Incidente in stato di ebbrezza in un parcheggio condominiale: si applicano le norme del Codice della Strada (Cass. Pen. n. 10000/2025)
- Avvocato Del Giudice
- 19 mar
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Con la sentenza n. 10000/2025, la Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di M.C., confermando la sua condanna per guida in stato di ebbrezza (art. 186 C.d.S.), aggravata dal fatto di aver causato un incidente stradale.
La decisione ribadisce il seguente principio di diritto: le norme del Codice della Strada si applicano anche alle aree private aperte al pubblico, come i parcheggi condominiali, e l’incidente stradale può configurarsi anche in questi contesti.
Il caso: incidente in stato di ebbrezza in un parcheggio condominiale
M.C., neopatentato, era stato condannato per guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico di 2,16 g/l, avendo perso il controllo del veicolo e urtato altre auto in sosta, un lampione e il muro di un edificio all’interno di un’area condominiale aperta al pubblico.
La Corte d’Appello di Bologna aveva confermato la condanna, ritenendo sussistenti sia il reato di guida in stato di ebbrezza, sia l’aggravante dell’incidente stradale.
La difesa ha contestato la decisione, sostenendo che l’area condominiale non potesse essere considerata una "strada" ai fini del Codice della Strada.
La decisione della Cassazione
La Suprema Corte ha rigettato il ricorso, stabilendo che:
1. Le norme del Codice della Strada si applicano anche alle aree private aperte al pubblico
Le aree condominiali destinate al transito veicolare non sono escluse dalla disciplina del Codice della Strada se accessibili a un numero indeterminato di persone e veicoli.
Il Codice della Strada tutela la sicurezza della circolazione in ogni contesto aperto al pubblico, comprese le aree private che non siano chiaramente delimitate o interdette all’accesso.
2. L’incidente stradale può configurarsi anche in parcheggi privati accessibili
Per incidente stradale si intende qualsiasi evento inatteso che interrompa la circolazione e crei pericolo per la collettività.
Non è necessario che vi sia il coinvolgimento di altri veicoli o persone per la configurazione dell’aggravante.
Nel caso di specie, la perdita di controllo dell’auto ha determinato danni a beni di terzi, configurando quindi un incidente.
3. Il tasso alcolemico elevato e le condizioni del conducente confermano la responsabilità
Gli agenti intervenuti hanno riscontrato un tasso alcolemico di 2,16 g/l, ben oltre il limite legale, e comportamenti compatibili con l’alterazione da alcol (eloquio sconnesso, odore di alcool, difficoltà di equilibrio).
In tali condizioni, il rischio di incidente è altamente probabile e la norma prevede una sanzione aggravata per i neopatentati.
Conclusioni
La sentenza ha affermato in materia di sicurezza stradale:
Le norme del Codice della Strada non si applicano solo alle strade pubbliche, ma anche alle aree private accessibili al pubblico.
L’aggravante dell’incidente stradale può essere applicata anche se il sinistro avviene in un parcheggio condominiale, a condizione che l’area sia accessibile a un numero indeterminato di persone e veicoli.
La guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico elevato costituisce di per sé una condotta altamente pericolosa e giustifica una sanzione più severa.
Chi guida in stato di ebbrezza e provoca un incidente non può invocare l’area privata come esimente.