bancarotta fraudolenta preferenziale: sul compenso dell'amministratore di una società
Bancarotta fraudolenta: può concorrere con il reato di autoriciclaggio
Bancarotta riparata: non è necessaria la restituzione dei singoli beni sottratti
Bancarotta semplice: sussiste in caso di operazioni di pura sorte o manifestamente imprudenti
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione gratuita di un contratto di locazione finanziaria
Bancarotta fraudolenta: la provenienza illecita dei beni non esclude il reato
Bancarotta fraudolenta: la natura distrattiva di operazione infra-gruppo può essere esclusa in presenza di vantaggi compensativi
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione aziendale a prezzo incongruo
Bancarotta fraudolenta: sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale di società fallita
Bancarotta fraudolenta: la parziale omissione del dovere annotativo è punita a titolo di dolo generico
Bancarotta fraudolenta: sulla omessa tenuta della contabilità
Bancarotta fraudolenta: non si ha pluralità di reati se le condotte tipiche realizzate mediante più atti siano tra loro omogenee
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione di beni che rientrino nell’autonoma disponibilità della società fallita
Bancarotta fraudolenta: sui presupposti del concorso per omesso impedimento dell'evento
Bancarotta fraudolenta: il dolo generico può essere desunto dalla responsabilità dell'imputato per fatti di bancarotta patrimoniale
Bancarotta fraudolenta: il distacco del bene dal patrimonio può realizzarsi in qualsiasi forma
Bancarotta fraudolenta: sull'individuazione dell'oggetto materiale del reato
Bancarotta fraudolenta: in tema di concorso dell'extraneus nel reato
Bancarotta fraudolenta: i pagamenti in favore della controllante non integrano il reato
Bancarotta fraudolenta: sussiste anche in caso di esercizio di facoltà legittime
Bancarotta fraudolenta: sull’aggravante della cd. continuazione fallimentare
Bancarotta preferenziale: sul rilievo della compensazione volontaria
Bancarotta: l'assoluzione dalla bancarotta impropria in caso di falso in bilancio seguito da fallimento non interferisce sulla decisione per quella propria documentale

Violenza sessuale: sul tentativo in caso di assenza di contatto fisico con la vittima

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