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Codice di procedura penale

Art. 546 c.p.p. - Requisiti della sentenza

1. La sentenza contiene:


a) l'intestazione «in nome del popolo italiano» e l'indicazione dell'autorità che l'ha pronunciata;


b) le generalità dell'imputato o le altre indicazioni personali che valgono a identificarlo nonché le generalità delle altre parti private;


c) l'imputazione;


d) l'indicazione delle conclusioni delle parti;


e) la concisa esposizione dei motivi di fatto e di diritto su cui la decisione è fondata, con l’indicazione dei risultati acquisiti e dei criteri di valutazione della prova adottati e con l’enunciazione delle ragioni per le quali il giudice ritiene non attendibili le prove contrarie [c.p.p. 125, comma 3], con riguardo:


1) all’accertamento dei fatti e delle circostanze che si riferiscono all’imputazione e alla loro qualificazione giuridica;


2) alla punibilità e alla determinazione della pena, secondo le modalità stabilite dal comma 2 dell’articolo 533, e della misura di sicurezza;


3) alla responsabilità civile derivante dal reato;


4) all’accertamento dei fatti dai quali dipende l’applicazione di norme processuali (1);


f) il dispositivo, con l'indicazione degli articoli di legge applicati;


g) la data e la sottoscrizione del giudice.


2. La sentenza emessa dal giudice collegiale è sottoscritta dal presidente e dal giudice estensore. Se, per morte o altro impedimento, il presidente non può sottoscrivere, alla sottoscrizione provvede, previa menzione dell'impedimento, il componente più anziano del collegio; se non può sottoscrivere l'estensore, alla sottoscrizione, previa menzione dell'impedimento, provvede il solo presidente.


3. Oltre che nel caso previsto dall'articolo 125 comma 3, la sentenza è nulla se manca o è incompleto nei suoi elementi essenziali il dispositivo ovvero se manca la sottoscrizione del giudice.

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