Tribunale Nola, 20/05/2022, n.994
Il reato di minaccia (art. 612 c.p.) si perfeziona con la prospettazione di un male futuro e ingiusto, idoneo a generare timore nella vittima, che non necessariamente deve realizzarsi. La sua gravità può essere aggravata dal contesto, dall'intenzione malevola dell'agente e dall'uso di mezzi idonei a creare maggiore pressione psicologica sulla vittima. Il reato di lesioni personali (art. 582 c.p.), aggravato dall’uso di strumenti atti ad offendere o da particolari relazioni familiari, richiede la volontà di causare un danno fisico. L'applicazione delle circostanze attenuanti generiche può bilanciare le aggravanti qualora emerga un comportamento processuale positivo o elementi di minor gravità dei fatti.