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Cassazione Penale

Cassazione penale sez. I, 09/04/2019, n.39985

La massima

I condannati per il reato di violenza sessuale aggravata di cui all'art. 609-ter c.p., pur quando sia stata riconosciuta la circostanza attenuante di cui all'art. 609-bis, ultimo comma, c.p., per poter beneficiare di misure alternative alla detenzione devono essere sottoposti all'osservazione scientifica della personalità, condotta collegialmente, per almeno un anno.

La sentenza integrale

RITENUTO IN FATTO 1. Con ordinanza del 20/8/2018, la Corte di appello di Milano - in funzione di giudice dell'esecuzione - ha rigettato l'istanza avanzata nell'interesse di M.A., diretta alla sospensione dell'ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura generale in sede in relazione alla pena di anni 3 e mesi 6 di reclusione riportata dall'istante per il reato ex art. 609 bis c.p., comma 3, con sentenza della Corte di appello di Milano in data 14/7/2017, irrevocabile il 14/6/2018. Il giudice dell'esecuzione ha rilevato che il M. è stato condannato per il delitto di violenza sessuale aggravata ex art. 609 ter c.p., comma 1, n. 2, (aggravante di avere agito tramite l'uso di sostanze narcotiche) rientrante nell'elenco dei reati ostativi alla sospensione dell'esecuzione di cui all'art. 4 bis O.P., sicchè non può essere disposta la sospensione dell'ordine di carcerazione, ai sensi dell'art. 656 c.p.p., comma 9, lett. a), a nulla rilevando che sia stata concessa la circostanza attenuante di cui all'art. 609 bis c.p., u.c.. 2. Avverso detta ordinanza ha proposto ricorso per cassazione il difensore del condannato, avv. L., indicando a motivi di impugnazione la violazione di legge, con riferimento all'art. 609 bis c.p., comma 3, e art. 609 ter c.p., comma 1, n. 2, ed il correlato vizio di motivazione per contraddittorietà e illogicità quanto all'applicazione delle citate disposizioni sostanziali nonchè di quelle ex art. 656 c.p.p., comma 6 e comma 9, lett. a), e L. n. 354 del 1975, art. 4 bis, commi 1 ter, 1 quater e 1 quinquies. 2.1. Il ricorrente denuncia che il giudice dell'esecuzione si sia richiamato a una pronuncia di legittimità relativa a un caso peculiare di violenza sessuale ai danni di persona minorenne. Nel caso di specie, invece, una lettura sistematica e costituzionalmente orientata delle norme consente di approdare a una soluzione diversa. Il ricorrente rileva che l'art. 4 bis O.P., comma 1 quater ha previsto che non sia necessario l'anno di osservazione inframuraria, qualora sia riconosciuta la circostanza attenuante dell'art. 609 bis c.p., u.c.. Lo stesso trattamento non è riservato all'analoga attenuante ex art. 609 quater c.p., per l'evidente ragione che in questo caso il reato è commesso ai danni di persona minorenne. L'art. 4 bis Ord. Pen., comma 1 quinquies, - introdotto con L. n. 172 del 2012, di recepimento nell'ordinamento interno della Convenzione di Lanzarote richiama l'art. 13 bis O.P. (introdotto con la medesima legge del 2012) e consente per una serie di reati di natura sessuale commessi ai danni di minorenni di valorizzare la positiva partecipazione a programmi di riabilitazione specifica, anche se sostenuti prima dell'inizio dell'esecuzione. Per il ricorrente, si è quindi determinata una illogica disparità di trattamento tra i reati di violenza sessuale perpetrati in danno di soggetti minorenni e quelli in danno di maggiorenni, in quanto nel primo caso e a particolari condizioni si configura la possibilità di ottenere la sospensione dell'ordine di carcerazione, mentre ciò sarebbe sempre impossibile nel secondo caso. L'illogicità risiede nella circostanza che un reato più grave - perchè commesso ai danni di minori - gode di una disciplina penitenziaria più favorevole rispetto al reato commesso in danno di persona maggiorenne. In virtù della proposta lettura costituzionalmente orientata dell'insieme di norme in disamina, il ricorrente ritiene che, onde evitare ripercussioni in tema di disparità di trattamento e di funzione rieducativa della pena, la preclusione alla sospensione dell'esecuzione debba essere limitata alle fattispecie in danno di persone minorenni, mentre nel caso in esame il reato non sia ritenuto ostativo. 