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Innocenti in carcere per errore: Cambiamo le regole dell'identificazione personale.

Quanti innocenti ancora devono finire in carcere prima che ci diamo una mossa?

Grazie a Innocence Project, sono state scarcerate, a seguito di revisione del processo, 375 persone con la prova del DNA.

Il 70% di casi si fondavano su identificazioni personali errate da parte di testimoni oculari.

Per intenderci, il cd. “confronto all’americana”, dove il sospettato viene messo in fila con altri soggetti dietro un falso specchio e sottoposto al riconoscimento del testimone.

La ricerca dimostra che i testimoni oculari sono facilmente (in molti casi anche involontariamente) influenzabili dalla polizia che procede all’atto investigativo.

La composizione della fila, la scelta delle immagini, le informazioni a disposizione dell’operante (solo per fare alcuni esempi) sono in grado di suggestionare il testimone spingendolo a riconoscere, nel corso del confronto, un innocente.

Circa 300 persone sono finite in carcere così, per un banalissimo errore che poteva essere evitato con alcuni accorgimenti normativi, nemmeno troppo complicati.

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