Tribunale Nola, 11/01/2022, n.30
Nel delitto di detenzione di monete contraffatte (art. 455 c.p.), il dolo specifico richiede la consapevolezza della falsità delle banconote fin dal momento della loro ricezione, accompagnata dall’intenzione di metterle in circolazione. In assenza di tale consapevolezza, non è configurabile la responsabilità penale per il reato contestato, risultando la condotta priva dell’elemento soggettivo richiesto dalla norma. La mera detenzione di banconote false non qualificata dalla coscienza della loro falsità non integra il reato.