2.2.,In via subordinata, ove non sia riconosciuta corretta e percorribile la soluzione interpretativa sopra illustrata, il ricorrente chiede la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale per il rilevato contrasto della L. n. 354 del 1975, art. 4 bis, commi 1 quater e 1 quinquies, e art. 13 bis, con gli artt. 3,24 Cost. e art. 27 Cost., comma 2. CONSIDERATO IN DIRITTO 1. Il ricorso è manifestamente infondato. 1.1. Va preliminarmente chiarito che M.A. è stato condannato per il seguente titolo di reato, come risultante dall'ordine di esecuzione in atti: art. 81 c.p.; art. 609 bis c.p., comma 2, n. 1; art. 609 ter c.p., comma 1, n. 2; art. 609 septies c.p., comma 4, n. 3; art. 609 bis c.p., comma 3; art. 61 c.p., n. 9, conseguendo le circostanze attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravanti. 1.2. Ciò premesso, la pretesa del M. di essere esentato dal divieto di sospensione dell'ordine di carcerazione urta contro un dato normativo positivo, rappresentato dall'art. 4 bis Ord. Pen., commi 1 quater e 1 quinquies, che include il reato di cui all'art. 609 ter c.p. tra quelli relativamente ostativi, nel senso che ammettono la conseguibilità dei benefici penitenziari non ab origine - quindi previa sospensione dell'esecuzione - bensì soltanto sulla base dei risultati dell'osservazione scientifica della personalità condotta per almeno un anno in costanza di detenzione. Qualora si tratti di delitti in danno di persona minorenne, il comma successivo prevede che il giudice di sorveglianza valuti la positiva partecipazione al programma di riabilitazione specifica di cui all'art. 13 bis O.P.. Quest'ultima norma attribuisce alle persone condannate per reati di natura sessuale in danno di minorenni la facoltà di sottoporsi ad un trattamento psicologico con finalità di recupero e di sostegno, e tale partecipazione è per l'appunto valutata ai fini della concessione dei benefici penitenziari. Sotto un profilo formale, si rileva che sono ostative alla sospensione dell'esecuzione della pena detentiva irrogata per i delitti di violenza sessuale, ai sensi dell'art. 656 c.p.p., comma 9, tutte le fattispecie indicate dalla L. 26 luglio 1975, n. 354, art. 4 bis, mediante un rinvio formale, il quale recepisce tutte le modifiche incidenti nel tempo su quest'ultima disposizione (Sez. 4, n. 43117 del 18/09/2012, Riccio, Rv. 253698). 1.3.1 reati di natura sessuale sono accomunati dal comma 1 quater dalla necessità del passaggio dall'osservazione scientifica della personalità, svolta per un anno e condotta collegialmente, in sede inframuraria: detta modalità non ammette equipollenti, in quanto solo tale valutazione consente il superamento della presunzione di pericolosità prevista per determinate categorie di delitti (Sez. 1, n. 12138 del 07/11/2018 - dep. 2019, Rv. 274974). L'unica esenzione positivamente prevista dalla legge riguarda l'art. 609 bis c.p., u.c. relativo ai casi di violenza sessuale di minore gravità. Quanto ai reati sessuali in danno di persona minorenne, il comma 1 quinquies (introdotto con L. n. 172 del 2012, di ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, stipulata a Lanzarote il 25/10/2007) prevede la possibilità di volontaria sottoposizione al programma di riabilitazione specifica di cui all'art. 13 bis (trattamento psicologico con finalità di recupero e di sostegno), che - anche se effettuato prima dell'inizio della fase esecutiva - deve essere valutato ai fini dei benefici penitenziari, che restano pur sempre subordinati ai risultati positivi della osservazione scientifica della personalità del detenuto. 1.4. Deve comunque evidenziarsi - con efficacia assorbente della censura che lamenta irragionevole disparità di trattamento in sede esecutiva per i condannati per reati sessuali, a seconda che le persone offese siano o no minorenni - che tale procedura non deroga all'art. 656 c.p.p., comma 9, e quindi non implica la sospensione dell'esecuzione, dovendo essere l'eventuale preventivo trattamento psicologico specifico soltanto considerato dal giudice di sorveglianza tra gli elementi di accesso ai benefici, quale condizione per la concessione delle misure alternative (Sez. 1, n. 34754 del 19/05/2016, Sutteri, Rv. 267510). 