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Sentenze del Tribunale di Napoli

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Corte appello Napoli sez. VI, 11/09/2024, n.7320

Contraffazione e ricettazione: tutela della pubblica fede e valutazione indiziaria (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

Il reato di contraffazione di marchi (art. 474 c.p.) tutela la pubblica fede e non richiede l’inganno dell’acquirente per configurarsi, essendo un reato di pericolo. La consapevolezza dell’illecita provenienza dei beni, ai fini della configurabilità del reato di ricettazione (art. 648 c.p.), può essere desunta da elementi indiziari, come la mancata giustificazione dell’imputato sulla provenienza dei beni.

Corte appello Napoli sez. VI, 11/09/2024, n.7600

Tutela del diritto d'autore e ricettazione: dolo specifico e valutazione indiziaria (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

In tema di tutela del diritto d'autore, il dolo specifico richiesto per i reati di cui all’art. 171-ter L. 633/1941 si configura nella finalità di lucro, consistente nell’intenzione di conseguire vantaggi economicamente valutabili, senza che sia necessaria la concreta realizzazione del profitto. Nel reato di ricettazione, invece, la prova della colpevolezza può basarsi su una pluralità di indizi gravi, precisi e concordanti, senza la necessità di dimostrare l’estraneità del reo al delitto presupposto.

Corte appello Napoli sez. VI, 11/09/2024, (ud. 02/07/2024, dep. 11/09/2024), n.8093

Detenzione di segni distintivi contraffatti: configurazione del reato e prova della consapevolezza (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

Il reato previsto dall’art. 497-ter c.p. si configura con la semplice detenzione di oggetti che simulano i segni distintivi in uso ai corpi di polizia, indipendentemente dalla loro collocazione in luoghi pubblici o privati. La consapevolezza dell’imputato circa la natura illecita degli oggetti può essere desunta da circostanze univoche, come il contesto e gli strumenti rinvenuti nella sua disponibilità.

Corte appello Napoli sez. III, 03/09/2024, (ud. 07/06/2024, dep. 03/09/2024), n.7063

Falso ideologico e reato impossibile: criteri di rilevabilità e proporzione della pena (Corte appello Napoli - Terza sezione)

In tema di falso ideologico, non ricorre l'ipotesi del reato impossibile per inidoneità dell'azione quando la falsità della dichiarazione non sia macroscopicamente rilevabile dal documento stesso ("ictu oculi"), ma emerga solo a seguito di verifiche esterne. La determinazione della pena, anche in presenza di attenuanti generiche, deve essere proporzionata alla gravità oggettiva del reato e all'intensità del dolo, con una riduzione calibrata sui parametri dell’art. 133 c.p.

Corte appello Napoli sez. III, 09/08/2024, (ud. 24/05/2024, dep. 09/08/2024), n.6389

Falso nummario: responsabilità penale, prescrizione e tutela risarcitoria della parte civile (Corte appello Napoli - Terza sezione)

In tema di falso nummario, la legittimazione a costituirsi parte civile spetta anche al soggetto presso il quale la moneta contraffatta sia stata spesa, qualora abbia subito un pregiudizio di natura patrimoniale. Tale danno è risarcibile in sede penale ai sensi dell’art. 185, comma 2, c.p., a prescindere dal fatto che il reato sia contro la fede pubblica e che il danno patrimoniale non costituisca elemento della fattispecie incriminatrice.

Corte appello Napoli sez. VI, 01/07/2024, (ud. 21/05/2024, dep. 01/07/2024), n.6051

Applicazione dell'art. 131-bis c.p.: rilevanza della particolare tenuità del fatto nei reati di pericolo astratto (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p. si applica anche ai reati di pericolo astratto, valutando la modesta lesività della condotta e l'assenza di abitualità, purché ricorrano i presupposti normativi e sia assicurato il pieno contraddittorio.

Corte d'Appello di Napoli, 1 luglio 2024, n. 7316 - Presidente Picciotti, Consiglieri Mastrominico e De Simone

Minaccia: la Corte d'Appello di Napoli conferma la condanna per particolare tenuità del fatto (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

In tema di minaccia grave, segnaliamo la sentenza n. 7316/24 della Corte d'Appello di Napoli, che ha confermato la condanna dell’imputato per particolare tenuità del fatto.
L’imputato era stato accusato di aver minacciato di "spaccare la testa in due" alla vittima durante una lite, ma il Tribunale aveva ritenuto la condotta caratterizzata da lieve entità ai sensi dell’art. 131-bis c.p.
La Corte ha ritenuto infondati i motivi d'appello, confermando sia la condanna al risarcimento del danno che il pagamento delle spese processuali.

Corte appello Napoli sez. VI, 01/07/2024, (ud. 31/05/2024, dep. 01/07/2024), n.6605

Prescrizione e statuizioni civili: responsabilità e valutazioni nel giudizio d'appello (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

In caso di estinzione del reato per intervenuta prescrizione, il giudice di appello è tenuto a esaminare il merito del gravame ai soli fini delle statuizioni civili. La dichiarazione di non doversi procedere deve essere adottata in assenza di prove evidenti a discarico, necessarie per l'applicazione dell'art. 129, comma 2, c.p.p. Inoltre, in assenza di riscontri oggettivi sul movente o sulla sequenza esatta dei fatti, rimane ferma la responsabilità degli imputati se è comprovata la loro partecipazione attiva all'aggressione.

Corte d'Appello di Napoli, 25 giugno 2024, n. 3556 - Presidente Sorrentino, Consiglieri Mastrominico e Troisi

Rissa e lesioni personali: applicazione dell’art. 131-bis c.p. per particolare tenuità del fatto in una disputa tra vicini (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

In tema di rissa e lesioni personali, segnaliamo la sentenza n. 3556/24 della Corte d'Appello di Napoli, che ha assolto gli imputati ai sensi dell’art. 131-bis c.p. per particolare tenuità del fatto.
La Corte ha valutato come le condotte contestate si collocassero nell’ambito di una disputa tra vicini, caratterizzata da modalità non particolarmente aggressive e priva di gravità dei motivi scatenanti. Confermate le statuizioni accessorie, la Corte ha riformato la condanna di primo grado e ha dichiarato la non punibilità degli imputati.

Corte appello Napoli sez. VI, 28/06/2024, n.7517

Dichiarazione infedele: rilevanza delle allegazioni fattuali e responsabilità gestionale di fatto (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

In tema di reati tributari, ai fini della configurabilità del reato di dichiarazione infedele ex art. 4 D.lgs. 74/2000, è necessario considerare le regole fiscali per la quantificazione dell'imponibile come base di calcolo, tenendo conto dei costi non contabilizzati solo in presenza di allegazioni fattuali che ne provino l'esistenza. La responsabilità penale per i reati tributari è configurabile anche in capo a chi eserciti attività gestoria di fatto, richiedendosi il dolo specifico di evasione delle imposte.

Corte appello Napoli sez. VI, 25/06/2024, n.3556

Rissa: applicazione dell'art. 131-bis c.p. per particolare tenuità del fatto in caso di condotta non abituale e lieve offesa (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

Il reato di rissa può essere dichiarato non punibile ai sensi dell'art. 131-bis c.p. quando l'offesa risulti di particolare tenuità, considerando le modalità della condotta, l’esiguità del danno o pericolo, e la sporadicità dell’evento, in presenza di incensuratezza degli imputati.

Corte appello Napoli sez. III, 25/06/2024, n.7386

Emissione di fatture inesistenti: responsabilità del titolare formale e gravità del reato (Corte appello Napoli - Terza sezione)

In tema di emissione di fatture per operazioni inesistenti, ex art. 2 D.lgs. 74/2000, la responsabilità penale si configura anche in capo al titolare formale di una società priva di struttura operativa, mezzi e personale idoneo. L'onere probatorio dell'imputato comprende l'allegazione di elementi che dimostrino la veridicità delle operazioni contestate e la reale operatività della società. La gravità del reato è aggravata dalla normativa europea, giustificando sanzioni severe proporzionali agli importi e alle modalità del profitto illecito.

Corte appello Napoli sez. III, 15/04/2024, (ud. 08/04/2024, dep. 15/04/2024), n.3884

Evasione fiscale e responsabilità dell’amministratore: profili soggettivi e oggettivi dei reati tributari (Corte appello Napoli - Terza sezione)

L’amministratore di diritto di una società risponde per i reati tributari di cui agli artt. 4 e 5 del d.lgs. 74/2000, anche in presenza di un amministratore di fatto, qualora ometta di impedire l’evento o cooperi nella realizzazione delle condotte omissive. Il dolo specifico può desumersi dalla macroscopica illegalità dell’attività svolta e dall’assenza di giustificazioni circa le omissioni fiscali. I dati ricostruiti dall’Agenzia delle Entrate, come il volume d’affari, le discrepanze nei registri IVA e la mancata presentazione delle dichiarazioni, costituiscono elementi probatori rilevanti, salvo prova contraria fornita dall’imputato. La concessione del beneficio della non menzione della condanna è subordinata a una specifica motivazione, non spettando automaticamente all’imputato.

