a cura dell'avv. Rossella Zaccariello.

Cassazione penale sez. VI, 12/01/2021, (ud. 12/01/2021, dep. 12/02/2021), n.5626
La Suprema Corte, con la sentenza in argomento, ha stabilito che il reato di coltivazione di stupefacenti non risulta integrato allorquando la coltivazione non presenti significativi indici di inserimento nel mercato illegale.
Militano in questo senso lo scarso numero di piante e l'utilizzo di tecniche rudimentali di coltivazione, circostanze dalle quali può desumersi il ricavo di un modesto quantitativo di prodotto.
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