2. Quanto al rilievo che nella specie si verte nel caso di minore gravità, deve confermarsi la valutazione di irrilevanza già effettuata dal giudice dell'esecuzione. Invero, questa Corte intende dare continuità al principio per cui i condannati per il reato di violenza sessuale aggravata ex art. 609 ter c.p., pur quando sia stata riconosciuta la circostanza attenuante di cui all'art. 609 bis c.p., u.c., per beneficiare di misure alternative alla detenzione devono essere sottoposti all'osservazione scientifica della personalità, condotta collegialmente, per almeno un anno (Sez. 1, n. 30497 del 03/06/2010, Treglia, Rv. 248579; n. 42309 del 11/11/2010, Yamnaine, Rv. 249025). Tale insegnamento discende da una lettura logico-sistematica dell'art. 4 bis Ord. Pen., comma 1 quater, che non è in alcun modo influenzata dalla successiva introduzione del comma 1 quinquies. Invero, l'esenzione secca dall'obbligo di preventiva osservazione annuale è riservata soltanto ai reati ex art. 609 bis c.p. con applicazione della circostanza attenuante di cui al comma 3, per i quali non sia stata riconosciuta l'aggravante dell'art. 609 ter c.p.. Invece, i delitti in tal modo aggravati devono essere necessariamente trattati in sede esecutiva con le modalità indicate dall'art. 4 bis Ord. Pen., commi 1 quater e 1 quinquies, non rilevando l'eventuale concessione di circostanze attenuanti (ivi compresa quella prevista dall'art. 609 bis c.p., u.c.), poichè esse si riflettono soltanto sul quantum della pena, lasciando immutata la particolare struttura del reato, maggiormente offensivo perchè commesso in una delle forme che l'ordinamento reputa portatrici di accentuato disvalore, elemento che richiede quelle particolari modalità di osservazione e trattamento del condannato previste nell'indicata disposizione. Peraltro, va osservato che la presunzione di pericolosità legata in modo oggettivo al titolo di reato per cui è intervenuta la condanna non può ritenersi incompatibile con i principi costituzionali, in quanto fa prevalere la regola della esecuzione di una condanna definitiva sull'eccezione della sospensione dell'esecuzione. 3. In conclusione, il ricorso risulta inammissibile, conseguendone ai sensi dell'art. 616 c.p.p. la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una equa somma alla Cassa delle Ammende, non risultando l'assenza di profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, a tenore della sentenza della Corte Costituzionale n. 186/2000. P.Q.M. Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro tremila a favore della Cassa delle Ammende. Così deciso in Roma, il 9 aprile 2019. Depositato in Cancelleria il 30 settembre 2019

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Omesso versamento IVA: sull'interesse ad impugnare per ottenere assoluzione con formula piena
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Omesso versamento IVA: il mancato incasso di crediti non esclude la sussistenza del dolo
Omesso versamento IVA: la qualifica di legale rappresentante di società si acquisisce con l'atto di conferimento della nomina
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Omesso versamento IVA: l'elevazione di un terzo dei termini di prescrizione non si applica ai reati ex artt. 10-ter e 11 del D.lgs. n. 74/2000
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: non rientra nella nozione di "altri documenti" la consulenza tecnica per ricerca di mercato
Fatture per operazioni inesistenti: sulla figura del cd. "autore mediato"
Fatture per operazioni inesistenti: sulla deroga al concorso di persone nel reato prevista dall' art. 9
Fatture per operazioni inesistenti: sussiste in caso di dichiarazione integrativa infedele presentata dopo l'accertamento fiscale
Fatture per operazione inesistenti: sulla configurabilità del reato associativo
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con il reato di cui all'art.8 d.lgs. 74/2000
Fatture per operazioni inesistenti: configurabile il concorso con il reato di dichiarazione infedele
Fatture per operazioni inesistenti: viola il divieto del bis in idem la contestazione di più reati in caso di molteplici fatture in un'unica dichiarazione