Corte appello Napoli sez. III, 15/04/2024, n.3884

Responsabilità dell’amministratore di diritto e dolo specifico nei reati tributari (Corte appello Napoli - Terza sezione)

In tema di reati tributari, l'amministratore di diritto di una società risponde dei reati di dichiarazione infedele (art. 4 D.lgs. 74/2000) e di omessa dichiarazione (art. 5 D.lgs. 74/2000) anche in assenza di una gestione diretta degli affari societari, salvo prova contraria di essere mero prestanome. Il dolo specifico può essere desunto dalla macroscopica illegalità della condotta, dalla mancata giustificazione di omissioni contabili e dal mancato rispetto degli obblighi dichiarativi. Le soglie di punibilità costituiscono elementi costitutivi del reato e richiedono una verifica rigorosa.

Corte appello Napoli sez. V, 15/04/2024, (ud. 26/03/2024, dep. 15/04/2024), n.3442

Responsabilità penale nei gruppi ultras: organizzazione, vicinanza ai luoghi e possesso di oggetti offensivi (Corte appello Napoli - Quinta sezione)

Il reato previsto dagli articoli 6-ter e 8-ter della Legge 401/1989 si configura anche in assenza di scontri effettivi tra tifoserie, qualora vi sia il possesso di strumenti atti all’offesa o alla difesa e la presenza nei luoghi adiacenti o durante i trasferimenti verso la manifestazione sportiva. La nozione di “immediate vicinanze” è da intendersi in senso ampio, comprensiva di situazioni che favoriscono l’imminente rischio di uno scontro (Cass. Pen., Sez. III, n. 1988/2015). Non è applicabile l’art. 131-bis c.p. per tenuità del fatto nei reati commessi in occasione di manifestazioni sportive.

Corte appello Napoli sez. III, 15/04/2024, (ud. 23/02/2024, dep. 15/04/2024), n.1943

Estorsione e tentata estorsione con minaccia di rivelazioni personali: il quadro giuridico e probatorio (Corte appello Napoli - Terza sezione)

Il reato di estorsione si configura quando, mediante minaccia di rivelazioni personali, l’agente coarta la libertà della vittima, costringendola a una dazione patrimoniale ingiusta. La sussistenza del reato si basa sull’idoneità della minaccia a coartare la volontà della vittima e sulla realizzazione di un profitto ingiusto con danno altrui (art. 629 c.p.). La tentata estorsione è configurabile qualora gli atti minacciosi siano idonei e diretti a costringere la vittima, ma l’esito non si verifichi per cause indipendenti dalla volontà dell’agente (art. 56 c.p.). Non rileva, ai fini della qualificazione giuridica, che la minaccia sia connotata da petulanza o insistenza ossessiva, purché diretta al conseguimento di un profitto illecito.

Tribunale Napoli sez. VI, 06/02/2024, (ud. 06/02/2024, dep. 06/02/2024), n.1515

Competenza territoriale nel reato di frode informatica ex art. 640-ter c.p.: luogo di consumazione e criteri di determinazione (Giudice Diana Bottillo)

Nel reato di frode informatica di cui all'art. 640-ter c.p., la consumazione coincide con il momento e il luogo in cui l'agente consegue l'ingiusto profitto, con correlativo danno patrimoniale altrui. Il luogo rilevante ai fini della competenza territoriale è quello in cui è avvenuto l'accredito dell'importo ottenuto illecitamente o in cui si è realizzato l'arricchimento patrimoniale, risultando irrilevante il luogo in cui è stata eseguita la manipolazione del sistema informatico. In caso di errore nell'individuazione del giudice competente, gli atti devono essere trasmessi direttamente al giudice territorialmente competente senza necessità di passare nuovamente per l'ufficio del pubblico ministero distrettuale.

Tribunale Napoli sez. VI, 12/02/2024, (ud. 29/01/2024, dep. 12/02/2024), n.1113

Obblighi di mantenimento e violazione dell'art. 570 bis c.p.: la tutela dei diritti del minore nel contesto familiare (Giudice Antonio Palumbo)

Il reato di cui all’art. 570 bis c.p. si configura in caso di mancato adempimento, totale o parziale, dell'obbligo di corresponsione degli assegni di mantenimento stabiliti da un provvedimento civile, indipendentemente dallo stato di bisogno dell'avente diritto. Tale condotta costituisce una violazione degli obblighi economici derivanti dalla separazione o affidamento dei figli. L’inadempimento parziale, pur rilevando per la graduazione della pena, non esclude la rilevanza penale della condotta. È inoltre necessario provare l’incapacità economica assoluta, persistente e incolpevole del soggetto obbligato, che non può essere genericamente dedotta o allegata. La condanna per violazione degli obblighi di mantenimento prevede anche il risarcimento del danno in favore della parte civile.

Corte appello Napoli sez. III, 11/01/2024, n.14250

Bancarotta documentale: negligenza e volontà fraudolenta nella tenuta delle scritture contabili (Corte appello Napoli - Terza sezione)

In tema di bancarotta documentale, l’omessa tenuta delle scritture contabili integra la fattispecie di bancarotta semplice ex art. 217 L. Fall., qualora non emergano elementi concreti che dimostrino la volontà dolosa di attentare alle prerogative dei creditori o di procurare un ingiusto profitto. La semplice negligenza nella gestione documentale può rilevare esclusivamente ai fini della fattispecie meno grave e non legittima automaticamente la configurazione di dolo fraudolento.

Corte appello Napoli sez. VI, 17/01/2024, n.13164

Responsabilità dell’amministratore inattivo nella bancarotta fraudolenta: obblighi di vigilanza e tenuta delle scritture contabili (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

L'amministratore di una società fallita risponde di bancarotta fraudolenta anche se inattivo o disinteressato, poiché il ruolo ricoperto comporta l'obbligo giuridico di vigilare sulla gestione societaria e di garantire la corretta tenuta delle scritture contabili, indipendentemente da eventuali difficoltà personali o deleghe a collaboratori.

Corte appello Napoli sez. IV, 18/12/2023, n.16146

Stalking: esclusione del reato per mancanza di elementi probatori certi, ma conferma delle statuizioni civili per danno extracontrattuale (Corte appello Napoli - Quarta sezione)

Il delitto di stalking richiede la produzione di un grave e perdurante stato di ansia o paura nella vittima, nonché la modifica delle abitudini di vita, come eventi qualificanti la fattispecie. In assenza di prova certa della reiterazione delle condotte persecutorie e della loro idoneità a cagionare tali eventi, deve escludersi la sussistenza del reato. Tuttavia, il giudice d'appello, in presenza di prescrizione, può confermare le statuizioni civili derivanti dalla responsabilità extracontrattuale per fatto illecito, purché emergano elementi sufficienti a sostenere il diritto al risarcimento della parte civile.

Corte appello Napoli sez. VI, 28/09/2023, n.9338

Simulazione di reato per ottenere vantaggi economici: criteri di accertamento della colpevolezza (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

La simulazione di un reato mediante denuncia di fatti falsi, finalizzata a conseguire un indebito vantaggio economico, integra il delitto di simulazione di reato (art. 367 c.p.), richiedendo l'accertamento di elementi probatori gravi, precisi e concordanti che dimostrino la consapevolezza dell’infondatezza delle dichiarazioni rese.

Corte appello Napoli sez. III, 25/07/2023, (ud. 09/06/2023, dep. 25/07/2023), n.7804

Responsabilità penale dell'amministratore di diritto per omessa vigilanza sulla gestione delegata della società (Corte appello Napoli - Terza Sezione)

In tema di reati di bancarotta, l'assunzione solo formale della carica gestoria non consente l'automatica esenzione dell'amministratore per i reati previsti dagli artt. 216, comma l n. 2), 217, comma 2 e 220 l.f., atteso che questi e non altri è il diretto destinatario, ex art. 2392 c.c., dell'obbligo relativo alla regolare tenuta e conservazione dei libri contabili. Ne consegue che, qualora egli deleghi ad altri in concreto la tenuta della contabilità o comunque consenta che altri assumano di fatto la gestione della società, egli non è esonerato dal dovere di vigilare sull'operato dei delegati o degli amministratori di fatto e, conseguentemente, dalla responsabilità penale, eventualmente in forza del disposto di cui all'art. 40, comma 2 c.p., se viene meno a tale dovere. Tuttavia, se non sussiste alcuna automatica esenzione di responsabilità per l'amministratore solo "formale", nemmeno può altrettanto automaticamente affermarsi la sua responsabilità dolosa per le condotte incriminate dalla legge fallimentare sulla base della mera carica ricoperta e dell'integrazione dell'elemento materiale del reato, essendo necessaria la dimostrazione, non solo astratta e presunta, ma effettiva e concreta, della consapevolezza dello stato delle scritture, tale da impedire la ricostruzione del movimento degli affari o, per le ipotesi con dolo specifico, di procurare un ingiusto profitto a taluno, attentandosi altrimenti al principio costituzionale della personalità della responsabilità penale.

