Reati contro la persona
Nel linguaggio giornalistico (ed ahimè, anche nei dibattiti politici) le espressioni calunnia e diffamazione vengono utilizzate come sinonimi per indicare condotte (frasi, articoli, post, commenti) lesive della onorabilità delle persone.
Nel nostro codice penale, al contrario, calunnia e diffamazione rappresentano due concetti diametralmente opposti, per essere ancora più chiari: la calunnia non c'entra assolutamente niente con la diffamazione.
Per comprendere la differenza tra i due reati, dobbiamo muovere da una semplice e fondamentale premessa: ogni reato previsto nel codice penale ha una precisa finalità, ovvero quella di tutelare un "bene giuridico" (che sono la vita, il patrimonio, la pubblica amministrazione, l'amministrazione della giustizia, ecc...).
Reati come l'omicidio, le lesioni personali e la diffamazione hanno la finalità di proteggere la persona, sia da aggressioni fisiche che psicologiche.
Reati come la calunnia, la simulazione di reato, le false dichiarazioni rese davanti al pubblico ministero hanno la finalità di proteggere la macchina della giustizia da utilizzi distorti e deviati dei singoli.
Svolta da questa premessa, veniamo al punto.
Il reato di diffamazione è stato introdotto nel nostro codice penale per tutelare la reputazione, la rispettabilità pubblica della persona ed infatti punisce tutti quei comportamenti (dal video su tiktok alla semplice conversazione al bar tra due persone) con i quali viene offeso il decoro e la onorabilità di un individuo.
Il reato di calunnia è stato invece introdotto nel codice penale per una finalità completamente diversa, ovvero quella di garantire il corretto funzionamento della giustizia ed evitare che "false accuse" vengano formulate nei confronti di persone innocenti. Ed infatti, il reato di calunnia punisce chi accusi ingiustamente una persona di un reato per un reato che non ha mai commesso.
Semplificando: la diffamazione è un'offesa, la calunnia è una falsa accusa presentata all'autorità giudiziaria (carabinieri, polizia, procura della Repubblica).
Come è evidente, il reato di calunnia è molto più grave di quello di diffamazione e ciò in quanto le conseguenze che ne derivano, sia nei confronti della persona ingiustamente accusata che dello Stato, sono molto più pesanti.
Pensiamo ad una ragazza che dopo avere scoperto il tradimento del fidanzato, decida di architettare una falsa accusa di violenza sessuale nei suoi confronti e si rechi in un commissariato di polizia per sporgere denuncia.
Il comportamento della ragazza di questo esempio non si limita semplicemente ad un semplice offesa alla reputazione del fidanzato ma produce effetti molto più gravi ed in alcuni casi irreparabili.
Innanzitutto, verrà messa inutilmente in moto la macchina della giustizia (che come è noto è già abbastanza lenta e farraginosa), sprecando risorse (uomini e mezzi) che potrebbero essere destinate per perseguire "veri" reati.
In secondo luogo, verrà messa in serio pericolo la libertà della persona falsamente accusata che potrebbe subire un'ordinanza di custodia cautelare o peggio ancora una condanna (e quindi, per intenderci, finire in carcere o agli arresti domiciliari), senza aver mai commesso alcun reato.
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