Dichiarazione fraudolenta: nel caso di reato commesso da singoli componenti del CdA ciascuno degli altri amministratori risponde per concorso
Dichiarazione fraudolenta: è un reato di natura istantanea
Dichiarazione fraudolenta: sull'intermediazione finanziaria e l'utilizzo di elementi passivi fittizi
Dichiarazione fraudolenta: configurabile il concorso con il reato di cui all'art. 10-quater D.lgs. 74/2000
Dichiarazione fraudolenta: sussiste in caso di fatture relative ad un negozio giuridico apparente
Dichiarazione fraudolenta: configurabile una pluralità di reati se la condotta riguardi sia la dichiarazione IVA che quella ai fini II.DD.
Dichiarazione fraudolenta: non opera la causa di esclusione della punibilità ex art. 131 bis c.p.
Fatture per operazioni inesistenti: si consuma nel momento di emissione della fattura
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova del dolo specifico
Fatture per operazioni soggettivamente inesistenti: rileva la sola identità individuale del soggetto
Fatture per operazioni inesistenti: si configura anche nell'ipotesi di fatture emesse a favore di ditte cartiere
Fatture per operazioni inesistenti: non è necessario che il fine di favorire l'evasione sia esclusivo
Fatture per operazioni inesistenti: sulla genericità della contestazione
Fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta: sulla competenza territoriale
Fatture per operazioni inesistenti: sulla competenza territoriale in caso di più fatture
Fatture per operazioni inesistenti: il reato è configurabile anche nel caso di fatturazione solo soggettivamente falsa
Fatture per operazioni inesistenti: sul c.d. superbonus 110% e lo sconto in fattura
Fatture per operazioni inesistenti: l'evasione di imposta non è elemento costitutivo del reato
Fatture per operazioni inesistenti: sui rapporti con la bancarotta fraudolenta impropria
Fatture per operazioni inesistenti: sulla prova della posizione di amministratore di fatto
Fatture per operazioni inesistenti: questioni intertemporali
Fatture emesse per operazioni inesistenti: sui rapporti con il reato di autoriciclaggio
Fatture per operazioni inesistenti: sull'attenuante conseguente al pagamento dei debiti tributari
Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti: i rapporti con il reato di truffa ai danni dello Stato
Fatture o altri documenti per operazioni inesistenti: sulla competenza per territorio
Fatture per operazioni inesistenti: ha natura di reato comune
Fatture per operazioni inesistenti: se relative al medesimo periodo di imposta si configura un unico reato
Fatture per operazioni inesistenti: possono concorrere soggetti diversi dall'utilizzatore
Trasferimento fraudolento di valori: non è sufficiente dar conto della fittizia attribuzione della titolarità o disponibilità di denaro, beni o altre utilità
Intercettazioni: utilizzabili anche per gli ulteriori fatti-reato legati dal vincolo della continuazione
Abuso d'ufficio: se il pubblico ufficiale agisce del tutto al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni non e' configurabile il reato
Concussione: non sussiste se la persona offesa ha eseguito un pagamento in quanto erroneamente convinta di esservi obbligata
Concussione: consiste in una condotta di prevaricazione abusiva idonea a costringere alla dazione o alla promessa
Tentata concussione: è indifferente il conseguimento in concreto del risultato di porre la vittima in stato di soggezione
Nullità: l'omessa valutazione di una memoria difensiva non determina alcuna nullità
Misure cautelari: valgono gli stessi principi che governano lo scrutinio di legittimità quanto al processo di cognizione
Induzione indebita: la condotta si configura come esortazione, persuasione, suggestione, inganno, impliciti messaggi, pressione morale
Concussione e induzione indebita: le differenze sta nel modo in cui si manifesta l'abuso della qualifica soggettiva
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Tentativo di concussione: è necessario valutare la adeguatezza della condotta, valutando l'effetto di essa nel soggetto passivo
Concussione: vi è piena continuità normativa con il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p.