Tribunale Napoli sez. IV, 27/02/2023, n.1878

Truffa informatica e sostituzione di persona: condanna a 7 mesi di reclusione per frode su sito web falso di hotel (Giudice Giuliana
Taglialatela)

Il delitto di truffa aggravata (art. 640 c.p.) e quello di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) possono concorrere tra loro in quanto tutelano beni giuridici distinti: il patrimonio e la fede pubblica. La creazione di un sito web falso, accompagnata dall'uso di un'identità fittizia per indurre in errore terzi, integra entrambe le fattispecie delittuose, configurando il dolo specifico di ottenere un profitto indebito a danno altrui. La responsabilità penale dell'autore si afferma quando sussistono prove certe della riconducibilità di strumenti di pagamento e utenze telefoniche fraudolentemente utilizzati all'imputato.

Tribunale Napoli sez. VI, 02/02/2023, (ud. 23/01/2023, dep. 02/02/2023), n.806

Reato di calunnia: dolo generico e irrilevanza delle motivazioni dell’imputato (Giudice Francesco Pellecchia)

Il reato di calunnia (art. 369 c.p.) richiede la consapevolezza e volontà dell’agente di accusare falsamente una persona di un reato che sa non commesso, configurandosi con dolo generico. Non rilevano le motivazioni o finalità sottese alla condotta, purché l’accusa falsa sia consapevolmente e volontariamente formulata.

Tribunale Napoli sez. VI, 02/11/2022, (ud. 10/10/2022, dep. 02/11/2022), n.9218

Omesso mantenimento: la rilevanza delle dichiarazioni della persona offesa e la necessità di prova certa dell'inadempienza (Giudice Antonio Palumbo)

Per affermare la penale responsabilità dell’imputato in caso di omesso mantenimento, è necessario provare oltre ogni ragionevole dubbio la volontà inadempiente rispetto agli obblighi economici stabiliti. Le dichiarazioni della persona offesa, pur rilevanti, devono essere rigorosamente vagliate, specialmente in caso di versamenti tardivi o parziali successivamente regolarizzati.

Tribunale Napoli sez. VI, 06/09/2022, n.6169

Maltrattamenti familiari e lesioni personali aggravate: la distinzione tra conflitti occasionali e condotte abituali (Collegio - Palumbo presidente)

La configurabilità del delitto di maltrattamenti ex art. 572 c.p. richiede una condotta abituale e sistematica di vessazioni idonee a compromettere la dignità e l'integrità psico-fisica della vittima. Non possono integrare il reato contrasti isolati o legati a difficoltà contingenti, come le liti familiari di natura economica o occasionale. Inoltre, le lesioni personali aggravate, se realizzate mediante oggetti utilizzati come armi improprie, rendono il reato perseguibile d’ufficio, anche in assenza di querela.

Tribunale Napoli sez. VI, 05/09/2022, n.7911

Evasione dalla detenzione domiciliare: dolo e irrilevanza di conflitti familiari come causa giustificativa (Giudice Antonio Palumbo)

Il reato di evasione ex art. 385 c.p. si configura per il consapevole e volontario allontanamento dell'imputato dal luogo di detenzione domiciliare, senza giustificato motivo, compromettendo la finalità di controllo e vigilanza prevista dalla misura. Circostanze personali o conflitti familiari non escludono il dolo del reato, a meno che non siano provati elementi oggettivi che giustifichino l'allontanamento.

Tribunale Napoli sez. VI, 08/09/2022, (ud. 20/06/2022, dep. 08/09/2022), n.6573

Detenzione di droga e responsabilità penale: rilievo della modesta quantità e necessità di prove certe per il concorso di persone (Giudice Francesco Pellecchia)

La detenzione illecita di sostanze stupefacenti in quantità non rilevanti può essere riqualificata ai sensi dell'art. 73, comma 5, D.P.R. 309/90, tenendo conto della modesta gravità del fatto e dell'assenza di evidenze di utilizzo personale. Inoltre, l'individuazione della responsabilità penale richiede elementi probatori certi e dettagliati, soprattutto nei casi di presunto concorso di persone nel reato.

Tribunale Napoli sez. VI, 23/05/2022, (ud. 24/02/2022, dep. 23/05/2022), n.1922

La testimonianza della persona offesa: limiti di attendibilità e assenza di riscontri oggettivi (Giudice Antonio Palumbo)

In tema di valutazione della testimonianza della persona offesa, essa può costituire da sola una fonte di prova, purché venga sottoposta a un riscontro particolarmente rigoroso, che ne verifichi la credibilità intrinseca e oggettiva. Tuttavia, l'assenza di elementi esterni di conferma e le contraddizioni nelle dichiarazioni possono portare all'assoluzione dell'imputato per mancanza di prova oltre ogni ragionevole dubbio.

Tribunale Napoli sez. VI, 24/05/2022, (ud. 07/03/2022, dep. 24/05/2022), n.2350

Atti persecutori e valore probatorio delle dichiarazioni della persona offesa: limiti e presupposti per la condanna (Giudice Antonio Palumbo)

La configurabilità del delitto di atti persecutori (art. 612 bis c.p.) richiede una condotta reiterata di minacce o molestie tale da causare nella vittima un grave stato d'ansia, paura o la modifica delle proprie abitudini di vita. Le dichiarazioni della persona offesa possono costituire prova sufficiente per affermare la responsabilità dell'imputato, purché supportate da riscontri esterni e superino un rigoroso vaglio di attendibilità.

Tribunale Napoli sez. VI, 27/04/2022, (ud. 14/03/2022, dep. 27/04/2022), n.2669

Truffa online: profili di responsabilità, remissione di querela e improcedibilità per morte del reo (Giudice Antonio Palumbo)

In tema di truffa, il reato si consuma con l’induzione in errore della vittima tramite artifizi e raggiri, causando un danno patrimoniale e un corrispondente arricchimento ingiusto dell’autore del reato. Tuttavia, la penale responsabilità richiede che il coinvolgimento degli imputati sia provato al di là di ogni ragionevole dubbio, escludendo dichiarazioni non corroborate da riscontri oggettivi. La remissione della querela estingue il reato, mentre il decesso dell’imputato comporta l’improcedibilità.

Tribunale Napoli sez. VI, 07/04/2022, (ud. 28/03/2022, dep. 07/04/2022), n.3223

Violazione degli obblighi familiari: il ruolo dell'inadempimento parziale e dell'onere probatorio dell’imputato (Giudice Antonio Palumbo)

In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, anche l’inadempimento parziale può integrare il reato ex art. 570 c.p. qualora comprometta i bisogni primari dei beneficiari. L’onere di dimostrare una condizione di assoluta e incolpevole impossibilità economica grava sull’imputato e non è sufficiente allegare difficoltà generiche o non documentate. Inoltre, la reiterazione dell’inadempimento esclude l’applicabilità dell’esimente di particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p.

Tribunale Napoli sez. III, 08/02/2022, (ud. 28/01/2022, dep. 08/02/2022), n.830

Bancarotta fraudolenta e continuità aziendale: responsabilità di amministratori e prestanome (Giudice Diego Vargas)

In tema di bancarotta fraudolenta, la continuità aziendale mediante la creazione di nuove società, con trasferimento gratuito di beni, attrezzature e attività dalle società in liquidazione o fallite, costituisce una condotta distrattiva rilevante ai fini della responsabilità penale. Il reato di bancarotta fraudolenta si configura anche nei confronti di amministratori di fatto e prestanome che abbiano dolosamente concorso alla dismissione patrimoniale, pur in presenza di atti solo formalmente legittimi.

Tribunale Napoli sez. III, 13/01/2022, (ud. 13/01/2022, dep. 13/01/2022), n.259

Tentata rapina: l'intimidazione a minori come strumento di coercizione (Giudice Diego Vargas)

L'intimidazione nei confronti di familiari come elemento integrante del reato di tentata rapina. La condotta di minaccia nei confronti di minori, in particolare la prospettazione di spaventare un bambino per ottenere una somma di denaro, integra il reato di tentata rapina, indipendentemente dall'entità della somma richiesta e dal possesso di denaro da parte dell'autore del reato.

Tribunale Napoli sez. VI, 19/01/2022, (ud. 06/04/2022, dep. 19/01/2022), n.3984

Ricettazione e sostituzione di persona: reati in concorso e limiti probatori nella detenzione di stupefacenti (Collegio - Palumbo presidente)

La ricettazione ex art. 648 c.p. può essere configurata anche in assenza di partecipazione al reato presupposto, purché sia dimostrata la consapevolezza dell’imputato in merito alla provenienza illecita della cosa. Inoltre, l’ipotesi attenuata di cui all’art. 648 comma 2 c.p. non è applicabile quando la condotta sia caratterizzata da una significativa organizzazione e comporti un danno rilevante alle vittime. In tema di sostituzione di persona, si configura il reato anche quando l’agente, agendo in concorso, utilizza documenti falsi per trarre in inganno terzi, realizzando un vantaggio ingiusto. Infine, per la detenzione di stupefacenti, l’onere di provare la destinazione allo spaccio grava sull’accusa, in mancanza della quale il fatto non è penalmente rilevante.

