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Concussione: il giudice deve motivare adeguatamente anche sulla vulnerabilità della vittima


Corte di Cassazione

La massima

In tema di concussione, la costrizione che integra l'elemento oggettivo del reato può consistere in una minaccia idonea a coartare la volontà del privato portandolo a una prestazione indebita per il timore di un male antigiuridico, e di tale processo causale volitivo e del conseguente stato psicologico di costrizione il giudice, anche ricorrendo a massime di esperienza, deve fornire logica ed adeguata motivazione anche tenendo conto della vulnerabilità della vittima. (Fattispecie in cui la Corte ha annullato la sentenza che aveva ritenuto sufficiente, per configurare il reato, le larvate minacce compiute da operatori di polizia, presentatisi in divisa o con l'auto di servizio presso un luogo di esercizio della prostituzione, così inducendo le vittime a intrattenere con loro rapporti sessuali gratuiti - Cassazione penale , sez. III , 17/09/2019 , n. 364).

Fonte: CED Cassazione Penale 2020



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Cassazione penale , sez
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