Sulla ammissibilità del concordato in appello
Atti sessuali con minorenne: non può essere disposta la sospensione dell'esecuzione della condanna
Violenza sessuale: può concorrere formalmente con il reato di concussione
Violenza sessuale: rileva ai fini del consenso l'assunzione di alcol da parte della persona offesa?
Violenza sessuale: la sussistenza del consenso all'atto va verificata in relazione al momento del compimento dell'atto
Violenza sessuale: in caso di errore sul consenso, l'onere della prova è a carico dell'imputato
Violenza sessuale: gli atti sessuali non convenzionati possono essere leciti?
Violenza sessuale: non ricorre l'attenuante della minore gravità del fatto nel caso in cui è perpetrata dal genitore ai danni del figlio
Violenza sessuale: non occorre che la violenza avvenga in modo brutale ed aggressivo
Violenza sessuale: sulla violazione della correlazione tra accusa e sentenza la condanna
Violenza sessuale: la coprofilia influisce sulla capacità di intendere e volere?
Violenza sessuale: sulla valutazione della prova indiziaria
Violenza sessuale: sussiste in caso di invio di foto intime su whatsapp dietro minaccia
Violenza sessuale: per la valutazione dell'attenuante della minore gravità è inconferente il fatto della commissione con abuso di relazione di ospitalità
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'abuso della condizione di inferiorità psico-fisica della vittima
Violenza sessuale: nella nozione di atti sessuali non rientrano gli atti di esibizionismo, di autoerotismo in presenza di terzi o di voyeurismo
Violenza sessuale: sull'aggravante la compromissione della libertà personale della vittima
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima può dipendere anche dalla minore età
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di sequestro di persona
Violenza sessuale: assorbe il reato di maltrattamenti se vi è coincidenza fra le condotte
Violenza sessuale: gli elementi per l'applicazione dell'attenuante della minore gravità del fatto si usano anche per la riduzione della pena
Violenza sessuale: anche le credenze esoteriche in grado di suggestionare la p.o. rientrano fra le condizioni di inferiorità psichica
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sull'abuso di autorità e posizione di preminenza
Violenza sessuale: sul divieto di concessione di misure alternative alla detenzione
Violenza sessuale: si configura aggravante speciale nel caso in cui la vittima sia stata provocata dall'autore del reato all'assunzione di sostanze alcoliche
Violenza sessuale: sull'applicazione del divieto di sospensione dell'esecuzione della pena
Violenza sessuale: sulla legittimità del diniego dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: sulla rilevanza della qualità di pubblico ufficiale ai fini di procedibilità d'ufficio
Violenza sessuale: sullo stato di inferiorità della vittima in caso di alterazione causata da alcool
Violenza sessuale: sull'accertamento della capacità a testimoniare del minore vittima di abuso
Violenza sessuale: se il concorrente non è presente sul luogo del delitto può concorrere solo moralmente
Atti sessuali con minorenne: integra il tentativo l'offerta di denaro a quattordicenne per compiere atti sessuali
Violenza sessuale: sussiste in caso di induzione a giochi erotici e rapporti sessuali virtuali
Violenza sessuale: sul tentativo in caso di assenza di contatto fisico con la vittima
Violenza sessuale: il medico può lecitamente compiere atti incidenti sulla sfera della libertà sessuale