Tribunale Napoli sez. III, 19/01/2022, (ud. 19/01/2022, dep. 19/01/2022), n.501

Contraffazione e ricettazione: criteri di accertamento e limiti applicativi della recidiva (Giudice Elena di Tommaso)

Il reato di ricettazione e quello di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi (artt. 648 e 474 c.p.) si configurano allorché il possesso di beni contraffatti, privo di documentazione giustificativa, associato alla qualità del prodotto e al quantitativo degli stessi, evidenzi una consapevole destinazione alla vendita e una condotta idonea a trarre in inganno i terzi sull’autenticità del marchio. La recidiva può essere esclusa ove non sussista un rapporto criminogeno tra i precedenti e il fatto oggetto di giudizio.

Tribunale Napoli sez. III, 04/11/2021, (ud. 21/10/2021, dep. 04/11/2021), n.8891

Esclusione dell’aggravante di rilevante danno patrimoniale per mancata quantificazione del pregiudizio ai creditori (Collegio - Russo presidente)

La circostanza aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità, prevista dall'art. 219, comma 1, L. Fall., si configura solo se il pregiudizio arrecato ai creditori è oggettivamente determinato e quantificabile. La semplice passività dell'impresa non integra automaticamente l'aggravante, in quanto il danno patrimoniale deve consistere in una sottrazione fraudolenta di attivo che comporti un significativo pregiudizio per i creditori.

Tribunale Napoli sez. VI, 04/11/2021, (ud. 27/09/2021, dep. 04/11/2021), n.7950

Spendita e messa in circolazione di banconote false: elementi per la configurabilità del reato e criteri di accertamento della consapevolezza (Giudice Antonio Palumbo)

Nel reato di spendita e messa in circolazione di monete false (art. 455 c.p.), la consapevolezza della falsità delle banconote può essere desunta da circostanze oggettive, come il luogo del rinvenimento e l’occultamento delle stesse, nonché dall’assenza di spiegazioni alternative plausibili da parte degli imputati. Per l’accertamento della falsità non è necessaria una perizia nummaria qualora le caratteristiche delle banconote siano chiaramente difformi dall’originale e ciò emerga dalle dichiarazioni di ufficiali di polizia giudiziaria e dalla documentazione acquisita.

Tribunale Napoli sez. V, 19/11/2021, (ud. 18/11/2021, dep. 19/11/2021), n.10054

Evasione e particolare tenuità del fatto: applicazione dell’art. 131 bis c.p. in presenza di condotta di minima offensività (Giudice Alessandra Ferrigno)

La particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131 bis c.p., può essere riconosciuta anche in caso di reato di evasione, qualora le circostanze concrete evidenzino una condotta di minima offensività, non caratterizzata da pericolosità o serialità, e in assenza di elementi che indichino un comportamento abituale o una reiterata elusione delle misure limitative della libertà personale.

Tribunale Napoli sez. III, 19/11/2021, (ud. 05/11/2021, dep. 19/11/2021), n.9521

La mancata giustificazione contabile nel dissesto aziendale e bancarotta fraudolenta patrimoniale (Giudice Diego Vargas)

La mancata giustificazione contabile di un divario tra attivo e passivo societario, unita all'assenza di poste attive rilevabili nel bilancio e alla mancata individuazione di concreti beni strumentali e produttivi, integra gli estremi della bancarotta fraudolenta patrimoniale.

Tribunale Napoli sez. III, 04/11/2021, n.9478

Dichiarazione fraudolenta e interposizione fittizia: condanna di titolare formale e dominus effettivo (Giudice Diego Vargas)

Inserire nella contabilità aziendale fatture per operazioni inesistenti integra il reato di dichiarazione fraudolenta, anche quando le società coinvolte risultano gestite di fatto come un'unica realtà imprenditoriale. La responsabilità penale si estende tanto al titolare formale della società quanto al dominus effettivo, qualora emerga la sovrapposizione gestionale e l'assenza di effettivi passaggi economici e documentali.

Tribunale Napoli sez. III, 20/10/2021, (ud. 20/10/2021, dep. 20/10/2021), n.8883

Contraffazione e ricettazione di prodotti: elementi integrativi del reato e valutazione delle attenuanti (Giudice Elena di Tommaso)

Il reato di introduzione e detenzione di prodotti con marchio contraffatto (art. 474 c.p.) tutela la pubblica fede contro ogni lesione derivante dalla circolazione di beni non autentici, a prescindere dalla consapevolezza dell'acquirente. La rilevanza penale si configura con la mera disponibilità e immissione in commercio dei beni contraffatti. Le circostanze attenuanti generiche possono essere concesse per attenuare il trattamento sanzionatorio, tenuto conto della condotta collaborativa e del limitato disvalore del fatto.

Tribunale Napoli sez. III, 21/04/2021, (ud. 03/02/2021, dep. 21/04/2021), n.1012

Bancarotta fraudolenta e responsabilità dell’amministratore: profili di dolo e obblighi di vigilanza (Collegio - Podio presidente)

In tema di bancarotta fraudolenta, il dolo specifico necessario per l’integrazione del reato si configura con la coscienza e volontà di sottrarre beni o scritture contabili alla massa fallimentare, impedendo agli organi fallimentari di ricostruire il patrimonio e il movimento degli affari della società fallita. La responsabilità dell’amministratore di diritto permane anche in caso di gestione di fatto da parte di terzi, in virtù del dovere giuridico di vigilanza derivante dalla carica rivestita. Il sistematico inadempimento delle obbligazioni tributarie può costituire un’operazione dolosa ex art. 223 L. Fall., qualora determini lo stato di decozione della società.

Tribunale Napoli sez. III, 14/04/2021, (ud. 14/04/2021, dep. 14/04/2021), n.3495

Ricettazione e dolo specifico: la prova dell’accettazione consapevole del rischio dell’origine illecita del bene (Giudice Elena di Tommaso)

In tema di ricettazione, il dolo specifico si configura quando l'agente è consapevole della provenienza illecita del bene, quale risultato di un’appropriazione o sottrazione illecita, e agisce per trarne profitto. È esclusa la configurabilità della contravvenzione di incauto acquisto, ove emergano elementi che dimostrano la consapevole accettazione del rischio dell’origine illecita della res, quale la mancanza di documentazione o l’utilizzo di strumenti per occultare l'identità del bene, come una targa falsa.

Tribunale Napoli sez. III, 28/04/2021, (ud. 28/04/2021, dep. 28/04/2021), n.4044

Raccolta abusiva di scommesse: requisiti del reato e concessione di attenuanti generiche (Giudice Elena di Tommaso)

L’esercizio abusivo di attività di raccolta di scommesse (art. 4, L. 401/1989) integra reato laddove sia accertata l’assenza di autorizzazione prevista dall’art. 88 T.U.L.P.S., indipendentemente dalla connessione con bookmaker esteri. La configurabilità del reato presuppone una struttura organizzativa stabile e idonea, come accertata dagli strumenti e dalla documentazione sequestrati. Le attenuanti generiche possono essere riconosciute per limitare il trattamento sanzionatorio, considerando il limitato allarme sociale e l’assenza di precedenti penali.

Tribunale Napoli sez. III, 05/02/2021, (ud. 11/12/2020, dep. 05/02/2021), n.8299

Bancarotta fraudolenta patrimoniale: il ruolo della congruità del prezzo e delle finalità delle operazioni (Giudice Diego Vargas)

La vendita di beni aziendali da parte di una società fallita non configura automaticamente il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, se non viene provato al di là di ogni ragionevole dubbio che il corrispettivo fosse significativamente inferiore al valore dei beni e che la finalità dell'operazione fosse dolosamente distrattiva. Inoltre, la congruità del prezzo può essere valutata alla luce delle condizioni dei beni e delle obbligazioni contratte con i creditori.

Tribunale Napoli sez. III, 29/01/2021, (ud. 17/12/2020, dep. 29/01/2021), n.8555

Usura e stato di bisogno: la confisca del profitto e l'impatto sulla libertà economica della vittima (Giudice Diego Vargas)

In tema di usura, lo stato di bisogno della vittima è configurabile anche in presenza di un impellente assillo economico che, pur non annientando del tutto la libertà di scelta, induce a ricorrere al credito a condizioni usurarie. Inoltre, il profitto confiscabile ex art. 644 c.p. comprende l'effettivo arricchimento patrimoniale derivante dagli interessi usurari, indipendentemente dall'effettivo utilizzo degli strumenti finanziari.

