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Minaccia a pubblico ufficiale: è necessario che sia finalizzata a costringerlo a compiere un atto contrario doveri d'ufficio (Cass. Pen. n. 10938/2025)

Polizia

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 10938 del 2025, ha chiarito i confini entro cui una condotta minacciosa rivolta nei confronti di un pubblico ufficiale può configurare il reato di minaccia aggravata, precisando che il comportamento intimidatorio volto ad ottenere un atto contrario ai doveri di ufficio rientra nell'ambito applicativo dell'art. 336 c.p., e non dell'art. 612 c.p. aggravato.


Il fatto

La vicenda trae origine da un episodio verificatosi all'interno dell'Ufficio Immigrazione della Questura di Pesaro, in cui S., nel tentativo di ottenere il rilascio immediato del permesso di soggiorno per la moglie, ha rivolto minacce esplicite ai pubblici ufficiali presenti.

Nonostante fosse stato chiarito che il rilascio del permesso di soggiorno era programmato esclusivamente nelle giornate del lunedì pomeriggio, S.i insisteva con modalità intimidatorie e dichiarava che sarebbe tornato con una pistola per sparare se la sua richiesta non fosse stata soddisfatta.


La decisione della Corte

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto da S., confermando quanto stabilito dalla Corte di Appello di Ancona.

I giudici di legittimità hanno ritenuto correttamente configurato il reato di cui all'art. 336 c.p., evidenziando che la condotta dell'imputato non era meramente finalizzata ad esprimere una protesta o un biasimo per l'operato dei pubblici ufficiali, ma mirava chiaramente a costringere i medesimi a compiere un atto contrario ai propri doveri, ossia il rilascio immediato del permesso di soggiorno in violazione delle regole organizzative della Questura.

In particolare, la Corte ha ribadito che la semplice formulazione di minacce verbali aggravate, come nel caso di specie, quando accompagnata dalla volontà concreta di ottenere un risultato contrario ai doveri d’ufficio, deve essere ricondotta nell’alveo dell’art. 336 c.p. e non semplicemente nel reato di minaccia aggravata ex art. 612 c.p.


Il principio di diritto

Perché possa configurarsi il reato di cui all'art. 336 c.p., non è sufficiente la mera minaccia, ma è necessario che questa sia finalizzata a costringere il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri. L'intimidazione posta in essere deve dunque essere strumentale e funzionale ad ottenere un comportamento che il pubblico ufficiale non sarebbe altrimenti tenuto a porre in essere.

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