top of page

Reati contro la famiglia

Il concetto di "rapporto familiare" ai fini dell'art. 572 c.p. secondo la Corte di Cassazione

Hai bisogno di assistenza legale?

Prenota ora la tua consulenza personalizzata e mirata.

 

Grazie

oppure

Avv. Salvatore del Giudice - Avvocato penalista Napoli

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 4343 del 15 gennaio 2025, ha ribadito un importante principio di diritto in materia di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.), chiarendo i criteri per l’individuazione di un "rapporto familiare" rilevante ai fini della configurazione del reato.


Il principio di diritto

Secondo la Cassazione, il concetto di "rapporto familiare" non si esaurisce nella convivenza tra due soggetti, ma si estende a situazioni caratterizzate da un legame affettivo stabile, fondato sulla reciproca solidarietà e assistenza.

La Corte ha affermato che, anche in assenza di convivenza, può sussistere un vincolo qualificabile come "familiare", purché vi sia un progetto di vita condiviso che si traduca in relazioni di mutuo supporto e affidamento.


Il caso concreto

Nel caso in esame, l'imputato aveva contestato la sussistenza del reato di maltrattamenti, sostenendo che tra lui e la persona offesa non vi fosse alcuna relazione familiare, bensì unicamente un rapporto genitoriale, nato in un contesto di vita separato e privo di convivenza.

Tuttavia, la Corte d’Appello aveva ritenuto che il rapporto sentimentale pregresso, la frequenza delle visite presso l’abitazione della vittima e l’esistenza di un figlio comune dimostrassero l’esistenza di un legame caratterizzato da una continuità affettiva e da un'aspettativa di vita condivisa.

La Cassazione ha confermato tale impostazione, chiarendo che l’assenza di convivenza non esclude automaticamente l’applicabilità dell’art. 572 c.p., laddove il rapporto tra i soggetti coinvolti presenti elementi che attestino una stabile relazione affettiva e di mutua assistenza.


Le implicazioni

La sentenza rafforza un orientamento interpretativo ormai consolidato, secondo cui la tutela dell’art. 572 c.p. non è limitata ai nuclei familiari tradizionali, ma si estende a tutte le relazioni caratterizzate da un vincolo di solidarietà e assistenza reciproca.

Tale interpretazione si pone in linea con un’evoluzione giurisprudenziale che mira a garantire una protezione più ampia contro i fenomeni di violenza domestica e maltrattamenti, adeguandosi alle trasformazioni sociali e ai nuovi modelli di famiglia.

Il concetto di "rapporto familiare" ai fini dell'art. 572 c.p. secondo la Corte di Cassazione

Maltrattamenti in famiglia: che cos'è e come è punito il reato previsto dall'art. 572 c.p.

Omesso mantenimento dei figli minori: lo stato di disoccupazione non esclude il reato

bottom of page