Tribunale Napoli sez. III, 14/01/2021, (ud. 14/01/2021, dep. 14/01/2021), n.324

Appropriazione indebita e abuso di relazione d’opera: indebita ritenzione di somme altrui in violazione di obblighi contrattuali (Giudice Elena di Tommaso)

Integra il reato di appropriazione indebita la condotta di chi trattiene somme di denaro altrui, detenute a titolo di mero deposito fiduciario, senza restituirle al legittimo proprietario, con l’intenzione di affermare un dominio incompatibile con il titolo del possesso, configurandosi altresì l’aggravante dell’abuso di relazione d’opera quando la condotta è agevolata da un rapporto fiduciario instaurato nell’ambito di un rapporto contrattuale.

Tribunale Napoli sez. VI, 03/08/2020, (ud. 13/07/2020, dep. 03/08/2020), n.4442

Raccolta abusiva di scommesse: responsabilità penale senza licenza di polizia e concessione statale (Giudice Marta di Stefano)

L'assenza della licenza di pubblica sicurezza prevista dall'art. 88 TULPS, unita alla mancanza della concessione statale per il bookmaker estero, integra il reato di raccolta abusiva di scommesse sportive (art. 4, comma 4 bis, legge n. 401/1989), laddove l'attività di intermediazione si concretizzi in una gestione attiva e non meramente trasmissiva delle scommesse.

Corte appello Napoli sez. VI, 11/09/2024, n.7331

Bancarotta fraudolenta: La centralità del dolo specifico nella sottrazione di beni aziendali (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

In materia di bancarotta fraudolenta, il dolo specifico si configura quando l'azione distrattiva del patrimonio sociale è finalizzata a recare pregiudizio ai creditori, come dimostrato dalla sottrazione o alienazione di beni aziendali in concomitanza con operazioni societarie fittizie, mirate a eludere le pretese creditorie.

Corte appello Napoli sez. VI, 11/09/2024, n.7607

Violazione degli obblighi di assistenza familiare: Applicabilità dell’art. 131-bis c.p. per tenuità del fatto (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

In materia di violazione degli obblighi di assistenza familiare, il reato può essere escluso per particolare tenuità del fatto ai sensi dell’art. 131-bis c.p., qualora l’inadempimento risulti meramente occasionale, sia stato successivamente sanato dall’imputato e il danno arrecato appaia modesto in relazione alla condotta complessiva.

Corte appello Napoli sez. III, 04/09/2024, (ud. 27/06/2024, dep. 04/09/2024), n.7876

Crollo colposo: obblighi di manutenzione dei proprietari e responsabilità per omissioni (Corte appello Napoli - Terza sezione)

Nel reato di crollo colposo (art. 434 c.p.), la posizione di garanzia dei proprietari di un immobile li obbliga a eseguire interventi di manutenzione e messa in sicurezza, anche in presenza di concause, come atti vandalici o inerzia dell’amministrazione pubblica. La responsabilità non viene esclusa da offerte non perfezionate di donazione dell’immobile o dalla mancata demolizione da parte dell’ente pubblico, poiché tali circostanze non incidono sull’obbligo di prevenire eventi disastrosi.

Corte appello Napoli sez. III, 09/08/2024, (ud. 31/05/2024, dep. 09/08/2024), n.6660

Fatture false e dichiarazioni fraudolente: criteri di valutazione della responsabilità e limiti alla tenuità del fatto (Corte appello Napoli - Terza sezione)

In tema di dichiarazioni fiscali fraudolente, la responsabilità per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti può essere affermata anche sulla base di accertamenti documentali e contabili che dimostrino la macroscopica incongruenza tra i pagamenti effettuati e i costi dichiarati, nonché l’assenza di documentazione idonea a giustificare l’operatività dell’emittente delle fatture. L’esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto richiede una valutazione complessiva delle modalità della condotta, dell’entità del danno o del pericolo e dell’intensità del dolo, con attenzione alle peculiarità della fattispecie concreta.

Corte appello Napoli sez. VI, 01/07/2024, (ud. 14/06/2024, dep. 01/07/2024), n.7316

Minaccia grave: costituzione di parte civile e sufficienza ai fini della procedibilità (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

In tema di minaccia grave, il giudice può desumere la sussistenza della volontà punitiva della persona offesa anche dalla costituzione di parte civile, che equivale a querela ai fini della procedibilità nei reati per i quali è richiesta, in assenza di revoca. La valutazione della gravità della minaccia è demandata al prudente apprezzamento del giudice, avuto riguardo al contesto e alle circostanze in cui essa è stata proferita.

Corte appello Napoli sez. VI, 01/07/2024, (ud. 12/06/2024, dep. 01/07/2024), n.7165

Resistenza a pubblico ufficiale: rilevanza della condotta pericolosa e ostacolante nella configurazione del reato

Il reato di resistenza a pubblico ufficiale ex art. 337 c.p. si configura anche in assenza di contatto fisico o minaccia diretta, laddove la condotta del soggetto agente ostacoli concretamente l'attività del pubblico ufficiale e risulti caratterizzata da violenza, anche indiretta, idonea a mettere in pericolo l'incolumità dei pubblici ufficiali o di terzi.

Corte appello Napoli sez. VI, 01/07/2024, (ud. 04/06/2024, dep. 01/07/2024), n.6804

Tentata estorsione: rilevanza della minaccia e della violenza ai fini dell’idoneità della condotta (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

La tentata estorsione si configura anche quando la minaccia, unita a condotte violente, è finalizzata a conseguire un ingiusto profitto, indipendentemente dall’efficacia dell’atto intimidatorio, purché risulti idonea a coartare la volontà della vittima, valutata ex ante.

Corte appello Napoli sez. VI, 01/07/2024, (ud. 18/06/2024, dep. 01/07/2024), n.7466

Contrabbando di tabacchi: limiti alla non punibilità per particolare tenuità del fatto e rilevanza della recidiva (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

Nel caso di reati relativi al contrabbando di tabacchi lavorati esteri (T.L.E.), la responsabilità penale è configurabile anche in assenza di un effettivo commercio del prodotto, essendo sufficiente la detenzione. La tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. richiede una valutazione complessiva della condotta e delle sue conseguenze, escludendosi in presenza di precedenti specifici che evidenzino abitualità criminosa.

Corte d'Appello di Napoli, 24 giugno 2024, n. 6974 - Presidente Terzi, Consiglieri Vecchione e Paone

Aggressione con spranghe: la Corte d'Appello di Napoli conferma la condanna per lesioni gravissime (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

In tema di lesioni gravissime e concorso in aggressione, segnaliamo la sentenza n. 6974/24 della Corte d'Appello di Napoli, che ha confermato la condanna a sei anni e sei mesi di reclusione per due imputati, accusati di aver aggredito la vittima con spranghe di ferro, causandone la perdita della milza.
La Corte ha ritenuto inattendibili le obiezioni difensive in merito al riconoscimento degli imputati da parte della vittima e ha confermato la sussistenza dell’aggravante dell’uso di armi improprie.

Corte appello Napoli sez. VI, 28/06/2024, n.7535

La bancarotta fraudolenta per omessa contabilità ostacola la ricostruzione patrimoniale e assorbe condotte meno gravi

In tema di bancarotta fraudolenta, l’omessa tenuta delle scritture contabili, che impedisce la ricostruzione delle vicende gestionali dell’impresa, integra il dolo specifico necessario per configurare il reato. La fattispecie di bancarotta fraudolenta documentale assorbe la bancarotta semplice e l’inosservanza dell’obbligo di deposito delle scritture contabili, quando entrambe le condotte riguardino gli stessi documenti e siano connotate da finalità fraudolente.

Corte appello Napoli sez. III, 25/06/2024, n.7388

Omessa dichiarazione patrimoniale e truffa aggravata: conferma della condanna per indebita percezione del reddito di cittadinanza (Corte appello Napoli - Terza sezione)

L’omessa dichiarazione di beni patrimoniali rilevanti nell’autocertificazione per l’ottenimento del reddito di cittadinanza integra gli "artifici e raggiri" necessari per configurare il reato di truffa aggravata ai sensi dell’art. 640 bis c.p., in quanto idonea a determinare una falsa rappresentazione della realtà economica, inducendo la Pubblica Amministrazione in errore. L’indebita percezione del beneficio configura un ingiusto profitto con danno per l’erario, anche in presenza di un sistema fondato sull’autocertificazione.

Corte appello Napoli sez. VI, 15/04/2024, n.4287

L’inadempimento agli obblighi di assistenza familiare: dolo generico e responsabilità penale (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

L’elemento soggettivo del reato di cui all’art. 570 c.p. è costituito dal dolo generico, per il quale è sufficiente la consapevolezza e volontà dell’inadempimento degli obblighi familiari. L’impossibilità di adempiere, idonea a escludere il dolo, deve essere assoluta e provata, implicando che l’adempimento renderebbe la vita del soggetto economicamente insostenibile, pur senza ridurlo all’indigenza (Cass. Sez. VI, n. 37576/2022). La condotta omissiva reiterata e non collaborativa, priva di richieste di riduzione dell’obbligo e aggravata dalla trascuratezza nella gestione delle proprie risorse, conferma il dolo.