Violenza sessuale: sulla configurabilità dell'attenuante del fatto di minore gravità
Violenza sessuale: può essere commesso in danno del coniuge, in costanza di convivenza
Violenza sessuale: se posto in essere da un militare nei confronti di un commilitone, concorre con quello di ingiuria militare
Violenza sessuale: per il dolo, non è necessario che la condotta sia finalizzata a soddisfare il piacere sessuale dell'agente
Violenza sessuale: sulla circostanza aggravante dell'abuso della qualità di ministro di un culto (sacerdote)
Violenza sessuale: sulla induzione a subire atti sessuali su persona in stato di inferiorità psichica
Violenza sessuale: la reazione violenta della vittima non rileva per l'attenuante di minore gravità
Violenza sessuale: deve procedersi a giudizio di comparazione nel caso in cui l'attenuante ad effetto speciale della minore gravità concorre con aggravante
Violenza sessuale: l'aggravante della minore gravità non può essere esclusa per la sussistenza di aggravanti
Violenza sessuale aggravata: misure alternative solo se si è sottoposti ad osservazione scientifica della personalità
Violenza sessuale: sul consenso e gli atti sessuali non convenzionali
Violenza sessuale: il consenso deve perdurare nel corso dell'intero rapporto senza soluzione di continuità
Violenza sessuale: professore bacia sulla guancia un'alunna dopo aver provato a farlo sulla bocca, condannato
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla diminuente prevista dall'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: sulla procedibilità d'ufficio del reato
Stupefacenti: l'acquirente di modiche quantità deve essere sentito nel corso delle indagini preliminari come persona informata dei fatti
Travisamento della prova: richiede l'esistenza di una palese difformità dai risultati obiettivamente derivanti dall'assunzione della prova
Travisamento della prova: sussiste solo in caso di incontrovertibile e pacifica distorsione del significante
Ricorso per cassazione: alla Corte è preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione
Ricorso per cassazione: inammissibili doglianze che sollecitano una differente comparazione dei significati da attribuire alle prove
Stupefacenti: la lieve entità va valutata con riferimento a tutti gli elementi concernenti l'azione
Stupefacenti: la lieve entità va accertata tenendo conto anche della personalità dell'indagato, dei mezzi, delle modalità e delle circostanze dell'azione
Ricorso per cassazione: sul termine perentorio di cinque giorni previsto dalla L. n. 69 del 2005, art. 22, comma 2.
Violenza sessuale: configurabile il tentativo se l'agente non ne ha raggiunto le zone genitali
Violenza sessuale di gruppo: non assorbe il delitto di tortura
Violenza sessuale: sussiste in caso di atti di autoerotismo commessi alla presenza di una persona?
Violenza sessuale: sulla ammissibilità dell'appello del pubblico ministero avverso la sentenza di condanna
Violenza sessuale: sulla configurabilità della circostanza aggravante della connessione teleologica con il reato di lesioni personali.
Violenza sessuale: sull'attenuante di cui all'art. 609-bis, comma 3, c.p.
Violenza sessuale: può concorrere con il delitto di riduzione in servitù?
Violenza sessuale: la condizione di inferiorità psichica della vittima al momento del fatto prescinde da fenomeni di patologia mentale
Violenza sessuale: sulla violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza
Violenza sessuale: è inutilizzabile la testimonianza assunta in violazione della C.D.. "Carta di Noto"?
