L'acquisto di beni lussuosi può integrare bancarotta fraudolenta per dissipazione, anche se rientrante formalmente nell'oggetto sociale (Cass. Pen. n. 13299/2025)
- Avvocato Del Giudice
- 14 apr
- Tempo di lettura: 2 min

Con la sentenza n. 13299 del 2025, la Corte di Cassazione, Sezione Quinta Penale, ha chiarito i criteri interpretativi per distinguere tra bancarotta fraudolenta per distrazione, dissipazione e dissimulazione, sottolineando che l’acquisto di beni apparentemente coerenti con l’oggetto sociale può integrare il delitto di bancarotta fraudolenta per dissipazione, se privo di giustificazione economica, incongruo e scollegato dalle effettive esigenze dell’impresa.
Fatto
L’amministratore unico della G. Srl, dichiarata fallita nel gennaio 2017, era stato condannato per bancarotta fraudolenta patrimoniale per due operazioni:
cessione simulata di beni aziendali alla società B. Srl, riconducibile allo stesso amministratore;
acquisto di due imbarcazioni di lusso, con un investimento complessivo di oltre due milioni di euro, ritenuto incongruo e non strumentale all’attività sociale.
Decisione
La Suprema Corte ha rigettato i motivi di ricorso relativi alla responsabilità penale e ha annullato la sentenza impugnata limitatamente al trattamento sanzionatorio, per carenza motivazionale nel diniego delle attenuanti generiche. In particolare, ha affermato:
In tema di bancarotta per dissipazione, è irrilevante che l’attività economica sia astrattamente prevista dallo statuto societario se non è stata concretamente avviata o esercitata.
La dissipazione consiste nell’impiego distorto dei beni sociali per scopi voluttuari o incongrui rispetto alle esigenze reali dell’impresa, anche se formalmente coerenti con l’oggetto sociale.
Il dolo richiesto è generico: è sufficiente la consapevolezza della pericolosità dell’operazione per il ceto creditorio.
È corretta la qualificazione in termini di bancarotta fraudolenta per dissimulazione nel caso di cessione simulata dei beni aziendali a soggetto collegato, con pagamento dilazionato e mancato trasferimento materiale dei beni.
Principio di diritto
In tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale, la condotta di "dissipazione" consiste nell'impiego dei beni sociali in maniera distorta e fortemente eccentrica rispetto alla loro funzione di garanzia patrimoniale, per effetto di consapevoli scelte radicalmente incongrue non rispetto all'oggetto sociale astrattamente inteso, bensì rispetto alle effettive esigenze dell'impresa, tenuto conto della concreta attività svolta, delle dimensioni e della condizione economica dell'azienda.