Corte appello Napoli sez. VI, 15/04/2024, (ud. 10/04/2024, dep. 15/04/2024), n.4121

Invasione di terreni e permanenza del reato: profili urbanistici e penalistici (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

Il delitto di invasione di terreni o edifici di cui agli artt. 633 e 639-bis c.p. ha natura permanente, poiché l'offesa al patrimonio demaniale o condominiale perdura fino alla cessazione dell'invasione arbitraria. La permanenza della condotta preclude l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p., in ragione della costante compromissione del bene giuridico tutelato. La prosecuzione dell’occupazione, anche in assenza di una prova diretta sull’autore della realizzazione, è sufficiente a configurare il reato, essendo rilevante l’uso esclusivo sine titulo dello spazio occupato.

Corte appello Napoli sez. V, 15/04/2024, (ud. 16/01/2024, dep. 15/04/2024), n.332

Maltrattamenti in famiglia: reiterazione delle condotte violente e attenuazione della pena (Corte appello Napoli - Quinta sezione)

Il reato di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) si configura quando le condotte vessatorie, offensive e violente sono abituali e tali da determinare uno stato di soggezione e sofferenza continuativa nella vittima, anche in assenza di una minaccia diretta all’incolumità fisica. L’intensità del dolo è desunta dalla sistematicità e gravità delle condotte, nonché dalla loro capacità di svalutare e umiliare la persona offesa. La riduzione della pena, pur non elidendo il disvalore del reato, può essere concessa in presenza di comportamenti processuali corretti e ammissione di colpa da parte dell’imputato.

Corte appello Napoli sez. VI, 11/04/2024, (ud. 04/04/2024, dep. 11/04/2024), n.3740

Appello contro condanna per mancato versamento dell'assegno di mantenimento a favore del figlio minore: valutazioni di responsabilità e adeguatezza della pena

Nel reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, lo stato di bisogno del minore si presume, in quanto derivante dalla sua condizione stessa di minore età. L'obbligato al mantenimento non può sottrarsi agli obblighi economici senza provare una persistente, oggettiva e incolpevole impossibilità di adempiere. Per incapacità economica rilevante ai fini dell'esclusione del reato si intende una condizione di assoluta indisponibilità economica, non solo temporanea, che l'imputato è tenuto a dimostrare in modo rigoroso.

Le circostanze attenuanti generiche non costituiscono un diritto dell'imputato, anche in assenza di precedenti penali, ma richiedono l'esistenza di elementi positivi che giustifichino una mitigazione della pena.

Tribunale Napoli sez. VI, 01/03/2024, (ud. 05/01/2024, dep. 01/03/2024), n.110

Truffa e sostituzione di persona: il disegno criminoso tra artifici, raggiri e lesione della pubblica fede (Giudice Giovanni Di Cataldo)

Il reato di truffa (art. 640 c.p.) si configura quando, mediante artifizi o raggiri, il reo induce la vittima in errore, procurando a sé o ad altri un ingiusto profitto con corrispondente danno. La condotta richiede il dolo generico e la lesione non solo patrimoniale ma anche della libertà di scelta della vittima. La sostituzione di persona (art. 494 c.p.) tutela la pubblica fede e l’interesse del privato, punendo chi altera illegittimamente elementi identificativi o qualità personali con lo scopo di procurare un vantaggio o arrecare danno, anche non economico. Nel caso di continuazione tra i due reati, la pena è determinata in ragione della connessione e del medesimo disegno criminoso che unifica le condotte.

Tribunale Napoli sez. VI, 06/02/2024, (ud. 06/02/2024, dep. 06/02/2024), n.1438

Detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio: configurazione del reato ex art. 73, IV comma, DPR 309/90 e trattamento sanzionatorio (Giudice Barbara Mendia)

La detenzione di sostanza stupefacente in quantità non trascurabile, come nel caso di specie, per un peso complessivo di circa 980 grammi di hashish, configura il reato previsto dall’art. 73, IV comma, del DPR 309/90, esclusa l’ipotesi attenuata del V comma. Quest’ultima è riconoscibile solo in caso di minima offensività penale della condotta, valutata sulla base di parametri quantitativi, qualitativi, e delle modalità di detenzione. La concessione delle attenuanti generiche, in presenza di incensuratezza, corretto comportamento processuale e piena confessione, consente una riduzione della pena. L’imputato, se meritevole, può beneficiare della sospensione condizionale della pena, subordinata alla presunzione di non recidiva. È inoltre legittima la confisca e distruzione della sostanza stupefacente in sequestro.

Tribunale Napoli sez. VI, 14/02/2024, n.13388

Danneggiamento: esclusione dell’aggravante di pubblica fede e particolare tenuità del fatto (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

Esclusione dell’aggravante di esposizione alla pubblica fede nel reato di danneggiamento e applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto.
Nel reato di danneggiamento ex art. 635 c.p., l’aggravante dell’esposizione alla pubblica fede non può essere applicata quando il bene danneggiato non sia lasciato incustodito e sia nella piena disponibilità del proprietario al momento del fatto. Inoltre, ai sensi dell’art. 131-bis c.p., la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto è applicabile anche retroattivamente, tenendo conto della condotta successiva dell’imputato e della natura occasionale del comportamento criminoso.

Corte appello Napoli sez. VI, 10/01/2024, n.16279

Responsabilità dell’amministratore formale nella tenuta delle scritture contabili in fase liquidatoria (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

L’amministratore, anche se formalmente tale, che sia consapevole dell’avvio della fase liquidatoria di una società è tenuto a curare la regolare tenuta o l’istituzione ex novo delle scritture contabili per il periodo di competenza. L’omessa attivazione per la regolare gestione contabile, nonostante le rassicurazioni di altri soggetti, può integrare quantomeno una condotta colposa idonea a configurare il reato di bancarotta semplice.

Corte appello Napoli sez. VI, 16/01/2024, n.16442

Danneggiamento seguito da incendio: configurabilità e rischio di propagazione (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

Reato di danneggiamento seguito da incendio e pericolo concreto di propagazione delle fiamme (art. 424 c.p.).
Il reato di danneggiamento seguito da incendio si configura quando la condotta dell’agente crea un pericolo concreto e rilevante di propagazione delle fiamme, tale da mettere a rischio beni e incolumità pubblica. Non è necessario il verificarsi di un incendio effettivo, ma basta che il fuoco generi un rischio concreto di espansione. L’elemento soggettivo del reato è integrato dall’accettazione del rischio da parte dell’agente.

Tribunale Napoli sez. IV, 29/11/2023, n.13188

Danneggiamento con fuoco e configurabilità dell’art. 424 c.p.: limiti, aggravanti e attenuanti (Giudice Carlo Bardari)

In tema di danneggiamento mediante incendio, per integrare il delitto previsto dall’art. 424 c.p. è necessario che il fuoco appiccato provochi un pericolo concreto di propagazione e distruzione su vasta scala. Non si configura tale reato se le fiamme vengono agevolmente spente senza l'intervento dei Vigili del Fuoco. L’abuso di alcol, in assenza di contestazioni specifiche, non esclude il dolo ma può configurare circostanze attenuanti. L’aggravante della ‘minorata difesa’ ex art. 61 n. 5 c.p. sussiste se il fatto è commesso in orario notturno, indipendentemente da ulteriori circostanze.

Corte appello Napoli sez. VI, 28/09/2023, n.9338

Simulazione di reato: responsabilità per denuncia infondata e dolo finalizzato all'indebito vantaggio (Corte appello Napoli - Sesta sezione)

La condotta di colui che, attraverso una denuncia infondata e supportata da dichiarazioni false, simula un reato mai avvenuto, integra gli estremi del delitto di simulazione di reato ex art. 367 c.p., configurandosi quando il denunciante, con consapevolezza e intenzionalità, mira a trarre un indebito vantaggio personale, come un risarcimento economico, basandosi su elementi di fatto palesemente contraddittori rispetto alle risultanze istruttorie.

Corte appello , Napoli , sez. III , 31/07/2023 , n. 7725

Dolo nella calunnia: necessità della certezza sull'innocenza dell'incolpato (Corte appello Napoli - Terza sezione)

Per la configurabilità del reato di calunnia è necessario che il soggetto agente accusi consapevolmente una persona della cui innocenza abbia certezza, mentre l'esistenza di dubbi sulla colpevolezza dell'incolpato esclude l'elemento soggettivo del reato.

Tribunale Napoli sez. IV, 07/02/2023, n.1222

Non punibilità per particolare tenuità del fatto: requisiti di occasionalità e esiguità del danno (Giudice Giuliana Taglialatela)

L'applicazione dell'art. 131-bis c.p. è giustificata da un'unica condotta occasionale con esiguità del danno e assenza di abitualità nel comportamento illecito.

