top of page

Il codice accusatorio: un gesso crepato su pareti inquisitorie

ree

Il processo accusatorio, nella sua liturgia ideale, promette equidistanza, parità delle armi, oralità vera, contraddittorio pieno. 

Ma è una promessa tradita. 

La scena giudiziaria italiana si regge su un paradosso: si applicano regole accusatorie in un contesto impregnato di prassi inquisitorie, tra riti che sanno ancora di istruttorie segrete e gerarchie togate.

Si parla di “domande guidate”, “pressioni subliminali”, “psicologia del teste”, “ritmo”, “tono”, “paure”. 

È un lessico da sistema accusatorio maturo, ma rimane una preghiera laica inascoltata, pronunciata in un tempio profanato. 

Basta entrare in un’aula per accorgersene. 

Il giudice ammonisce, interrompe, guida. 

Il pubblico ministero fa, disfa, orienta. 

L’avvocato annaspa, spesso viene zittito. 

Il controesame – quella lama sottile tra teatralità e precisione – semplicemente non esiste. O, se esiste, è tollerato come una stranezza folcloristica.

Il codice accusatorio è un gesso crepato su pareti inquisitorie. Lo vedi quando il giudice diventa attore protagonista, quando decide lui cosa merita d’essere ascoltato, quando interrompe la domanda, quando fa il controesame al posto dell’avvocato. 

Lo vedi quando il pm detta il ritmo e l’avvocato rincorre, sperando di ottenere attenzione. Quando pm e avvocati non sanno porre domande, quando violano sistematicamente l’art. 499 c.p.p.

La dissimmetria non è incidente: è regola sistemica. La terzietà è una finzione. Le regole ci sono, ma servono a poco. Nessuno protegge il gioco delle parti. Nessuno garantisce la scena del processo. 

E quando provi a fare ciò che il codice ti autorizza, vieni guardato come un disturbatore, un narcisista, un eccentrico.

La verità è che il processo accusatorio, in Italia, è rimasto una riforma in potenza. Doveva essere un monumento alla giustizia, ma si è rivelato una baracca di cartone dipinta d’oro. 

La cross-examination, come istituto, non ha mai avuto cittadinanza reale. Semplicemente, non è mai entrata in aula.

Hai bisogno di assistenza legale?

Prenota ora la tua consulenza personalizzata e mirata.

 

Grazie

oppure

IMG_3365_edited_edited.png
bottom of page