Indice:
1.1 Introduzione
2. Quando si configura il reato di calunnia?
6. Consumazione
7. I rapporti con gli altri reati
1. Che cos'è e come è punito?
Il reato di calunnia è un delitto previsto dall'art. 368 del codice penale e punisce chi, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'Autorità giudiziaria o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne o alla Corte penale internazionale, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito con la reclusione da due a sei anni.
La pena è aumentata se s'incolpa taluno di un reato pel quale la legge stabilisce la pena della reclusione superiore nel massimo a dieci anni, o un'altra pena più grave.
La reclusione è da quattro a dodici anni, se dal fatto deriva una condanna alla reclusione superiore a cinque anni; è da sei a venti anni, se dal fatto deriva una condanna all'ergastolo; e si applica la pena dell'ergastolo, se dal fatto deriva una condanna alla pena di morte.
Vediamo nel dettaglio, gli elementi che caratterizzano il reato in esame, analizzando le principali massime della giurisprudenza di legittimità e di merito.
Introduzione
Il reato di calunnia punisce la persona che denunci alla autorità giudiziaria, ingiustamente un soggetto innocente.
Il reato è particolarmente grave in quanto la calunnia, oltre a danneggiare la persona denunciata ingiustamente, arreca danno al corretto funzionamento della giustizia.
Ed invero, con la falsa accusa si instaura un procedimento penale a carico di un innocente che va inutilmente ad intasare la già farraginosa macchina giudiziaria, sottraendo tempo e risorse alle forze dell'ordine ed ai magistrati.
Nello specifico, il reato di calunnia punisce la persona che attraverso una richiesta di istanza, una querela o una denuncia (quindi ricorrendo all'autorità giudiziaria con uno specifico atto) accusi qualcun altro di avere commesso un reato, sapendolo innocente.
Ai fini della punibilità basta semplicemente questo, ma in alcuni casi il soggetto attivo del reato di calunnia può persino adoperarsi a creare prove false della colpevolezza del soggetto incolpato, in questi casi chiaramente la condotta è molto più grave.
La calunnia può essere di due tipi:
la falsa accusa può consistere nell'attribuzione di un fatto commesso da altri;
la falsa accusa può essere semplicemente frutto della fantasia del denunciante.
Secondo la giurisprudenza di legittimità il reato di calunnia è:
plurioffensivo in quanto lede sia il soggetto denunciato che l'amministrazione della giustizia;
comune in quanto può essere commesso da chiunque;
istantaneo.
Per ciò che concerne l’elemento soggettivo, il reato di calunnia richiede il dolo generico e quindi che il responsabile abbia agito con coscienza e volontà, nella consapevolezza di avere incolpato ingiustamente un innocente.
In ultimo, si rappresenta che il reato in argomento è procedibile d’ufficio.
2. Quando si configura il reato di calunnia?
Cassazione penale , sez. V , 05/10/2021 , n. 40274
Non è configurabile il delitto di calunnia quando la falsa accusa abbia ad oggetto fatti per i quali l'esercizio dell'azione penale è paralizzato dal difetto di una condizione di procedibilità ed, in particolare, dall'effetto preclusivo derivante dalla decisione irrevocabile (nella specie, di condanna) di un precedente giudizio sui medesimi fatti, risultando la condotta inidonea a determinare la possibilità dell'inizio di un procedimento penale.
Cassazione penale , sez. VI , 22/10/2020 , n. 30639
Integra il reato di calunnia la condotta di colui che, pur sapendolo innocente, accusi un altro soggetto di aver reso una falsa denuncia (c.d. calunnia di calunnia), anche nel caso in cui le accuse asseritamente false da quest'ultimo formulate si rivelino, per accertamenti successivi, vere, assumendo esclusivo rilievo l'aver attribuito al calunniato un fatto