Tribunale Napoli sez. VI, 23/11/2022, (ud. 31/10/2022, dep. 23/11/2022), n.10258

Atti persecutori: il valore probatorio delle dichiarazioni della persona offesa e la configurazione del reato (Giudice Antonio Palumbo)

Le dichiarazioni della persona offesa possono costituire da sole elemento probatorio per la condanna, purché risultino intrinsecamente attendibili e confermate da riscontri oggettivi, anche indiretti. La configurazione del reato di atti persecutori (art. 612 bis c.p.) richiede una pluralità di condotte idonee a provocare nella vittima uno stato di ansia e paura tale da modificare le proprie abitudini di vita.

Tribunale Napoli sez. VI, 02/11/2022, (ud. 10/10/2022, dep. 02/11/2022), n.9207

Atti persecutori e violenza privata: il principio di assorbimento nel reato continuato (Giudice Antonio Palumbo)

Il reato di atti persecutori ex art. 612 bis c.p. si configura attraverso una pluralità di condotte reiterate che, generando uno stato di ansia e paura nella persona offesa, ne condizionano le scelte e comportano una modificazione delle abitudini di vita. Tali condotte possono assorbire altre fattispecie criminose, come la violenza privata, se queste sono parte integrante del disegno persecutorio unitario dell’imputato.

Tribunale Napoli sez. VI, 05/09/2022, n.7739

Ricettazione e truffa tramite titolo di credito alterato: rilievo penale e limiti alla responsabilità (Giudice Antonio Palumbo)

Il delitto di ricettazione ex art. 648 c.p. si configura quando l'agente detiene e negozia consapevolmente un bene di provenienza delittuosa, anche senza aver partecipato al reato presupposto. La condotta decettiva con cui il soggetto modifica un titolo di credito per appropriarsene integra altresì il reato di truffa, mentre l’alterazione di titoli non trasferibili non assume rilevanza penale, rientrando nell’ambito dell’illecito civile (Cass. Pen. Sez. Un. 19 luglio-17 settembre 2018).

Tribunale Napoli sez. VI, 18/08/2022, (ud. 06/06/2022, dep. 18/08/2022), n.5987

Atti persecutori: requisiti, remissione della querela e valutazione probatoria (Giudice Antonio Palumbo)

Il reato di atti persecutori ex art. 612 bis c.p. si configura quando una condotta reiterata di minacce o molestie provoca nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o paura, oppure l’alterazione delle proprie abitudini di vita. La remissione della querela accettata dall’imputato estingue il reato, salvo che i fatti si siano verificati con modalità aggravate ai sensi dell’art. 339 c.p.

Tribunale Napoli sez. VI, 24/05/2022, (ud. 14/03/2022, dep. 24/05/2022), n.2643

Maltrattamenti in famiglia: onere probatorio e valutazione delle dichiarazioni delle persone offese (Giudice Antonio Palumbo)

L'accusa di maltrattamenti in famiglia ex art. 572 c.p. richiede che siano dimostrate condotte sistematiche e reiterate che determinino nella vittima una condizione di sofferenza morale o psico-fisica incompatibile con una vita familiare normale. La prova deve essere certa, coerente e non ambigua, e il dubbio ragionevole sulla configurabilità degli elementi costitutivi del reato impone l'assoluzione dell'imputato.

Tribunale Napoli sez. VI, 23/05/2022, (ud. 24/02/2022, dep. 23/05/2022), n.1922

Sfruttamento della prostituzione e estorsione: differenze (Collegio - Palumbo presidente)

L'ipotesi delittuosa di sfruttamento della prostituzione aggravato dall'uso di violenza o minaccia si distingue dall'estorsione. Nel primo caso, la persona si prostituisce volontariamente e la coartazione è successiva, espropriandone i profitti. Nel caso di estorsione, invece, la violenza o minaccia precede e costringe la vittima a soggiacere contro la propria volontà.

Tribunale Napoli sez. VI, 12/05/2022, (ud. 04/04/2022, dep. 12/05/2022), n.3504

Violazione degli obblighi familiari: l’assoluzione per impossibilità economica assoluta e incolpevole (Giudice Antonio Palumbo)

In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, l'imputato può essere assolto se dimostra, tramite elementi specifici e riscontrabili, una situazione di impossibilità economica assoluta e incolpevole, tale da escludere sia la volontarietà della condotta sia l'elemento soggettivo doloso del reato. Non è sufficiente una generica difficoltà economica, ma è necessario provare una concreta indisponibilità oggettiva e non colpevole di mezzi economici.

Tribunale Napoli sez. VI, 21/04/2022, (ud. 28/03/2022, dep. 21/04/2022), n.3220

Violazione degli obblighi di assistenza familiare: criteri per l’accertamento dello stato di bisogno e dell’impossibilità ad adempiere (Giudice Antonio Palumbo)

In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare ex art. 570 c.p., l’inadempimento parziale non esclude la configurabilità del reato, purché sia accertata la mancanza di mezzi di sussistenza per i soggetti beneficiari. La condotta omissiva è scriminata solo da una situazione di assoluta, incolpevole e persistente incapacità economica dell’obbligato, la cui prova rigorosa incombe esclusivamente su quest’ultimo. L’onere del mantenimento dei figli grava proporzionalmente su entrambi i genitori, ma eventuali interventi di terzi o aiuti pubblici non escludono la sussistenza dello stato di bisogno.

Tribunale Napoli sez. III, 03/02/2022, (ud. 03/02/2022, dep. 03/02/2022), n.1067

Contrabbando di tabacchi: esclusione del dolo e rilevanza amministrativa sotto i 10 kg (Giudice Diego Vargas)

La mancata consapevolezza del contenuto illecito di beni introdotti nel territorio dello Stato da parte di un soggetto che agisce con negligenza, ma in assenza di dolo, non consente la configurazione del reato di contrabbando. Inoltre, l’introduzione di quantitativi di tabacco lavorato estero inferiori a 10 kg, in assenza di recidiva specifica, integra un mero illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. 15 gennaio 2016 n. 8.

Tribunale Napoli sez. III, 28/01/2022, (ud. 18/01/2022, dep. 28/01/2022), n.407

Bancarotta fraudolenta e aggravante del danno rilevante: criteri e responsabilità (Giudice Diego Vargas)

Le condotte distrattive e irregolari nella gestione patrimoniale e contabile che cagionano il depauperamento del patrimonio sociale, aggravando il dissesto dell’impresa, integrano gli estremi del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. La circostanza aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità si configura in presenza di una grave lesione degli interessi dei creditori.

Tribunale Napoli sez. III, 14/01/2022, (ud. 11/01/2022, dep. 14/01/2022), n.152

Bancarotta fraudolenta: esclusione di responsabilità per i soci non coinvolti in atti di gestione (Giudice Diego Vargas)

La mera qualità di socio di una società fallita o cessionaria di un ramo d’azienda, senza elementi concreti che dimostrino una partecipazione attiva o omissiva alle condotte distrattive degli amministratori, non è sufficiente per affermare la responsabilità penale del socio per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale o documentale.

Tribunale Napoli sez. III, 21/01/2022, (ud. 07/01/2022, dep. 21/01/2022), n.75

Bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale: responsabilità degli amministratori e depauperamento societario (Giudice Diego Vargas)

Il trasferimento di un’azienda o di un ramo d’azienda in presenza di una situazione di grave dissesto economico-finanziario e debitoria, senza garantire il ripiano delle passività della società cedente, integra il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale. Inoltre, l'occultamento o la distruzione di scritture contabili, rendendo impossibile la ricostruzione del patrimonio e degli affari societari, integra il reato di bancarotta fraudolenta documentale.

Tribunale Napoli sez. III, 18/11/2021, (ud. 21/10/2021, dep. 18/11/2021), n.8890

La responsabilità per bancarotta semplice: mancata tempestiva dichiarazione di fallimento e aggravamento del dissesto societario (Collegio - Russo presidente)

In materia di bancarotta semplice, l'aggravamento del dissesto dovuto alla mancata tempestiva dichiarazione di fallimento integra il reato di cui all'art. 217, comma primo, n. 4, R.D. n. 276/42. Il nesso eziologico tra la prosecuzione dell'attività societaria e l'aumento delle passività si configura laddove la mancata richiesta di fallimento abbia determinato un deterioramento irreversibile della situazione finanziaria.

Tribunale Napoli sez. III, 02/11/2021, (ud. 13/10/2021, dep. 02/11/2021), n.8596

Bancarotta fraudolenta: responsabilità dell’imprenditore e ruolo di terzi nella gestione di fatto (Giudice Diego Vargas)

Nel reato di bancarotta fraudolenta, la sottrazione delle scritture contabili e delle rimanenze di magazzino costituisce elemento determinante per configurare la responsabilità dell'imprenditore, anche quando emergano elementi che dimostrano la gestione di fatto da parte di terzi. Tuttavia, l'assenza di prove certe sulla provenienza dei beni contestati o il mancato ruolo formale di un soggetto nella società può condurre a un'assoluzione per determinati capi di imputazione.

