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Tribunale di Nola - 962/21 - GM Francesco Saverio Martucci di Scarfizzi- Reati tributari- Condanna

Tribunale Nola sez. I, 03/05/2021, (ud. 03/05/2021, dep. 03/05/2021), n.962

Giudice: Francesco Saverio Martucci di Scarfizzi

Reato: art. 2 del D.Lgs. n. 74/2000

Esito: Condanna (anno uno di reclusione)



REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

TRIBUNALE DI NOLA

GIUDICE UNICO DI PRIMO GRADO

IN COMPOSIZIONE MONOCRATICA

1 sezione

Il giudice, Dott. Francesco Saverio Martucci di Scarfizzi;

alla pubblica udienza del 3.5.2021

ha pronunziato e pubblicato, mediante lettura del dispositivo, la

seguente

SENTENZA

nei confronti di:

(...), nato a (...) il (...) e residente in (...); difeso d'ufficio

dall'Avv. (...)

Libero assente

IMPUTATO

(v. foglio allegato)

(Si omettono le conclusioni delle parti)



Svolgimento del processo

Con decreto che dispone il giudizio emesso dal Gup - sede - il 26.03.2019, (...) veniva tratto a giudizio di questo Tribunale per rispondere del reato in epigrafe trascritto.


Alle udienze del 11.11.2019, 10.02.2020, il Giudice disponeva la rinotifica del decreto all'imputato. All'udienza del 14.12.2020, dichiarata l'assenza dell'imputato, ritualmente citato e non comparso, il Giudice dichiarava l'apertura del dibattimento ed ammetteva le prove orali e documentali richieste dalle parti. Su consenso delle parti si acquisiva l'informativa di reato con relativi allegati a firma dei testi del P.M., con rinuncia all'escussione dei predetti ed il Giudice ne revocava l'ordinanza ammissiva.


All'udienza del 22.02.2021, il processo veniva differito per la discussione.


All'odierna udienza, terminata l'istruttoria dibattimentale, data lettura degli atti acquisiti al fascicolo, le parti rassegnavano le rispettive conclusioni in epigrafe trascritte. Uditi il Pubblico Ministero e la difesa, all'esito della camera di consiglio, veniva data pubblica lettura del dispositivo di sentenza.


Diritto

Motivi della decisione

L'istruttoria dibattimentale ha dimostrato, al di là di ogni ragionevole dubbio, la penale responsabilità dell'imputato per il reato a lui ascritto in rubrica.


(...) è imputato del reato previsto e punito dall'art. 2 del D.Lgs. n. 74/2000 per aver indicato, nella dichiarazione dei redditi relativa ai redditi prodotti nell'anno di imposta 2012, elementi passivi fittizi, per un ammontare complessivo di euro 13.230,00, avvalendosi di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti.


La vicenda per cui si è proceduto può essere agevolmente ricostruita nel modo seguente sulla base dell'informativa di reato redatta dal teste dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale II di Napoli - (...), acquisita ex art. 493 comma 3 c.p.p., ampiamente corroborata dalla dichiarazione relativa al disconoscimento della fattura resa dal (...) con relativo documento di identità; fatture apparentemente emessa dalla società (...); dichiarazione relativa al disconoscimento delle fatture resa da (...) con relativo documento di identità; originale della fattura n. 78 del 16.05.2012; originale della fattura n. 134 del 14.10.2012).


In particolare, dalla lettura dell'informativa in atti, è emerso che, a seguito di controllo formale della dichiarazione modello 730 relativa all'anno di imposta 2012, presentata dall'odierno imputato (...), quest'ultimo dichiarava elementi passivi per un ammontare complessivo pari ad euro 13.230,00, allegando copia delle seguenti fatture:


"fattura n. 78 del 16.05,2012 emessa dal Dott. (...) con studio in (...) a favore di (...);


"fattura n. 134 del 14.10.2012 emessa dalla società "(...) S.A.S." nell'anno 2012.