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Il reato di riciclaggio ex art. 648 bis del codice penale.


 

Indice:

1) L'articolo 648 bis del codice penale.

2) Quando si configura il reato di riciclaggio?

3. Qual è l'elemento psicologico del reato?

4. Competenza e consumazione.

5. Il tentativo nel reato di riciclaggio.

6. La prescrizione del reato di riciclaggio.

7. La confisca nel reato di riciclaggio.

8. I rapporti con gli altri reati



1. L'articolo 648 bis del codice penale

Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto , ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l'identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da 5.000 a euro 25.000.

La pena è della reclusione da due a sei anni e della multa da euro 2.500 a euro 12.500 quando il fatto riguarda denaro o cose provenienti da contravvenzione punita con l'arresto superiore nel massimo a un anno o nel minimo a sei mesi.

La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell'esercizio di un'attività professionale.

La pena è diminuita se il denaro, i beni o le altre utilità provengono da delitto per il quale è stabilita la pena della reclusione inferiore nel massimo a cinque anni.

Si applica l'ultimo comma dell'articolo 648.

Vediamo nel dettaglio, gli elementi che caratterizzano il reato in esame, analizzando le principali massime della giurisprudenza di legittimità e di merito.


2. Quando si configura il reato di riciclaggio?

Cassazione penale , sez. II , 11/02/2022 , n. 9533

Integra il reato di riciclaggio la condotta di chi, impossessatosi di un cane di provenienza furtiva, sostituisce il microchip che lo contraddistingue, essendo tale operazione idonea ad ostacolare l'accertamento dell'origine delittuosa dell'animale.


Cassazione penale , sez. II , 15/12/2021 , n. 6584

Ai fini della configurabilità del fumus dei reati contro il patrimonio presupponenti la consumazione di un altro reato (artt. 648, 648-bis , 648-ter , 648-ter.1 cod. pen. ), è necessario che il reato presupposto, quale essenziale elemento costitutivo delle relative fattispecie, sia individuato quantomeno nella sua tipologia, pur non essendone necessaria la ricostruzione in tutti gli estremi storico-fattuali. (In applicazione del principio, la Corte ha annullato con rinvio l'ordinanza del tribunale del riesame confermativa - in relazione alla contestazione alternativa di ricettazione o di riciclaggio - del sequestro preventivo di euro 30.000, rinvenuti all'interno dell'autovettura condotta dall'indagato, che aveva dichiarato trattarsi dei suoi risparmi, rilevando l'inidoneità, quanto all'individuazione del reato presupposto, del riferimento compiuto dall'ordinanza a pregresse cariche dell'indagato in società fallite o cessate per le quali non erano state presentate dichiarazioni fiscali ed alla percezione da parte sua del reddito di cittadinanza).


Cassazione penale , sez. II , 23/11/2021 , n. 46773

Ai fini della configurabilità del reato di riciclaggio, occorre che il delitto presupposto sia individuato nella sua tipologia, pur non essendone necessaria la ricostruzione in tutti gli estremi storici e fattuali. (In applicazione del principio, la Corte ha annullato con rinvio l'impugnata ordinanza di conferma del sequestro preventivo di una consistente somma di denaro, rinvenuta in una scatola all'interno dell'autovettura condotta dall'indagato, di cui questi non aveva saputo giustificare la provenienza, rilevando l'assenza di elementi sufficienti per individuare il delitto presupposto).


Cassazione penale , sez. II , 15/10/2021 , n. 290

Integra il reato di riciclaggio la condotta di chi, sfruttando i meccanismi di operatività, di per sé leciti, di un'impresa asservita, anche solo in parte, all'attività illecita, reintroduce nel circuito legale merci di provenienza delittuosa (nella specie, cavi di rame rubati sottoposti a sguainamento e granulazione) attraverso una diversa conformazione materiale e una rinnovata spendibilità documentale delle stesse, essendo tali operazioni funzionali alla loro ripulitura. (In motivazione, la Corte ha evidenziato che escludere la rilevanza, ai fini della configurabilità del delitto di riciclaggio, di attività imprenditoriali sol perché tipiche significherebbe permettere - in contrasto con l' art. 25-octies d.lg. 8 giugno 2001, n. 231 - margini di fallacia nel sistema di protezione del bene giuridico dell'ordine economico).

Cassazione penale , sez. II , 10/06/2021 , n. 26796

Il reato di reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza delittuosa, previsto dall'art. 648-ter cod. pen., è un delitto a forma libera realizzabile attraverso condotte caratterizzate da un tipico effetto dissimulatorio e finalizzate ad ostacolare l'accertamento o l'astratta individuabilità dell'origine delittuosa del denaro, dei beni o delle altre utilità che si intendono occultare.

Cassazione penale , sez. II , 14/04/2021 , n. 23800

In tema di riciclaggio di carte di credito rubate o clonate, l'indebita utilizzazione delle carte stesse non costituisce reato presupposto del riciclaggio, ma reato strumentale alla commissione del riciclaggio medesimo. (Nel caso di specie, la Corte ha puntualizzato che il reato presupposto del riciclaggio era da individuare nel furto delle carte di credito, delitto al quale i ricorrenti erano risultati estranei).

Cassazione penale , sez. II , 12/11/2020 , n. 35031

In tema di confisca per equivalente, il profitto del reato di riciclaggio può essere individuato dal giudice an