Tribunale Napoli sez. III, 26/11/2021, (ud. 26/11/2021, dep. 26/11/2021), n.10336

Lesioni personali volontarie: configurabilità del reato, bilanciamento attenuanti-aggravanti e determinazione della pena (Giudice Elena di Tommaso)

Il reato di lesioni personali volontarie si configura ogniqualvolta un comportamento volontario cagioni a un'altra persona una malattia o un’alterazione anatomica o funzionale, anche di lieve entità, senza necessità che l’agente miri direttamente a produrre conseguenze lesive gravi. La concessione delle attenuanti generiche può essere prevalente sulle aggravanti se utile a un equo bilanciamento del disvalore del fatto-reato, considerando la personalità dell'imputato e la gravità del danno causato.

Tribunale Napoli sez. VI, 16/11/2021, (ud. 09/09/2021, dep. 16/11/2021), n.7357

Ricettazione e falso: limiti alla configurabilità del riciclaggio e alla procedibilità per truffa e appropriazione indebita (Collegio Palumbo presidente)

La configurabilità del delitto di riciclaggio richiede un’attività di “mascheramento” che consenta di occultare l’origine delittuosa del bene per reimmetterlo nel circuito economico, in modo tale da renderlo irriconoscibile rispetto al reato presupposto. In assenza di tale elemento, la condotta rientra nel paradigma della ricettazione. Per i reati di falso, l’intervenuta prescrizione estingue l’azione penale, mentre il delitto di truffa rimane improcedibile in mancanza di querela. L’appropriazione indebita esige una condotta di “interversio possessionis” che deve essere provata con elementi univoci.

Tribunale Napoli sez. III, 09/11/2021, (ud. 13/10/2021, dep. 09/11/2021), n.8634

Gestione illecita di rifiuti: definizione del reato, applicazione della normativa ambientale e quantificazione della pena (Giudice Elena di Tommaso)

Il reato di gestione illecita di rifiuti si configura quando l’attività di raccolta, deposito o smaltimento di materiali, anche non pericolosi, avviene senza le prescritte autorizzazioni, determinando un danno ambientale o un rischio potenziale per l'ambiente. La nozione di rifiuto è oggettiva e prescinde dalle intenzioni soggettive del detentore. La concessione delle attenuanti generiche è possibile qualora sussistano elementi idonei a meglio perequare la pena al disvalore concreto del fatto.

Tribunale Napoli sez. III, 09/11/2021, (ud. 05/11/2021, dep. 09/11/2021), n.9522

Bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale: cessione sottocosto e occultamento contabile (Giudice Diego Vargas)

La condotta di cessione di beni aziendali finalizzata al depauperamento del patrimonio di una società fallita, senza giustificazioni contabili e a valori inferiori rispetto al reale valore dei beni, integra il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale. Inoltre, la sottrazione dolosa delle scritture contabili, al fine di occultare condotte dissipative, costituisce bancarotta fraudolenta documentale.

Tribunale Napoli sez. V, 26/04/2021, (ud. 21/04/2021, dep. 26/04/2021), n.3711

Bancarotta documentale semplice: responsabilità per omessa tenuta delle scritture contabili obbligatorie (Giudice Alessandra Ferrigno)

La responsabilità per bancarotta documentale semplice non richiede il dolo, essendo sufficiente la colpa derivante dall'omessa o irregolare tenuta delle scritture contabili obbligatorie ai sensi del codice civile. L'omessa produzione delle scritture contabili obbligatorie per il periodo antecedente alla dichiarazione di fallimento integra la fattispecie anche in assenza di ulteriori eventi di danno.

Tribunale Napoli sez. III, 28/04/2021, (ud. 28/04/2021, dep. 28/04/2021), n.4043

Abuso edilizio e violazione di sigilli: requisiti e sanzioni (Giudice Elena di Tommaso)

L'esecuzione di opere edilizie in assenza di titolo abilitativo, nonché in violazione dei sigilli, integra rispettivamente i reati di cui all'art. 44 lett. b) DPR 380/01 e all'art. 349 c.p. Le opere edilizie realizzate in zona sismica senza deposito del progetto presso gli uffici competenti configurano, altresì, l'ulteriore reato previsto dagli artt. 64-71 DPR 380/01. Tali violazioni, se connesse da un unico disegno criminoso, sono avvinte dalla continuazione. La demolizione dell’opera abusiva costituisce misura obbligatoria ai sensi dell’art. 31 del DPR 380/01, e la violazione dei sigilli comporta l’interdizione dai pubblici uffici per un anno in caso di condanna.

Tribunale Napoli sez. III, 07/04/2021, (ud. 07/04/2021, dep. 07/04/2021), n.3230

Contraffazione e ricettazione: il dolo specifico nell'illecita detenzione e messa in commercio di prodotti falsificati (Giudice Elena di Tommaso)

Il delitto di cui all'art. 474 c.p. si configura con la detenzione e messa in vendita di prodotti industriali con marchi o segni distintivi contraffatti, qualora la falsificazione sia idonea a trarre in inganno terzi, anche in assenza di documentazione fiscale giustificativa della provenienza. La consapevolezza dell'origine illecita del prodotto si desume dall'assenza di documentazione, dal quantitativo della merce e dalla modalità di custodia o distribuzione, evidenziando un chiaro intento di immettere sul mercato beni falsificati.

Tribunale Napoli sez. VI, 01/02/2021, (ud. 04/01/2021, dep. 01/02/2021), n.18

Dichiarazioni della persona offesa come prova autonoma: limiti e requisiti di attendibilità (Giudice Antonio Palumbo)

Le dichiarazioni della persona offesa, pur non assistite da riscontri esterni, possono costituire fonte autonoma di prova per fondare una pronuncia di condanna, purché risultino intrinsecamente attendibili, coerenti e lineari, e abbiano superato un rigoroso vaglio critico da parte del giudice. L’attendibilità non può essere inficiata da discordanze su fatti marginali o da contraddizioni irrilevanti, purché il racconto risulti logico e credibile nel suo complesso.

Tribunale Napoli sez. III, 11/01/2021, (ud. 22/12/2020, dep. 11/01/2021), n.8672

Differenza tra ricettazione e riciclaggio: alterazione di assegni e finalità illecite (Giudice Diego Vargas)

La differenza tra ricettazione (art. 648 c.p.) e riciclaggio (art. 648-bis c.p.) risiede nella finalità soggettiva: mentre la ricettazione richiede solo la consapevolezza della provenienza delittuosa del bene e la finalità di profitto, il riciclaggio presuppone l'intenzione di ostacolare l'individuazione della provenienza illecita del bene. Inoltre, l’alterazione di un assegno non trasferibile per l’incasso, se non accompagnata dalla volontà di occultare la sua origine delittuosa, integra il reato di ricettazione.

Tribunale Napoli sez. I, 19/01/2021, (ud. 19/01/2021, dep. 19/01/2021), n.455

La configurazione della truffa online e il dolo eventuale: principi e applicazioni pratiche (Giudice Cristiana Sirabella)

Il reato di truffa si consuma nel momento e nel luogo in cui l'agente consegue la materiale disponibilità del bene oggetto del reato, a nulla rilevando l'uso illegittimo successivo del bene ottenuto con inganno. Il dolo generico può configurarsi anche come dolo eventuale, qualora l'agente accetti il rischio del verificarsi delle conseguenze dannose derivanti dalla propria condotta ingannevole.

Tribunale Napoli sez. VI, 05/10/2020, (ud. 23/10/2020, dep. 05/10/2020), n.5803

Reato di maltrattamenti in famiglia: rilevanza delle condotte vessatorie post-separazione e abuso del rapporto familiare (Giudice Antonio Palumbo)

Il reato di maltrattamenti in famiglia si configura anche in presenza di condotte vessatorie e lesive della dignità morale e fisica della persona offesa che non culminino necessariamente in episodi di violenza fisica, ma si inseriscano in un contesto di controllo ossessivo e violenza psicologica reiterata. La separazione coniugale, inoltre, non esclude la configurabilità del reato quando la relazione familiare venga strumentalmente utilizzata per perpetuare atteggiamenti lesivi e prevaricatori nei confronti della vittima.

Tribunale Napoli sez. VI, 21/07/2020, (ud. 06/07/2020, dep. 21/07/2020), n.4221

Atti persecutori e trattamento sanzionatorio: obbligo di percorsi di recupero (Giudice Federico Somma)

La fattispecie di atti persecutori, disciplinata dall'art. 612 bis c.p., richiede la reiterazione di condotte minacciose o moleste che causino uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma (grave stato di ansia, timore per la propria incolumità o modifica delle abitudini di vita della vittima). Anche una temporanea rappacificazione tra l'autore e la vittima non esclude la configurabilità del reato. La concessione della sospensione condizionale della pena può essere subordinata alla partecipazione a percorsi di recupero specifici, in particolare nei casi di reati legati a dinamiche relazionali.

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