Tribunale Nola, 18/08/2021, n.1419
In tema di reati contro la persona, il delitto di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e quello di violenza sessuale aggravata (artt. 609 bis e 609 ter c.p.) concorrono qualora la condotta violenta, finalizzata all'abuso sessuale, si inserisca in un contesto di sopraffazioni e sistematiche vessazioni nei confronti del coniuge. L’abitualità e l’idoneità a compromettere la dignità della vittima costituiscono il fulcro della configurabilità del reato di maltrattamenti, mentre per il delitto di violenza sessuale è sufficiente che la volontà della vittima risulti coartata dall’agente, anche in forma indiretta o psicologica.
L'aggravante prevista dall’art. 609 ter n. 5-quater c.p. si applica per la relazione coniugale tra l'autore e la vittima, anche quando gli abusi avvengano in un contesto di convivenza familiare. Le attenuanti generiche possono essere concesse in regime di prevalenza sulle aggravanti per ragioni di proporzionalità della pena.