Violenza sessuale: sul riconoscimento dell'attenuante della minore gravità, nel caso di più fatti in continuazione ai danni della medesima persona
Violenza sessuale di gruppo: le differenze con il concorso di persone nel delitto di violenza sessuale
Violenza sessuale: in tema di misure cautelari personali, il giudice non è tenuto a motivare circa la ricorrenza di specifiche e inderogabili esigenze investigative
Violenza sessuale: la disciplina di cui all'art. 190-bis c.p.p. si applica anche alla prova assunta nel corso di incidente probatorio
Violenza sessuale: sul riconoscimento della circostanza attenuante speciale del fatto di minore gravità
Concussione: l'analisi del giudice non può esaurirsi nella descrizione della condotta costrittiva ma deve verificarne l'efficacia coartante
Induzione indebita: la persuasione deve avere un valore condizionante più tenue a quella tipica della concussione
Bancarotta fraudolenta: non può essere sottoposto a sequestro preventivo finalizzato alla confisca il denaro di certa provenienza lecita
Bancarotta fraudolenta: sui pagamenti tra società infragruppo
Bancarotta fraudolenta: sulla rilevanza della restituzione ai soci dei versamenti conferiti in conto di aumento futuro di capitale
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di conferimento di denaro da impresa individuale fallita a società di cui l'imprenditore ha parte di quote
Bancarotta fraudolenta: il momento consumativo coincide con la sentenza di fallimento
Bancarotta fraudolenta: sussiste piena continuità normativa fra la previsione dell'art. 216 l. fall. e l'art. 322 d.lg. 12 gennaio 2019, n. 14
Bancarotta fraudolenta: legittima l'applicazione di misure cautelari personali prima della sentenza dichiarativa di fallimento
Bancarotta fraudolenta preferenziale: sul compenso dell'amministratore di una società
Bancarotta fraudolenta: può concorrere con il reato di autoriciclaggio
Bancarotta riparata: non è necessaria la restituzione dei singoli beni sottratti
Bancarotta semplice: sussiste in caso di operazioni di pura sorte o manifestamente imprudenti
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione gratuita di un contratto di locazione finanziaria
Bancarotta fraudolenta: la provenienza illecita dei beni non esclude il reato
Bancarotta fraudolenta: la natura distrattiva di operazione infra-gruppo può essere esclusa in presenza di vantaggi compensativi
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione aziendale a prezzo incongruo
Bancarotta fraudolenta: sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale di società fallita
Bancarotta fraudolenta: la parziale omissione del dovere annotativo è punita a titolo di dolo generico
Bancarotta fraudolenta: sulla omessa tenuta della contabilità
Bancarotta fraudolenta: non si ha pluralità di reati se le condotte tipiche realizzate mediante più atti siano tra loro omogenee
Bancarotta fraudolenta: sussiste in caso di cessione di beni che rientrino nell’autonoma disponibilità della società fallita
Bancarotta fraudolenta: sui presupposti del concorso per omesso impedimento dell'evento
Bancarotta fraudolenta: il dolo generico può essere desunto dalla responsabilità dell'imputato per fatti di bancarotta patrimoniale
Bancarotta fraudolenta: il distacco del bene dal patrimonio può realizzarsi in qualsiasi forma
Bancarotta fraudolenta: sull'individuazione dell'oggetto materiale del reato
Bancarotta fraudolenta: in tema di concorso dell'extraneus nel reato
Bancarotta fraudolenta: i pagamenti in favore della controllante non integrano il reato
Bancarotta fraudolenta: sussiste anche in caso di esercizio di facoltà legittime
Bancarotta fraudolenta: sull’aggravante della cd. continuazione fallimentare
Bancarotta preferenziale: sul rilievo della compensazione volontaria
Bancarotta: l'assoluzione dalla bancarotta impropria in caso di falso in bilancio seguito da fallimento non interferisce sulla decisione per quella propria documentale

Violenza sessuale aggravata: misure alternative solo se si è sottoposti ad osservazione scientifica della personalità

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